FIUMICINO (ROMA), 8 APR -(Italia Estera) - Sono giunte questa sera a Fiumicino contenute all'interno di 697 colli, trasportati in aereo da Buenos Aires a Roma 314.090 schede elettorali con il voto degli italiani residenti in Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia. I colli chiusi nei sacchi diplomatici con i sigilli dello stato e nelle “pallettes” con tanto di sigilli con ceralacca hanno viaggiato a bordo di un volo di linea dell'Alitalia accompagnati dal console Vigo.
Ad attendere l'arrivo in aeroporto, il ministro degli italiani nel mondo, Mirko 
Tremaglia col suo seguito, il capo di Gabinetto ministro plenipotenziario Siggìa, il capo della segreteria particolare dott.ssa Veronica Baldini, il capo della segreteria tecnica Carlo Ciofi e il portavoce Salvo Buzzanca.Presenti anche il Capo della Direzione Generale degli Italiani nel mondo ambasciatore Adriano Benedetti ed uno stuolo di funzionari del Ministero degli Esteri preposti alle operazioni di ricevimento e di controllo dei sacchi contenenti le schede. I sacchi, scortati dalla polizia stradale, raggiungeranno nel cuore della notte il complesso della protezione civile a Castelnuovo di Porto. Lì lunedì 10 aprile, a partire dalle ore 15, avranno luogo le operazioni di scrutinio.(Italia Estera) -
Visibilmente emozionato, il ministro, dopo di aver stretto la mano al console, ha accompagnato il convoglio nell’ hangar doganale dove in segno di omaggio ha sventolato il Tricolore.
Tremaglia ha detto che la percentuale di votanti tra i nostri connazionali che vivono e lavorano in America Latina ha superato il 50 per cento. "Ogni scheda è un atto d'amore per la patria" ha esclamato. "Ciò a cui assistiamo oggi - ha continuato - è un fatto storico voluto, ottenuto e vinto da
me. Per la prima volta, infatti, i nostri connazionali residenti all'estero hanno avuto la possibilità di votare e di essere anche votati: questa è una cosa davvero eccezionale. Ho speso tutta la mia vita per questo evento che oggi vedo realizzarsi". Tremaglia ha aggiunto che alta, anzi, "altissima" è stata anche la percentuale di votanti che si è avuta tra i nostri soldati impegnati in varie missioni di pace all'estero. "I nostri soldati hanno votato a Nassiriya, a Kabul, in Kossovo. La percentuale è stata del 98,6%". "Sì - ha concluso il ministro - è stata una grande lezione di civiltà".(Italia Estera) -