05 feb 2006 | Un sacerdote italiano è stato ucciso in Turchia |
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ANKARA, 5 FEB. -(Italia Estera) - Un sacerdote italiano è stato ucciso in Turchia. Don Andrea Santoro è stato freddato subito dopo aver celebrato messa nella chiesa di Santa Maria a Trebisonda, città sul Mar Nero nella Turchia settentrionale. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, a sparare sarebbe stato un giovane, riuscito a fuggire subito dopo.
. Era presente nella chiesa un fedele cattolico turco. Un giovane, avvolto in un cappotto di montone nero, e' entrato nella chiesa si e' avvicinato al sacerdote e gli ha sparato a bruciapelo freddandolo sul colpo. Subito dopo ha gridato ''Allah o-Akbar'' ed e' uscito da una finestra. Una giovane donna italiana che sopraggiungeva proprio in quel momentolo ha visto uscire dalla finestra gridando di nuovo la stessa invocazione religiosa islamica.
La testimonianza della donna e quella del giovane turco, che era nella chiesa con don Andrea pare che abbiano gia' consentito alla polizia di identificare un sospetto, che sarebbe ricercato . L'omicidio ha gettato nella prostrazione le autorita' turche locali e nazionali.
La coincidenza dell'omicidio del prete cattolico con le polemiche e le dimostrazioni anche in Turchia contro la pubblicazione in vari paesi europei delle vignette satiriche raffiguranti Maometto ha colorato l'omicidio di tinte politico-religioso.
Le stesse televisioni turche hanno citato quest'ultima controversia come una delle ipotesi, insieme ad altre, come quella che vorrebbe il prete cattolico oggetto di un ricatto da parte di uno sconosciuto che avrebbe proferito ripetutamente minacce di morte negli ultimi due mesi contro don Andrea. Una Tv turca ha avanzato anche l'ipotesi che l'omicidio possa essere collegato con l'attivita' di recupero di prostitute, in una citta', come Trabzon, in cui molte giovani donne provenienti dalle vicine Russia, Ucraina, Georgia e dai paesi baltici, cercano facili guadagni con la prostituzione.
La Farnesina ha confermato l'uccisione di don Santoro, a Trebisonda, precisando che sono gia' stati avviati dall'ambasciata italiana di Ankara per disposizione dell'ambasciatore Carlo Marsili, tutti gli accertamenti necessari che vengono svolti in casi analoghi. Ordinato il 18 ottobre 1970, don Santoro, nato a Priverno, in provincia di Latina, aveva 60 anni e aveva prestato servizio in varie parrocchie della Capitale.
Da Roma, il cardinale Camillo Ruini ha espresso cordoglio per la morte di don Andrea. ''La Diocesi di Roma - ha detto il cardinale - pur nel grande dolore, e' orgogliosa di lui e ringrazia il Signore per questa fulgida testimonianza nell'umile certezza che da essa nascera' nuova vita cristiana''. Il presidente della Cei ha inoltre ricordato come ''un sacerdote romano, un parroco di questa diocesi, don Andrea Santoro, da vari anni in Anatolia come fidei donum (dono della fede), e' stato proditoriamente ucciso oggi nella chiesa di Trabzon, a lui regolarmente affidata e in cui era intento a pregare''. ''Tutta la Diocesi di Roma - ha spiegato ancora il vicario del Pontefice in una nota diffusa nel tardo pomeriggio - e in particolare i sacerdoti, che amavano e stimavano profondamente don Andrea, gia' parroco delle parrocchie romane di Gesu' di Nazareth e poi dei SS. Fabiano e Venanzio, profondamente colpiti da questa tristissima notizia, elevano al Signore intense preghiere per don Andrea, per la sua anziana madre, per le sorelle e i familiari tutti''.
''Con questo tragico evento si aggiunge - ha scritto Ruini - un nuovo anello alla lunga catena dei sacerdoti romani che hanno versato il proprio sangue per il Signore. Don Andrea aveva intensamente desiderato e insistentemente chiesto di poter lasciare Roma per l'Anatolia, per essere in quella terra testimone silenzioso e orante di Gesu' Cristo, nel rispetto delle leggi locali''.
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