UN MINISTRO DEVE POTERE FARE IL SUO LAVORO
HOUSTON, TEXAS – L’uscita allo scoperto d’un illustre rappresentante della Margherita, il Sen. Franco Danieli (DL) nella sua veste ufficiale di Coordinatore per la Circoscrizione Estero e con la quale oltre a lanciare un severo monito al personale diplomatico rivolge anche precise accuse al Min. Tremaglia, diffidandolo perfino dal recarsi all’estero finisce per evidenziare, nel caso ce ne fosse ancora bisogno che, nonostante l’apparente sicumera che la sinistra mostra nel tenere il risultato delle prossime elezioni in pugno, essa teme ancora e piu’ che mai, dopo le sue brillanti affermazioni congressuali, il “fattore Tremaglia”.
Come dice il proverbio, quindi, “E’ meglio di non vendere la pelle dell’orso prima d’averlo debitamente abbattuto” nel corso di una regolare partita di caccia.
L’autore della missiva, intesa a regolare forse un po’ troppo disinvoltamente il carnet d’incontri del Ministro Tremaglia, non menziona pero’ il fatto che questi non puo’ candidarsi e che non partecipa in veste di candidato.
Cio’ che fa quindi il ministro non e’ altro che quanto semplicemente previsto dalle deleghe e dalle competenze del suo mandato che includono le funzioni di coordinamemento e di promozione della predisposizione di tutti i provvedimenti normativi necessari per l’attuazione dell’esercizio di voto da parte degli Italiani residenti all’estero e nel promuovere anche tutte le misure tendenti ad assicurare l’espletamento dello voto all’estero.
Sembra chiaro di capire, percio’, anche a chi non e’ particolarmente pratico di tecnicismi politico-legali che le missioni del Ministro Tremaglia saranno strettamente istituzionali e che i suoi incontri con le comunita’ degli Italiani all’estero per i quali ha ottenuto il voto,e che il Ministro ha sempre realizzato con estrema continuita’, in questa circostanza saranno effettuati in base a quanto dettato dalle sue competenze che sono direttamente inerenti e previste dal suo mandato.
Chiedere quindi a Tremaglia di smettere di fare il suo lavoro di Ministro dello Stato Italiano sarebbe come, per restituire il paragone al Sen. Danieli, se durante le sedute del Conclave in Vaticano si chiedesse a tutti i sacerdoti che stanno aspettando di sospendere il loro sacerdozio in attesa dell’elezione del loro Capo.
Giustissima invece l’osservazione a proposito della neutralita’ del corpo consolare italiano. Sembra che in qualche caso, infatti, qualche funzionario non abbia dato segno d’assoluta imparzialita’ e distacco dagli schieramenti e cio’ e’ qualcosa che andava certamente segnalato. Il Sen. Danieli s’e’ reso autore di un’azione meritoria che non lo rendera’ molto popolare nelle rappresentanze diplomatiche all’estero ma che gli assicurera’ la simpatia di tutti quei connazionali che hanno avuto qualcosa da ridire a proposito dei servizi ricevuti da quei rappresentanti dello Stato all’estero.
ROBERTO PUCCI , PORTAVOCE -ADDETT0 STAMPA DEL CTIM-U.S.A.
nella foto Ro Pucci