Questi i punti di forza del suo programma
HOUSTON, Tx, 6 mar. (Italia Estera) - Ho intervistato al telefono da Houston il candidato alla Camera dei Deputati della lista “Per l’Italia nel mondo con Tremaglia” Antonio Cardillo resosi noto per le sue numerose iniziative a favore della lingua e della cultura italiana, ma specialmente, tra le altre cose, per aver protetto i diritti d’alcuni lavoratori ottenendo la loro riassunzione dopo un ingiusto licenziamento.
Ho cominciato chiedendogli: Signor Cardillo quali crede che siano i punti di forza su cui si fonda il programma da Lei proposto ai suoi elettori?
Quelli che , in un certo senso, costituiscono la continuazione di quanto ho gia’ fatto anche nel passato assieme al Ministro per gli Italiani all’estero per gli amici Italiani d’America. Mi riferisco in special modo a quelli che tendono a servire di piu’ la nostra comunita’ ed a venire incontro alle sue esigenze.
Potrebbe illustrarmi qualcuno di questi punti importanti delle sue linee programmatiche?
Certamente. Inizierei senza dubbio dall’opera a favore del miglioramento dei servizi consolari che costituiscono un po’ la nota dolente per gli Italiani che risiedono all’estero. Pur non volendo generalizzare, perche’ e’ evidente che esistono consolati italiani e personale che e’ ineccepibile ed in grado di servire bene il pubblico in altri casi, invece, c’e’ la consapevolezza, confermata da episodi poco incoraggianti, che rimane ancora molto da fare per migliorare l’assistenza sollecita ed efficace di cui gli Italiani residenti all’estero hanno bisogno. Non ultima la possibilita’ di poter parlare con qualcuno quando c’e’ bisogno d’informazioni e d’assistenza. La creazione di un numero verde, accessibile 24 ore al giorno che se eletto intendo far effettuare senza alcun indugio, sarebbe gia’ per tutti di grande aiuto.
Quali sono gli altri interventi di cui ritiene ci sia necessita’?
Senza dubbio l’adeguamento delle pensioni italiane al costo della vita dei pensionati che vivono fuori dall’Italia. Un intervento di questo tipo e’ ai primi posti della mia scaletta programmatica che, mi propongo d’attuare senza alcuna esitazione o perdita di tempo. Gli anziani sono tra le persone piu’ indifese e che soffrono a causa di un pensionamento inadeguato alle effettive necessita’ della vita e non possono certamente essere messi da parte o dimenticati. Noi Italiani abbiamo una particolare ammirazione ed una grande riconoscenza per i nostri padri ed i nostri nonni che affrontarono con spirito veramente pionieristico tutte le difficolta’ inerenti il trasferimento all’estero per garantire alle giovani generazioni un futuro migliore di quello che, in quel momento storico, era disponibile nella Madrepatria.
Signor Cardillo, se dovessimo passare ora ai giovani ,quali iniziative potrebbe assicurare d’avere da parte per loro?
Almeno tre tipi diversi d’intervento. Il primo e’ quello a favore della lingua e delle scuole italiane che sono la colonna portante su cui fondare i legami di tipo culturale con la Madrepatria. Fa sempre un po’ di dispiacere vedere tanti ragazzi e tante ragazze dai bei cognomi italiani che non parlano piu’ la lingua dei loro padri o dei loro nonni, che non sono in grado di leggere e tradurre una lettera di qualche parente italiano o di godersi la lettura d’ uno dei tanti capolavori della letteratura italiana da Alessandro Manzoni a Luigi Pirandello. Altro intervento mirato ai giovani e’ quello teso a consolidare e sviluppare ulteriormente i legami di tipo sportivo tra l’Italia ed i giovani italoamericani. Mi piacerebbe far venire spesso negli Stati Uniti prestigiosi calciatori italiani i quali potrebbero insegnare qualcuno dei loro segreti ai nostri giovani appassionati di calcio. In America non potrebbe esserci un momento piu’ opportuno di questo. L’interesse e la pratica dello sport del calcio, infatti, sono in ascesa vertiginosa ed anche le nostre squadre, incluse quelle femminili, cominciano a farsi conoscere e perfino a temere.
Un’ultima azione diretta a tutti gli amici italoamericani, ma specialmente ai piu’ giovani, e’ quella che riguarda lo svecchiamento dei programmi di RAI International che molto spesso non interessano come dovrebbero e potrebbero. Anche se e’ comprensibile che tutti i vecchi film in bianco e nero e tutti gli spezzoni di vecchi spettacoli siano graditi agli anziani che parlano e capiscono di piu’ l’italiano, c’e’ la necessita’ che aumentino di numero programmi piu’ miratamente indirizzati ai giovani i quali, se motivati, possono trovare nella televisione un mezzo audiovisivo potentissimo per migliorare la loro conoscenza della lingua italiana o per apprenderla per la prima volta.
I numerosi corsi d’italiano richiesti ogni anno evidenziano un interesse crescente verso la lingua di Dante anche da parte d’ Americani che non hanno radici nel Bel Paese ed e’ quindi auspicabile che i direttori della programmazione di RAI International, lavorando in stretto contatto con i nuovi rappresentanti eletti in queste prossime elezioni, trovino modo di mettere a fuoco le effettive necessita’ degli utenti all’estero al fine di rendere loro un servizio allo stesso tempo piu’ piacevole e piu’ utile.
A questo punto e dopo aver raccolto queste ultime dichiarazioni decido di chiudere l’intervista col Signor Cardillo anche per il rumore di sottofondo, che mi giunge al ricevitore del telefono, e che evidenzia il fervere delle attivita’ presso l’ufficio di New York dove si trova questo candidato impegnato e dinamico della lista Tremaglia. Gli faccio quindi le mie congratulazioni per la splendida raccolta delle firme appena conclusasi e gli auguro un’altrettanto positiva affermazione nelle elezioni che s’avvicinano, ormai, a grandi passi.
RO PUCCI – HOUSTON, TEXAS Portavoce-Addetto Stampa del CTIM-U.S.A.