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20 mar 2006Ruini: ''La Chiesa non si schiera in vista del voto''

 
Il presidente della Cei: ''Occorre grande attenzione a vita umana e famiglia legittima''. E lancia l'allarme sui Pacs.
CITTA' DEL VATICANO, 20 MAR - (Italia Estera) - "In vista delle prossime elezioni del 9 aprile la Chiesa italiana non si farà coinvolgere in alcuno schieramento politico" .Lo ha affermato il cardinale Camillo Ruini, aprendo con una lunga relazione i lavori del consiglio episcopale permanente, l'organo di governo dei vescovi italiani. Il porporato ha poi così proseguito: " Il ruolo della Chiesa italiana rimane quello di proporre ad elettori e futuri eletti i contenuti morali irrinunciabili e in particolare quelli alla difesa della dignità della persona umana.
''Nella sessione di gennaio di questo consiglio permanente - ha ricordato infatti il cardinale Ruini - abbiamo già precisato il nostro atteggiamento, che è quello di non coinvolgerci, come Chiesa e quindi come clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico e di partito, e allo stesso tempo di riproporre agli elettori e ai futuri eletti, quei contenuti irrinunciabili, fondati sul primato e sulla centralità della persona umana, da articolare nel concreto dei rapporti sociali, e sul perseguimento del bene comune prima di pur legittimi interessi particolari, che costituiscono parte essenziale della dottrina sociale della Chiesa, ma non sono 'norme peculiari della religione cattolica - ha proseguito Ruini citando un recente discorso di Benedetto XVI - bensì 'verita' elementari che riguardano la nostra comune umanità'''.

Ma se la Chiesa non si schiera, una particolare attenzione va tuttavia data ''nella situazione attuale'' ad alcune ''fondamentali tematiche antropologiche'' come quella della difesa della vita dal suo concepimento al suo termine naturale e alla difesa della famiglia fondata sul matrimonio.

Il presidente della Cei ha anche ricordato una nota della congregazione per la dottrina della fede del 2002, allora presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger, intitolata ''Circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici in politica''. Ruini ha citato in particolare il punto 4 del documento affermando che assumendo la Nota del 2002 ''come riferimento concreto delle proprie scelte sarà possibile evitare 'la diaspora culturale dei cattolici' e una loro 'facile adesione a forze politiche e sociali che si oppongano, o non prestino sufficiente attenzione, ai principi della dottrina sociale della Chiesa''.

Trattando invece dell'economia, il porporato ha sottolineato: ''Le condizioni della nostra economia permangono purtroppo difficili, come mostrano la mancanza di crescita nel 2005 e l'incremento del debito pubblico, anche se una certa ripresa è prevista nel 2006''. Il cardinale ha spiegato che, alla luce di tali condizioni critiche, ''serve dunque un impegno forte e condiviso, senza il quale sarebbe arduo attenuare gli squilibri che affliggono da gran tempo il nostro Paese, penalizzando soprattutto il Meridione, in particolare sul versante cruciale dell'occupazione''.

Inoltre Ruini ha sottolineato come il grandissimo numero di richieste di regolarizzazione provenienti dagli extracomunitari dimostri come rimanga difficile affrontare il problema dell'immigrazione salvaguardando ''le esigenze di accoglienza solidale e di reale e ordinata integrazione''. E ha aggiunto: la vicenda ha riproposto ''alcuni interrogativi sulle condizioni effettive del mercato del lavoro''.

Il presidente dei vescovi italiani poi prende  posizione sui Pacs. E' lancia l'allarme: ''Segnali senza dubbio preoccupanti giungono da vari Consigli regionali, dove sono state presentate, e in qualche caso approvate, proposte riguardanti le unioni di fatto che equiparano in larga misura i loro diritti a quelli delle famiglie legittime: alcune di queste proposte puntano inoltre ad essere trasferite al Parlamento nazionale, per diventare legge dell'intero Paese''. Il riferimento del cardinale Ruini era a Regioni come la Toscana, l'Umbria, la Puglia, il Piemonte, la Campania, l'Emilia Romagna le Marche che in effetti hanno messo a punto o sono sul punto di approvare una normativa relativa al riconoscimento delle unioni di fatto. I provvedimenti riconoscono servizi e diritti anche alle unioni di fatto. Inoltre gia' una ventina di comuni hanno aperto un registro per il riconoscimento delle coppie di fatto.

Camillo Ruini ha ricordato anche l'omicidio di don Andrea Santoro, ucciso mentre stava pregando nella chiesa di Trabzon in Turchia. Il porporato ha sottolineato come in seguito alla diffusione di questa notizia tanti fedeli e religiosi gli hanno scritto per segnalare il nome di credenti e sacerdoti che sono stati uccisi, ma troppo presto dimenticati. Mentre facendo il punto sugli ultimi atti della legislatura, Ruini ha espresso un giudizio positivo in merito alla legge sull'affido condiviso.
Quanto all'Islam, se in via ipotetica l'insegnamento della religione islamica nelle scuole pubbliche italiane è possibile, ci sono molte condizioni che vanno osservate prima di procedere in questa direzione. E' infatti necessario secondo Ruini ''assicurarsi che l'insegnamento della religione islamica non dia luogo di fatto a un indottrinamento socialmente pericoloso''. Ci sono però diverse precondizioni che vanno rispettate secondo il cardinale, e in particolare ''che non vi sia contrasto nei contenuti rispetto alla nostra Costituzione, ad esempio riguardo ai diritti civili, a cominciare dalla libertà religiosa, alla parità tra uomo e donna, al matrimonio''. Inoltre il porporato ha sottolineato come attualmente in Italia manchi ''finora un soggetto rappresentativo dell'Islam che sia abilitato a stabilire con lo Stato italiano un accordo in merito''.

Ruini ha quindi criticato ogni eventuale paragone fra l'insegnamento della religione islamica e quella cattolica in quest'ultima ''come afferma l'art. 9 del Concordato ha tra le sue motivazioni il fatto 'che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano'''. Quindi, ha detto il cardinale, ''le proposte di sopprimere tale insegnamento, sostituendolo eventualmente con un insegnamento di storia delle religioni, che sono state nuovamente avanzate in questa occasione, sulla base del più accentuato pluralismo di presenza religiose che nasce dall'immigrazione, e anche di un presunto, ma inesistente, declino della vitalita' del cattolicesimo in Italia, non tengono conto del dato di fatto che il 91% degli alunni frequenta liberamente le lezioni di religione cattolica, oltre che della domanda di conservare e irrobustire le nostre radici, che è presente con forza nel popolo italiano''.

Quanto all'escalation nucleare dell'Iran e di altre nazioni, è sempre più urgente avviare politiche di disarmo nucleare progressivo e concordato. ''E' cresciuta la tensione per i programmi nucleari dell'Iran che saranno discussi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - ha detto il presidente della Cei nella sua relazione - questa nuova emergenza internazionale conferma la fondatezza dei richiami del Papa, che nel recente messaggio per la Giornata mondiale della pace denunciava come 'del tutto fallace' la prospettiva di garantire la sicurezza dei singoli Paesi attraverso il possesso delle armi nucleari ed esortava tutti i governi che già le hanno o intendono procurarsele a invertire congiuntamente la rotta, orientandosi verso un progressivo e concordato disarmo nucleare''.



 
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