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14 mar 2006Primo faccia a faccia Berlusconi-Prodi, regole rispettate

ROMA, 14 FEB. - (Italia Estera) - Nel primo faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi le regole sono state rispettate. Si attacca con una domanda sulle tasse fatta al leader dell'Unione dal direttore del Messaggero, Roberto Napoletano. ''Tranquilli. Non si aumentano le imposte per diminuire il cuneo fiscale'', risponde Prodi. ''Bisogna spiegare bene agli italiani che il lavoro oggi e' gravato da un'imposta superiore al 30% e che se vogliamo reggere alla concorrenza straniera e' necessario ridurre il costo del lavoro. Abbiamo calcolato che cinque punti di cuneo fiscale possiamo ridurli''. E precisa: ''Nessuna pensione sara' intaccata. Voglio assicurare le persone anziane che il loro potere di acquisto sarà preservato''.
 
Tocca poi a Berlusconi che sottolinea come sui tempi di riduzione del cuneo Prodi sia stato smentito da Fassino. ''Sul progetto dell'Unione di ridurre di cinque punti il cuneo fiscale, occorre anzitutto dire che il Professor Prodi e' stato smentito dal segretario dei Ds. Prodi lo vuole realizzare nei primi cento giorni, Fassino dice lo faremo in cinque anni. Senza tenere conto del fatto che i sindacati sono contrari'', ha fatto notare il Cavaliere. Poi punta il dito contro l'Irap, ''imposta rapina che colpisce il lavoro delle aziende'', introdotta dal governo del centrosinistra.
 
A poco a poco il clima si riscalda. Berlusconi attacca la leadership dell'Unione e dice: Il centrosinistra e' una ''coalizione rissosa'' e Romano Prodi e' solo ''un leader di facciata. Lo usano come un front man'' dal momento che i leader del partito piu' forte del centrosinistra ''sono impresentabili'', perche' vengono dal partito comunista.
 
Prodi affronta il tema dell'euro e dice che i danni li ha fatti il governo di centrodestra e non la moneta unica: ''Berlusconi insiste da tempo sostenendo che bisognava cambiare l'euro a 1.500 lire, non so come si possa dire una cosa del genere perche' tutti, da Confindustria in poi, spingevano per un cambio conveniente per le esportazioni. Il cambio che abbiamo ottenuto e' stato un trionfo lodato da tutti, anche da Tremonti come risultato forte'' E afferma: ''La lievitazione dei prezzi che c'e' stata in Italia ma non in altri Paesi''. ''In nessun Paese -sostiene Prodi- ci sono stati gli sbalzi di prezzi che abbiamo avuto noi e si e' rimasti cosi' inattivi. Io e Ciampi avevamo avviato una commissione nazionale di controllo e varie commissioni provinciali che non sono state mai convocate. E non c'e' stato neppure l'esposizione del doppio prezzo per un lungo periodo come era stato preventivato''.
 
Ma il Cavaliere risponde: il governo ha fatto cio' che poteva per controllare l'aumento dei prezzi. E aggiunge: ''Il cambio dalla lira all'euro e' stato fatto con la calcolatrice. Purtroppo il 70% degli esercizi commerciali e' costituito da piccoli esercenti con cui non e' possibile fare accordi. Il governo ha percio' puntato tutto sul contenimento dell'inflazione e ci e' riuscito, tanto e' vero che l'anno scorso l'inflazione si e' fermata ad un livello storicamente molto basso: all'1,9%. Poi abbiamo dato una mano alle famiglie piu' disagiate, aumentato le pensioni, aumentato gli stipendi dei dipendenti pubblici e ha creato molti nuovi posti di lavoro''.
 
