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30 gen 2006PAR CONDICIO: Gentiloni in un’intervista al Corriere della Sera spiega come sarà regolamentata

ROMA, 30 gen – (Italia Estera) - Il presidente della commissione di vigilanza sulla Rai, Paolo Gentiloni, intervistato dal CORRIERE DELLA SERA spiega come sarà regolamentata la par condicio:
"Le parole di Ciampi? Impeccabili istituzionalmente perché si richiamano per esempio alla Legge Gasparri, in particolare all'articolo 6, al testo unico sulla radiotelevisione, a molte risoluzioni della Vigilanza e a numerose direttive interne della Rai. Le parole di Ciampi sono
automaticamente un obbligo perché sono la sintesi di regole già sostanziali, non formali"
"Nelle scorse settimane c'é stata un'atmosfera da ultimi giorni prima del coprifuoco, da arrembaggio in vista della "morsa della par condicio" che invece è una regola di libertà per tutti. Esistono principi sani, indipendentemente dal richiamo di Ciampi. Per esempio, non si va nelle trasmissioni per decisione propria. Né di persona, né per telefono. Soprattutto in spazi come Isoradio che, per linea editoriale, non prevedono presenze politiche. Ci sono stati eccessi, ma anche uno squilibrio sostanziale del circuito mediatico televisivo, costretto a ruotare intorno a un unico cardine".
"Qui non è solo un problema di minutaggi. La presenza del presidente del Consiglio in trasmissioni grandi e piccole viene rilanciata dai tg, soprattutto Mediaset ma anche Rai. Dal suo iperattivismo televisivo nasce una grandiosa risonanza mediatica. Perché Berlusconi non parla da capo del Governo, non discute di crisi delle ferrovie, del trasporto aereo, dell'energia per il riscaldamento nelle case degli italiani. Ma polemizza da capo della maggioranza verso l'opposizione.
Non possiamo quindi accettare che il ruolo di capo del Governo trasformi il Berlusconi capo della maggioranza in un cardine informativo".
"L'Osservatorio di Pavia certifica che dal 7 al 20 gennaio il tempo della Rai dedicato ai politici italiani nella totalità dei programmi di tutti i generi ha riservato a Berlusconi 27.441 secondi di presenza e di "attenzione". Ovvero: o si vede Berlusconi che parla, o si discute di lui. Sette volte il tempo dedicato a Prodi. La totalità di quello previsto insieme per Fassino, D'Alema, Prodi, Bertinotti, Rutelli. Oppure la somma dei minuti a disposizione di tutti gli esponenti del centrodestra. (...) Le parole di Ciampi ci spingeranno a rafforzare, verso la Rai, una già forte richiesta di attenzione e di equilibrio.
La nostra risposta più concreta sarà il varo più rapido possibile, la settimana prossima, del regolamento della par condicio. E comunque, ripeto, le leggi in vigore prevedono comunque parità di trattamento tra le forze politiche. In quanto alla campagna per le politiche, il problema che si pone è l'uso elettorale che viene fatto dei Tg. Basta vedere le aperture di questi giorni. Nel periodo caldo la regola non scritta dei tre terzi del tempo - ovvero un terzo al governo, uno alla maggioranza e l'ultimo all'opposizione - non può valere perché si deve trasformare in un cinquanta-cinquanta. Metà del tempo alla maggioranza, metà all'opposizione. Assicurando una posizione terza al governo ma solo per le attività puramente istituzionali", conclude Gentiloni.


Le foto di Paolo Gentiloni sono fermo immagini del tg2

Elezioni e par condicio, regole anche all'estero




 
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