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30 gen 2006RICORDA “ONDA SU ONDA” DI BRUNO LAUZI di Ro Pucci

L’ULTIMO DELITTO CHE AVVINCE E DIVIDE L’AMERICA

Servizio di Ro Pucci

HOUSTON,Tx - 30 gennaio - (Italia Estera) - Ad esaminare attentamente i particolari dell’ultimo omicidio che sta incuriosendo sempre di piu’ l’America sembra quasi di rileggere il testo ironico ed esotico della bella canzone “Onda Su Onda” del cantautore genovese Bruno Lauzi. E’ il cinque luglio del 2005, alle prime ore dell’alba in un punto imprecisato del Mediterraneo tra le coste della Grecia e quelle della Turchia il crocierista americano George Smith in viaggio di nozze con la moglie Jennifer precipita in mare dalla nave da crociera Royal Caribbean scomparendo per sempre. La morte del passeggero avvolta in una cortina di dubbi e di mistero vede ora gli Americani divisi fra gli innocentisti che propendono per il semplice e banale ma mortale incidente ed i colpevolisti che sono convinti che si tratti, invece, d’omicidio. Secondo questi ultimi, infatti, la vittima e’ stata spinta o addirittura gettata in mare intenzionalmente con il preciso intento d’ucciderla.

In questi giorni, per risolvere il caso enigmatico e’ stato richiesto l’intervento del professore d’origine cinese Henry Lee. Lee e’ veramente leggendario ed e’ ritenuto forse il piu’ grande criminologo d’America ed uno dei migliori del mondo. Non troppo alto di statura, bonario e quasi sempre sorridente, nonostante passi la vita a ricostruire gli omicidi piu’ intricati ed orribili, e’ riuscito a risolvere delitti rimasti senza soluzione anche dopo novant’anni con l’aiuto della sua eccezionale preparazione scientifica e della sua incredibile pazienza nel raccogliere gli indizi piu’ minuscoli e meno appariscenti. Questo scienziato-investigatore e’ considerato talmente autorevole che recentemente e’ stato chiamato per cercare di ricostruire anche l’omicidio di Dallas del quale fu vittima il presidente John Kennedy. In quell’occasione pero’, molto modestamente e realisticamente, egli fece capire che e’ del tutto inutile chiamare un investigatore se tutte le prove che possono portare alla risoluzione del caso sono state attentamente e sistematicamente rimosse ed occultate.

Per il caso Smith, invece, con altri sei uomini della sua equipe investigativa e’ salito a bordo della nave da cui scomparve lo sfortunato crocierista e si e’ dedicato a setacciare la cabina dei due sposi e la veranda dalla quale la vittima cadde in mare alla ricerca di possibili indizi che gli permettessero di risolvere il caso. Il responso laconico del Dottor Lee ai giornalisti assetati di notizie che lo assediavano sul molo dov’era attraccata la nave e’ sembrato subito promettente perche’ si e’ appreso che nel corso della minuziosissima raccolta di prove sono emersi e sono stati raccolti alcuni elementi di prova biologica molto importanti. E’ ormai evidente, pur non potendo fare dichiarazioni esplicite che potrebbero compromettere le indagini in corso, che lo scienziato ed i suoi uomini propendono decisamente per l’ipotesi dell’omicidio in linea con i sospetti della famiglia stessa dello scomparso. Non e’ invece dello stesso avviso il capitano della Royal Caribbean che assieme al suo equipaggio ha permesso a Lee ed ai suoi uomini d’effettuare, a bordo della nave sulla quale si verifico’ la scomparizione misteriosa, tutte le ricerche e gli esperimenti possibili fornendo la massima collaborazione. Se si considera, pero’, che da un po’ di tempo a questa parte le crociere sono balzate alla ribalta della cronaca americana per i casi di malattie verificatesi tra i passeggeri, per gli attacchi di pirati ed ora anche per questo sconcertante omicidio si capisce come chi cerca di proteggere questo ramo redditizio dell’industria turistica non potrebbe forse fare a meno di dissentire con l’ipotesi ben diversa da quella del banale e semplice incidente. In ogni caso, dopo cinque ore passate a bordo i tre esperimenti effettuati sui cinque che erano stati programmati si sono rivelati fruttiferi per gli investigatori permettendo loro di recuperare elementi significativi . Occorrera’ pero’ , ha precisato il Dottor Lee, che si possano ottenere e mettere assieme anche gli elementi d’evidenza di cui e’ in possesso la polizia turca e l’F.B.I. per potere formulare un’ ipotesi realistica ed attendibile sull’incidente. Il criminologo cinoamericano ha dichiarato che, per lui, le indagini non sono molto diverse da un puzzle piu’ o meno intricato e solo quando si possono avere in mano tutti gli elementi piu’ importanti si puo’ finalmente coglierne la veduta d’insieme. Lee ha fatto eseguire pure prove di caduta di manichini dalle dimensioni dello scomparso per riuscire visualizzare il piu’ possibile la dinamica della caduta dalla veranda della nave del malcapitato turista e per potere anche stabilire se Smith anziche’ cadere fosse stato invece spinto o gettato in mare. Nonostante nel corso di questi quasi sette mesi molta gente sia passata sul luogo del probabile omicidio e che membri dell’equipaggio abbiano effettuato pulizie lavando anche con acqua abbondante la veranda sotto la cui tettoia si verifico’ il misterioso incidente, elementi ancora presenti hanno potuto fare dichiarare al superinvestigatore che ora ci sono gia’ alcuni degli elementi necessari per la soluzione della tragica scomparsa in mare del passeggero. La chiave di volta per la risoluzione di questo come d’ogni altro caso, secondo il criminologo piu’ famoso d’America, e’ costituita dall’acquisizione di quattro tipi diversi di prova: una buona scena del delitto non troppo “inquinata” dall’intervento d’estranei, evidenza fisica come gocce di sangue o frammenti di denti, eventuali nastri video dei sistemi di sorveglianza, e tutto quello che sono in grado di ricordare e riferire i testimoni disponibili.

Purtroppo questa volta il povero George Smith, differentemente dal fortunato crocierista della bella e caustica canzone “Onda su onda” di Lauzi non e’ caduto in mare per ritrovarsi felice in un paradiso esotico circondato da “donne di sogno, banane e lamponi” ha incontrato, invece, una tragica morte cadendo fuori bordo. Rimane la certezza, pero’, che con l’intervento del sorridente Dottor Lee la sua morte non rimarra’ uno dei numerosi casi misteriosi ed irrisolti e che chi lo ha fatto precipitare nella sua gelida tomba non riuscira’ a sfuggire al braccio lungo della legge e finira’ per ricevere il castigo per il proprio delitto.


              RO PUCCI /Italia Estera




 
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