Si parla poi di conti pubblici e Prodi attacca: ''Se dobbiamo essere contenti di un deficit al 4,1%, allora il Paese e' messo proprio male. Questo deficit al 4,1 e' accompagnato da tali preoccupazioni per i conti futuri che fanno tremare le vene ai polsi di chi deve prendere le redini del governo''. Ma il Berlusconi smentisce il leader dell'Unione: Il Professore, dice, ''non ha potuto contraddirmi quando ho affermato che noi abbiamo ereditato dal centrosinistra un'Italia, unico pese in Europa, sotto il 3%. Quindi loro hanno distrutto i conti, il deficit eccessivo l'hanno creato loro, Noi abbiamo riportato i conti al 3%, per due anni i conti sono stati in ordine, abbiamo garantito la pace sociale aumentando gli investimenti del 5% in piu' ogni anno, per un totale di 70 miliardi di euro, abbiamo aperto 71 nuovi cantieri''.
 
Da Sorgi arriva la domanda sull'immigrazione prendendo spunto dalle recenti file agli uffici postali. Prodi definisce la situazione attuale ''assolutamente scandalosa'' dicendo che la Bossi-Fini favorisce l'immigrazione clandestina. ''Non e' stato fatto nulla per gli immigrati, nessuna guida ne' programmazione e' stata fatta -afferma il Professore-. C'e' una legge che favorisce l'arrivo di clandestini, che poi vengono regolarizzati. Se ci fosse un minimo di accordi e di politica del Mediterraneo, non avremo la situazione drammatica che non c'e' in questi giorno solo perche' il mare e' in tempesta''. Per Prodi ''bisogna cambiare radicalmente la politica per gli immigrati''.
 
''Mi stropiccio gli occhi e le orecchie...'' afferma meravigliato Berlusconi. E fa notare che il centrosinistra gli immigrati semmai li ha fatti entrare, ''ma noi abbiamo avuto il merito di regolamentare i clandestini''.
 
Si parla anche di servizio militare. Prodi precisa che la leva obbligatoria è stata eliminata nel 2000 dal governo D'Alema e afferma: ''Non ho mai proposto il servizio civile obbligatorio, non c'e' nel programma. Io ho detto una cosa diversa, sono andato a chiedere ai ragazzi e ho detto che tra due o tre anni decideremo. E' importante che i ragazzi possano fare qualcosa al servizio della comunita', se no non saranno mai cittadini consapevoli. Potranno essere sei mesi, tre periodi di tre mesi. Saranno i ragazzi -assicura Prodi- a decidere''.
 
Tra un argomento e l'altro, però, si passa inevitabilmente a parlare della forte contrapposizione tra maggioranza e opposizione che ha contraddistinto i cinque anni del governo Berlusconi. E il Cavaliere torna ad attaccare Romano Prodi: ''Abbiamo ricevuto solo insulti, offese. In Parlamento si sono fatte le barricate contro di noi, l'85% dei 10mila scioperi all'anno sono stati fatti per motivi politici''. E difende la riforma Moratti sulla scuola, e coglie l'occasione per replicare al leader dell'Unione: ''In questi anni si e' solo diffuso pessimismo e catastrofismo''. E afferma: ''Se la sinistra, sfortunatamente, dovesse vincere le elezioni, si troverebbe nella situazione in cui si e' trovata sempre: con un no di una sua parte importante che non lo farebbe operare''. L'occasione per lanciare l'affondo contro il Professore sono le grandi opere. Il Cavaliere assicura che ''Prodi sulle grandi infrastrutture ha fatto demagogia pura. Vedo solo un ribaltamento della realta'. Se l'Unione dovesse vincere, e non capitera', sara' condizionata da un buon 20%'' nella sua coalizione.
 
E Prodi replica stizzito: ''Io non ho 'danti causa', caro presidente, io sono il capo della coalizione e la pregherei di osservare piu' rispetto nei miei confronti come io l'ho osservato con lei questa sera. Quanto agli insulti non facciamo l'elenco perche' sarebbe un elenco molto triste, parliamo del futuro. Ma si rende conto che tra 25 giorni io avro' alle spalle il piu' grande gruppo parlamentare d'Italia, quello dell'Ulivo? Poi vedremo se uno e' 'dante causa' o protagonista della vita politica''.
 
