VENEZIA, 26 GENN.(Italia Estera) - L’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona ha insediato il Comitato tecnico di indirizzo dell'Osservatorio sull'Immigrazione del Veneto /NELLA FOTO). L’osservatorio è, insieme alla Rete Informativa, un progetto che la giunta regionale ha affidato alla gestione di Italia Lavoro SpA, agenzia tecnica del Ministero del Lavoro. L’obiettivo è mettere in rete tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di immigrazione nel Veneto. Il comitato tecnico è chiamato a fornire le linee di carattere metodologico lungo cui l’osservatorio articola la sua attività di analisi e ricerca, aggiornando costantemente i diti sulle presenze degli immigrati (attualmente attestate sulle 290 mila circa, di cui il 46% donne) e fornendo le chiavi di lettura del fenomeno. Nel comitato, oltre ai rappresentanti della Regione e di Italia Lavoro, ci sono quelli delle categorie economiche, del Terzo Settore, di Veneto Lavoro, dei Comuni (ANCI) e delle Province (URPV), delle Caritas, dell’Ufficio Scolastico e delle Prefetture.
In occasione dell’insediamento, l’assessore De Bona ha detto di ritenere necessario che il comitato sia integrato con la presenza di un rappresentante delle organizzazioni sindacali e ha ricordato che è in fase di definizione il decreto sui flussi migratori 2006, che permetterà tra l’altro la regolarizzazione di una particolare tipologia di immigrate, le assistenti familiari meglio conosciute come “badanti”. Per quanto riguarda le quote di ingresso, l’assessore ha sottolineato che il dibattito sui dati in genere è viziato da considerazioni contingenti, ma spesso non è in linea con le reali esigenze. Per questo è importante costruire una “fotografia” sempre più aggiornata sull’immigrazione nel suo complesso. Dopo aver messo l’accento sulla necessità di investire sulla collaborazione con gli enti locali, De Bona ha detto che il Veneto è tra le Regioni più dinamiche. Tra le azioni ha ricordato sia quelle avviate in materia di semplificazione delle procedure amministrative per il rilascio dei permessi di soggiorno, sia quelle in fase di elaborazione come il sostegno economico alle associazioni di immigrati o la verifica della possibilità di utilizzare fondi europei per l’accesso agli alloggi. Una delle questioni più “calde” - ha concluso De Bona - resta infatti la costruzione di politiche abitative per alloggi temporanei, diffusi sul territorio, per favorire un’efficace integrazione. (Italia Estera) -