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02 gen 2006Il messaggio di Ciampi al Papa in occasione della Giornata Mondiale della Pace

ROMA, 2 GEN –  (Italia Estera) -Serve un impegno comune degli Stati per ottenere la pace. L'Italia intende perseguirlo, consapevole, che sono tante le minacce alla pacifica convivenza nel mondo. E che tra esse c'é il terrorismo, ma anche la miseria e la disparità sociale. E' il senso del messaggio che Carlo Azeglio Ciampi ha inviato a Papa Benedetto XVI, all'indomani del messaggio del Pontefice per la Giornata  Mondiale della Pace. 
 
Questo il testo del messaggio:
"Santità, ho letto con viva attenzione il Suo messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace: ho apprezzato l'esortazione, formulata fin dall'inizio del Suo Magistero apostolico, al dialogo e alla cooperazione fra i popoli, per superare conflitti e tensioni ed edificare la pace. Il Suo richiamo a salvaguardare, in ogni forma di convivenza politica e a tutti i livelli, 'l'insopprimibile bisogno di pace presente nel cuore di ogni essere umano ricorda che, dietro le molteplici diversità della famiglia umana, esiste una matrice comune radicata nei valori universali della dignità della persona, della libertà, dell'uguaglianza. La pace è un bene tanto prezioso quanto fragile. E' minacciata non solo dal terrorismo, dagli odi e dalle rivalità etniche, dalla proliferazione nucleare e dalla corsa alle armi di distruzione di massa, ma anche dalle disparità sociali, dalla povertà, dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta. Queste minacce non possono essere affrontate senza l'impegno comune di tutti gli Stati, nella consapevolezza che, in un mondo fondato sull'ineguaglianza, non può esservi pace e che la miseria e la disperazione costituiscono fertile terreno per l'estremismo.
Ella ha giustamente posto l'accento sul ruolo indispensabile delle Nazioni Unite: la presenza di un'organizzazione a vocazione universale, impegnata nel perseguimento dei valori fondanti di ogni società civile, accresce la capacità della comunità internazionale di operare con unità d'intenti a favore della convivenza pacifica fra popoli e nazioni. Il recente Vertice di New York, nel festeggiare i 60 anni dalla fondazione dell'ONU, ha posto le basi per rafforzare l'azione a tutela dei diritti umani e della pace. Uno sforzo ulteriore si impone per consentire alle Nazioni Unite di adempiere con piena efficacia ai compiti che la Carta assegna loro. L'Italia è portatrice di una visione dell'ordine internazionale basato sul dialogo, la tolleranza, la solidarietà e il multilateralismo. In questo ordine l'Unione Europea si pone come baluardo contro il riemergere dei nazionalismi, promuove la pace, la cooperazione e il benessere all'interno e all'esterno dei suoi confini. Sono certo, Santità, che il Suo messaggio aprirà una breccia nei cuori di tutti gli uomini e rafforzerà l'anelito ad una comunità internazionale maggiormente ancorata ai valori etici e spirituali, presupposto indispensabile di un futuro di pace. Con questi sentimenti, sicuro di interpretare il sentire del popolo italiano, formulo un fervido augurio per il proseguimento della Sua alta missione apostolica.(Italia Estera) -
 



 
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