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Il voto degli Italiani all'Estero

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Italiani d'Argentina
  
10 mar 2006IL PROGRAMMA DELL’UDC PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

ROMA, 10 mar. (Italia Estera) - C’è un’Italia, lontana chilometri da noi, ma che appassionatamente ci osserva, ci giudica, soffre e gioisce con noi. C’è un’Italia anche in luoghi dove non ti aspetteresti di trovarla, che armoniosa e generosa, come solo l’Italia sa essere, lavora e si impegna raggiungendo traguardi e riscuotendo successi dei quali c’è da essere fieri.
Questa Italia, che si sente così vicina a noi, è fatta dalle tante comunità di connazionali che risiedono, vivono, lavorano all’estero.
Per questi Italiani, le elezioni politiche del prossimo 9 Aprile saranno importantissime. Per la prima volta vedranno riconosciuto il loro sacrosanto diritto ad eleggere i loro rappresentanti in Parlamento.
Il diritto di voto per gli italiani all’estero è un importante e significativo risultato raggiunto dal centrodestra in questi anni di Governo, e rappresenta una riconoscimento dovuto al contributo che i tanti connazionali lontani danno al nostro Paese.
Dei circa 3,5 milioni di italiani residenti all’estero, circa oltre 2.7 milioni avranno diritto al voto, ed eleggeranno in tutto dodici deputati e sei senatori.
Un dato molto significativo è quello dell’affluenza alle urne degli italiani all’estero, che nelle ultime due consultazioni (quelle referendarie del 2003 e del 2005) è stato estremamente vicino al dato nazionale. Questo indica con quanta partecipazione la politica nazionale sia seguita anche dalle comunità italiane sparse per i cinque continenti, e quanta attenzione queste comunità riservino alla loro madre patria.
Ma non ci si è limitati solo a il diritto al voto. Il centrodestra ha infatti stretto accordi diplomatici con oltre 190 paesi, in modo da prevedere forme di collaborazione anche per la campagna elettorale. Questi accordi coprono di fatto la quasi totalità delle comunità di italiani all’estero, in modo da garantire a tutti eguali diritti.
L’Udc è profondamente impegnato in questo momento, nella campagna elettorale rivolta a questi italiani, che finalmente possono considerarsi a pieno titolo elettori.
Avremo le nostre liste in quasi tutte le circoscrizioni estere, e abbiamo deciso di presentarci con lo stesso simbolo con il quale ci presentiamo a tutti gli altri connazionali. Questo perché sappiamo che gli italiani ai quali ci rivolgiamo, ci sono estremamente vicini con il cuore e seguono con attenzione le nostre vicende politiche.
Ci sceglieranno dunque, per il nostro impegno in questi cinque anni, per le battaglie che abbiamo portato avanti, per i valori si sempre che incarniamo.

I PUNTI DEL PROGRAMMA

1.Passaporto gratuito per gli iscritti all’AIRE
L’AIRE è l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, istituita nel 1988 è parte integrante dell’anagrafe nazionale. Ad essa si devono iscrivere i cittadini italiani che hanno trasferito la loro residenza all’estero e le che persone che all’estero hanno acquisito la cittadinanza italiana.
L’iscrizione all’AIRE è molto importante non solo perché facilita i compiti della pubblica amministrazione nei confronti degli italiani nel mondo, ma perché garantisce ai nostri concittadini di godere dei loro diritti politici, finalmente riconosciuti loro appieno.
Garantire a tutti coloro che sono iscritti all’AIRE la gratuità del passaporto italiano è un significativo incentivo non solo per quegli italiani che non risultato iscritti alla nostra anagrafe, ma anche per tutti quei cittadini che, pur avendone diritto, non hanno mai chiesto di veder riconosciuta la loro cittadinanza.

2.Promozione e potenziamento degli Istituti di cultura italiana all’estero
Particolare attenzione va dedicata agli Istituti di cultura italiana all’estero. La promozione della cultura, umanistica e scientifica, e nello specifico della lingua italiana all'estero è da considerare essenziale nella costruzione di rapporti politici ed economici con i Paesi stranieri, e soprattutto nel mantenimento dei vincoli che la legano alle grandi collettività dell'emigrazione italiana.

3.Abolizione della tassa sulla prima casa in Italia (Ire), riduzione dell’imposta sui rifiuti, utenze private ridotte
Mantenere la propria abitazione di famiglia in Italia, per molti emigrati, oltre che per le generazioni future di italini nel mondo, è una esigenza che va di pari passo con quella di mantere vivi i rapporti con la madre Patria. Non solo gli italiani che risiedono all’ester o, ma l’intera comunità nazionale si avvantaggia dalla vitalità di tali rapporti. Per questo è necessario defiscalizzare la prima casa in Italia per chi risiede all’estero, ma non vuole perdere le proprie radici.


4.Incremento del budget della Farnesina, potenziamento dei sevizi Consolari, piena applicazione del CCNL italiano al personale operante all’estero
Venire incontro alle esigenze agli uomini ed alle donne che lavorano per lo Stato, in particolare nei settori che riguardano gli italiani all’estero, è il primo passo per migliorare i servizi dei quali questi ultimi godono, affinché possano sentirsi a pieno titolo cittadini italiani.

5.Potenziamento dei servizi RAI, trasmissioni destinate all’estero in chiaro
Da sempre la Rai, prima industria culturale del nostro paese, rappresenta una risorsa irrinunciabile per chi risiede all’estero.
L’informazione su quanto accade nel nostro paese in primis, è uno dei collegamenti primari per chi risiede fuori dai confini nazionali.
La cultura e l’arte italiana vengono diffuse nel mondo, e tengono vivi senso d’appartenenza e italianità nei nostri concittadini all’estero.

6.Riconoscimento della cittadinanza italiana per tutti i figli di madre italiana, ripristino della Legge 91/92
Ritornare alla Legge del 1992, che riconosceva il diritto di cittadinanza anche nel caso in cui solo la madre del nato fosse italiana, significa riconoscere a tanti uomini e donne, un rapporto profondo e proficuo che di fatto già esiste con la madre patria.

7.Rivalutazione dell’opera dei Patronati, Enti assistenziali, Associazioni e Camere di Commercio italiane
Il lavoro degli italiani all’estero è una ricchezza per tutta l’Italia. Potenziare le strutture che li sostengono e li aiutano è un investimento necessario alla competitività dell’Italia nel mondo.

8.Finanziamenti a favore dei giornali, radio e televisioni italiane all’estero
Mantenere vi va e diffondere la cultura e l’immagine dell’Italia nel mondo significa mantenere vivo un legame con comunità di italiani da decenni residenti all’estero, che sanno spesso essere il miglior biglietto da visita per l’Italiane nel mondo.

9.Attenzione alle politiche sociali e di sostegno alla famiglia, ai giovani agli anziani
L’impegno per le politiche sociali che l’Udc porta avanti all’interno dei confini nazionali, per le famiglie italiane, per i giovani e gli anziani, va declinato anche a favore degli italiani che vivono al di fuori dei confini nazionali.
Impegnarsi per queste famiglie è il primo passo per sostenere le comunità italiane che risiedono all’estero. (Italia Estera) -





 
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