Ma Berlusconi risponde: ''Prodi continua ad adulterare la realta', qualche giorno fa mi ha anche definito 'venditore di tappeti'. Non ho mai insultato, al massimo ho usato l'ironia. Non posso invece prendere sul serio il Professor Prodi quando dice cosa vuole fare se vincera' le elezioni''.
 
Poi la sfida torna su toni più pacati. Prodi assicura che ''non c'e' nessuna intenzione di spaccare tutto quello che ha fatto la Cdl''. E afferma: ''Per prima cosa, quando vincero' le elezioni invitero' il presidente del Consiglio e il dottor Letta per un colloquio per il passaggio delle consegne, per capire come si puo' portare avanti le cose per il Paese. Non si puo' continuare cosi' con un Paese spaccato. Noi useremo il metodo del dialogo, chiedero' ai miei ministri di dialogare con i loro predecessori. Il nostro non e' un governo che divide, come adesso, ma che unisce''.
 
Ma quando si parla di conflitto di interessi, il clima si riscalda di nuovo. Il Professore afferma: ''Il conflitto di interessi esiste in ogni democrazia del mondo. Io non lo faro' in maniera vendicativa, contro Mediaset. Non possiamo avere un presidente del Consiglio che va fuori e dentro il Consiglio dei ministri, come una porta girevole, perche' c'e' una cosa che gli interessa''. E affonda: ''Meta' dei deputati di Forza Italia vengono in un modo o nell'altro dalle aziende di Berlusconi''.
 
Ma Berlusconi attacca: ''Per gli italiani il caso Mediaset non esiste''. E torna a dire che il ''vero conflitto di interessi e' quello della sinistra con la Lega delle cooperative. E tutto cio' che viene denunciato trova copertura nella magistratura'', visto che, dice Berlusconi, ''tutte le inchieste vengono insabbiate''.
 
Poi si parla di sindacati, che Berlusconi definisce ''una ruota dell'ingranaggio della sinistra'' e, a proposito della Confindustria, precisa: ''La sinistra dice che noi siamo in disaccordo con la Confindustria. Non c'e' nulla -ha concluso il candidato della Cdl- di quello che l'associazione degli industriali ha sottoposto come sua richiesta al governo che non sia stato trasformato dall'esecutivo in interventi concreti''.
 
Alla fine, Mimun dà a ciascuno dei partecipanti la parola per l'appello che spetta loro. ''Voglio dire che e' molto difficile affrontare un incontro come questo, perche' naturalmente non c'e' la possibilita' di una interlocuzione sulle frasi. Almeno per quanto mi riguarda, mi sembra che non siamo riusciti a spiegare agli italiani quello che fara' il governo futuro se sara' confermata la maggioranza ai moderati''. Berlusconi punta il dito contro il metodo del confronto in tv con le regole adottate oggi. E conclude: ''Per me non c'e' stato modo fino ad ora di spiegare bene qual e' il nostro programma, perche' c'e' una legge voluta dalla sinistra che ha messo un po' il bavaglio alle apparizioni televisive. E quindi ha leso anche il diritto dei cittadini ad essere compiutamente informati su quelli che sono i programmi che si propongono a loro''.
 
Ma Prodi difende le regole e spiega: ''Questo e' un sistema che dà effettiva parità a coloro che parlano ed é adottato in America e nei principali paesi europei''.
 
