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26 apr 2006Milano, dopo la contestazione di ieri la Cdl attacca Prodi. Moratti: ''No alle strumentalizzazioni'' - Bertinotti: ''Azione incompatibile con il 25 aprile''

L'ambasciatore israeliano: ''Barbaro comportamento dei 'fascisti' della sinistra estremista''. ''Vergogna e rabbia per le bandiere bruciate''
 
ROMA,26 apr - (Italia Estera) -  ''Vergogna'' e ''rabbia'' sono stati espressi oggi dall'ambasciatore israeliano Ehud Gol, di fronte al ''barbaro comportamento'' dei ''fascisti della sinistra estremista'' che hanno bruciato bandiere israeliane nel corso della manifestazione a Milano per il 25 aprile. Durante il corteo, infatti, alcuni autonomi hanno calpestato e dato fuoco alle bandiere dello Stato di Israele e fischiato la Brigata Ebraica. Gesti duramente condannati dal mondo politico italiano insieme alle contestazioni al ministro Moratti.  
''Come ogni anno, anche nel prossimo mese di maggio – fa sapere in un comunicato l’ambasciatore Gol - mi recherò, assieme alle famiglie, sulle tombe dei caduti della Brigata Ebraica che sacrificarono la propria vita per liberare l'Italia e che, da allora, sono sepolti nella sua terra, in Emilia Romagna. Sarebbe opportuno che l'Italia ufficiale, in quella occasione, chiedesse loro scusa, alla luce del comportamento teppistico di ieri a Milano''. ''Indigna in maniera particolare il fatto che questi elementi hanno ritenuto opportuno bruciare le bandiere d'Israele proprio nel giorno in cui lo Stato ebraico commemorava la Shoah e onorava la memoria dei sei milioni di vittime sterminati dai nazisti - ha sottolineato Gol -. Queste persone, così come gli altri che negano la Shoah e invitano alla distruzione dello Stato d'Israele, sono un pericolo per il mondo democratico occidentale''.

''Una condanna durissima, durissima, durissima'' è stata espressa da Romano Prodi. Mentre il leader della Margherita Francesco Rutelli parla di ''atti gravi e inaccettabili'' che il governo di centrosinistra non è disposto a tollerare. Il segretario dei Ds Piero Fassino ha dichiarato: ''Non si può che esprimere la più netta condanna delle forme di intolleranza a cui ristretti gruppi estremisti si sono abbandonati ieri a Milano contro il ministro Moratti. Così come la più ferma ripulsa morale e politica va espressa contro chi ha bruciato le bandiere di Israele, nel giorno del 25 aprile che celebra la liberazione dal fascismo e dal nazismo e ricorda gli oltre 6 milioni di ebrei vittime dell'Olocausto''.

Secondo il segretario del partito di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, vi è una ''incompatibilità esistenziale tra il 25 aprile, la nostra presenza alla manifestazione e le bandiere israeliane bruciate''. Bertinotti ha sottolineato che Rifondazione comunista ''sta facendo da tempo una battaglia politica culturale che è quella della non violenza''. ''Non capisco - ha aggiunto - per quale ragione la radicalità del contrasto (politico, ndr) non possa vestire l'abito mite e della ricerca della verità interna contenuta nelle posizioni dell'altro''. Il leader del Prc ha poi definito ''pessime'' le contestazioni alla Moratti alla quale ha espresso solidarietà ''politica ed umana''.

La diretta interessata oggi chiede che gli episodi di ieri non ''vengano strumentalizzati''. ''Per me si chiude qui'', ha detto Letizia Moratti, precisando di avere ricevuto molte telefonate di solidarietà. ''Molti esponenti politici mi hanno telefonato, ma non ho ricevuto telefonate dai politici del centrosinistra di cui ho letto alcune dichiarazioni sul giornale'', ha detto.
 
