04 mag 2006 | No di Ciampi al mandato-bis: ''Confermo la mia indisponibilità'' |
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Il capo dello Stato a Livorno: ''La mia città è la prima che ho voluto visitare da presidente ed è anche l'ultima del mio settennato''
LIVORNO, 3 MAG - (Italia Estera) - Ciampi dice no alla sua rielezione. Il presidente della Repubblica conferma in una nota la propria ''non disponibilità'' ad un rinnovo del mandato, ''anticipata nel messaggio di commiato di fine d'anno''. Così il presidente chiude il dibattito apertosi nelle scorse ore sulla sua rielezione. ''Non ritengo, infatti, data l'età avanzata, di poter contare sulle energie necessarie all'adempimento, per il lungo arco di tempo previsto, di tutte le gravose funzioni proprie del Capo dello Stato. A cio' -continua Ciampi- si aggiunge una considerazione di carattere oggettivo, che ho maturato nel corso del mandato presidenziale: nessuno dei precedenti nove Presidenti della Repubblica è stato rieletto. Ritengo che questa sia divenuta una consuetudine significativa. E' bene non infrangerla. A mio avviso -prosegue il capo dello Stato- il rinnovo di un mandato lungo quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro stato''.
Oggi il Capo dello Stato si è recato a Livorno, sua città natale. Dopo la resa degli onori militari, nella piazza del municipio il Capo dello Stato è accolto da un tripudio di bandierine tricolori, con la gente, in prima fila le scolaresche, a ritmare con insistenza ''Ciam-pi, Ciam-pi''. Dalla folla sale a gran voce la richiesta di un Ciampi bis: ''Presidente forever'', recita un grande cartello innalzato dalle scolaresche della città. Il capo dello Stato sorride, saluta con evidente commozione, ma si astiene da ogni commento, sia in piazza che nel discorso ufficiale tenuto nella sala consiliare del municipio alle autorità locali. L'unico cenno, pur vago, all'ipotesi di un bis al Quirinale lo concede quando esce dalla casa fraterna, dov'è stato ospite della cognata: ''Ora vediamo'', si limita a replicare.
Di più Ciampi non aveva detto circa la sua disponibilità a rimanere per altri sette anni sul Colle dopo la candidatura avanzata ieri ufficialmente dalla Casa delle Libertà su cui ha fatto quadrato anche l'Unione, pur sottolineando che spetta al presidente decidere. Anche se sottolinea che quella di oggi è l'ultima visita del suo settennato. ''Per me, ogni visita a Livorno riserva particolari emozioni e commozioni - dice il Capo dello Stato - questa, forse, ancor più delle altre: la mia città è la prima che ho voluto visitare da presidente ed è anche l'ultima del mio settennato''. A dargli il benvenuto anche un grande telone bordato di tricolori con la scritta ''Ciampi, grande presidente, sempre nei nostri cuori: bentornato a casa!'' e un cartellone, fatto dagli studenti, su cui campeggia un cuore rosso accanto alla scritta ''batte per te''.
''Lasciai Livorno nel 1951, non per mia volontà ma per dovere d'ufficio'', dice il Capo dello Stato. ''Ma è come se non mi fossi mai staccato da questa terra, di cui ho seguito sempre con passione e partecipazione le vicende''.
Ciampi afferma poi d'essersi sentito ''circondato e sostenuto a ogni passo da un largo consenso, espressione di uno spontaneo, forte, sincero patriottismo''. E aggiunge: ''Il mio lungo viaggio attraverso le province d'Italia è stata l'esperienza più entusiasmante di questo settennato''.
Quindi, rivolgendosi a un gruppo di scolari incontrati al termine del discorso alle autorità, il presidente della Repubblica ribadisce che i principi fondamentali della Costituzione non devono essere mai intaccati. ''E' importante che i bambini conoscano la Costituzione - ha detto Ciampi - E' importante valorizzarne i principi fondamentali, che sono principi che non spariranno mai e che non bisogna mai toccare''.
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