La sfida di stasera  si è svolta nello studio di Porta a porta che per l'occasione  è stato ridotto della metà con una scenografia bianco-perla e, alle spalle dei duellanti, un vidiwall con la scritta 'Berlusconi-Prodi: elezioni 2006'.
Berlusconi e Prodi non avevano con sé foglietti: ma hanno potuto prendere appunti su carta bianca rigorosamente fornita dalla Rai, così come le penne. Berlusconi, in questa prima sfida per sorteggio  è stato a destra del moderatore e Prodi a sinistra. Poi il 3 aprile le parti si invertiranno. I due sono seduti su poltroncine bianche con braccioli. Sotto il grande tavolo di plexiglas gli sfidanti hanno un ripiano con una bottiglia d' acqua e un bicchiere. La posizione dell' acqua pare sia stata studiata a lungo per potere scegliere un posto che evitasse possibili incidenti (acqua versata, bicchiere che cade ecc.). Berlusconi e Prodi avevano di fronte due contaminati.  I due intervistatori, Marcello Sorgi e Roberto Napoletano, ce l'avevano su un tavolinetto accanto alla poltrona e il moderatore sul tavolo di plexiglas.
 Non c’erano monitor tv di fronte agli sfidanti, perché si è ritenuto che potessero essere distratti dalle immagini. Le telecamere erano nascoste dentro apposite feritoie del pannello bianco che delimita lo studio di Porta a porta riducendolo a circa il 45%. In pratica è stata eliminata la platea, dove sedevano stasera solo Bonaiuti e Sircana davanti a due monitor.  
"Io sono il vincitore, perché sui numeri Prodi ha ribaltato la verità e la realta'". E' il primo commento a caldo di Silvio Berlusconi rientrando a Palazzo Grazioli. "Sono deluso da questo metodo, ma affronterò il secondo duello in tv con Prodi", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Prodi ha enunciato una serie di falsita'. E' stato difficile continuare con una persona che diceva che 'queste cose non sono vere'. Ho trovato Prodi staccato dalla sua coalizione. Lui non ha nessun peso e sarà ostaggio dell'estrema sinistra dell'Unione". Poi Berlusconi ha aggiunto: spiegherò in una conferenza stampa agli italiani le cose che non sono riuscito a dire durante il confronto".
Berlusconi conferma dunque di essere deluso dal metodo adottato per il confronto tv di questa sera con Romano Prodi e attacca il leader dell'Unione sottolineando come abbia presentato ai cittadini un "Paese diverso" rispetto a quello che vediamo noi "con una sinistra che sembra una confraternita di assistenza sociale".
"Scrivevo molto sui fogli di appunti - ha ancora detto Berlusconi parlando con i giornalisti al suo rientro per essere conciso. Cercavo di stare entro i tempi prefissati. In quello studio mi sono trovato in un'atmosfera rarefatta". Il premier ha a piu' riprese criticato l'atteggiamento del Professore, che in piu' occasioni ha solo detto "falsita"'. Secondo il presidente del Consiglio, Romano Prodi non solo e' ostaggio dell' estrema sinistra della sua coalizione ma e' di fatto il prestanome di Massimo D'Alema.
Il premier non da' un voto alla sua performance di questa sera, ma precisa di non aver assolutamente perso: "Mi sembra di aver risposto con concretezza e lealta'. Saranno gli altri poi a giudicare. Sicuramente sulla concretezza e i dati riportati mi sento vincitore".  "Questa formula imbavaglia comunque chi ha piu' cose da dire. Ma non e' che finisce qui. Ho preso tutti gli appunti e magari convochero' una conferenza stampa per poter ribattere a tutte le cose false dette" da Prodi.
 
Il senatore a vita Giulio Andreotti, avvicinato a Palazzo Madama nel pomeriggio dai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse del confronto televisivo di questa sera tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi ha detto: "Certamente sono confronti utili, però penso che, intanto, c'é ancora un certo numero di settimane alle elezioni e poi a me non dispiacevano le conferenze stampa pubbliche". "C'era forse una vivacità maggiore. Comunque - ha aggiunto Andreotti - io lo guarderò. L'altro giorno ho seguito fino alle due e un quarto Diliberto e Berlusconi...".
 
Le foto sono fermo immagini del TG1; dall'alto in basso:totale dello studio, Prodi, Berlusconi, particolare dello studio, Napolitano, Sorgi, Mimun.
 



 
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