Al candidato sindaco per la Cdl alla città di Milano sono arrivate le telefonate di Carlo Azeglio Ciampi, di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini. Centinaia le mail e i messaggi di solidarietà da parte di cittadini milanesi. La Moratti ha così deciso di organizzare una festa ''di pace e comprensione'' per il primo maggio al Parco delle Cave.

Mentre la Cdl chiama in causa Romano Prodi. ''Quello che è successo a Milano è esattamente il contrario di ciò che aveva auspicato Ciampi. A Milano la sinistra si è impadronita della manifestazione del 25 aprile e l'ha gestita nel modo più incivile'', ha sottolineato Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia. ''Prodi - ha affermato - si è comportato in modo provocatorio e irresponsabile salendo indebitamente sul palco e prendendo la parola per fare un grottesco comizio. Prodi sta consapevolmente attizzando lo scontro frontale nel Parlamento e nel Paese''.
Intanto, è stato reso noto che a dare fuoco alle bandiere israeliane sono stati alcuni aderenti al 'Coordinamento Lotta per la Palestina'. I vessilli ebraici sono stati bruciati da persone che erano in coda al corteo in piazza Lima nel tardo pomeriggio.
 
- Era partito  intorno alle 15.00 il corteo di ieri  a Milano organizzato per celebrare il 61esimo anniversario della Liberazione. Migliaia di persone, almeno centomila secondo gli organizzatori, si sono ritrovate in corso Venezia per la manifestazione diretta a piazza Duomo.
Lungamente fischiata e contestata il ministro Letizia Moratti che all'imbocco di Piazza Duomo ha lasciato il corteo. Una decisione che, secondo il portavoce del ministro, era prevista e non va letta come un abbandono. ''Io non ho mai avuto paura. Avevo messo in preventivo i fischi e le contestazioni. Ne è valsa la pena -ha precisato più tardi la candidata sindaco per la Cdl al capoluogo lombardo - Sono andata in corteo come privata cittadina per accompagnare mio padre, (in carrozzella n.d.r.) Paolo Brichetto Arnaboldi, un eroe della Resistenza, che è stato deportato, perchè credo in alcuni valori: la libertà, il primato della persona e della famiglia, il primato della società civile, la solidarietà.
Per questi valori sono disposta a battermi. Dobbiamo continuare a credere nella democrazia. E nella democrazia ci sono anche le contestazioni. Il nostro Paese deve continuare a lottare per un futuro fatto di tolleranza e di comprensione''. Per la Moratti ''il 25 aprile è la festa della liberazione dell'Italia, dell'Europa, dell'apertura dei campi di sterminio e concentramento in cui si è consumato l'olocausto degli ebrei e di tanti deportati. Oggi, nelle ore in cui è rinata una campagna antisemita che vorrebbe distruggere nuovamente il popolo ebraico ed eliminare lo Stato di Israele, ci dobbiamo impegnare contro questa strategia omicida, che disprezza il valore della vita e della persona, perche' non accada mai piu' quello che accadde piu' di 60 anni fa''.  Ed il padre della Moratti Paolo Brichetto Arnaboldi, partigiano della Franchi, l'organizzazione di Edgardo Sogno, rinchiuso a Dachau alla fine del '43, una medaglia di bronzo e una d'argento al valor militare dice: "Non mi sono pentito". "Volevo esserci perchè bisogna sempre celebrare i valori di democrazia e di libertà del Paese"
Già ieri sera il leader dell'Unione, Romano Prodi, ha ''disapprovato pienamente'' i fischi alla Moratti. ''Questa e' una festa di unita' e non di divisione'', ha detto.
In corteo anche Bruno Ferrante, candidato sindaco del centrosinistra per la città. ''Il significato di questa manifestazione non vale soltanto per Milano, ma per tutto il paese. Il suo messaggio si rivolge soprattutto ai giovani che devono sapere a chi devono la libertà, la democrazia, la pace, la giustizia sociale nelle quali vivono'', ha dichiarato l'ex prefetto. Anche lui ha espresso la sua solidarietà alla Moratti.(Italia Estera) - 

 
 
 



 
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