Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
26 gen 2006Delli Carpini, a proposito del "De profundis CGIE"

ROMA, 25 gen. (Italia Estera) - Domenico delli Carpini già membro del CGIE-USA commenta la lettera di Cicala (vedi Italia Estera del 24 gennaio) ecco il testo:
l'impulso iniziale (forse quello giusto?) era di non rispondere. Non per disinteresse. Al contrario. A prima lettura, la nota del Presidente del Comites di Washington, DC e Presidente-Coordinatore dei Comites USA volgarizzata "urbi et orbi" infatti era talmente illogica e inattendibile da non meritare nè attenzione, nè tantomeno, alcun cenno di riscontro. Poi, le solite fonti "bene informate" mi hanno detto che non solo rispondeva al vero, ma che era "seriamente" il suo pensiero. Allora l'ho riletta e l'istinto questa volta mi ha suggerito di intervenire.
 
Premetto che alcune sue osservazioni (i.e. la quasi nullità delle commisioni continentali e i logorroici [e spesso inutili] interventi dei consiglieri sia in assemblee plenarie come in commissioni, le inaudite spese per i viaggi aerei in business class, etc. ) le condivido se non altro perchè sono le stesse osservazioni fatte dal sottoscritto (ex CGIE) e da altri consiglieri durante la scorsa legislatura; ma da questo a chiedere l'eliminazione di un organismo istituzionale che agisce ai sensi di una precisa legge dello Stato italiano...oddio. E' semplicemente risibile.
 
Qualcuno ha detto follia o ignoranza (dal verbo ignorare)? Innanzitutto bisognerebbe abrogare (repeal, per chi ci legge in copia da Washington, DC) la legge, un iter giuridico complesso che servirebbe solo gli interessi di qualcuno (non certamente alla stragrande maggioranza degli italiani all'estero, ivi incluso il suggeritore dell'eliminazione del CGIE). Poi cosa? Tornare a chiedere, con i chicchi di granturco sotto le ginocchia, che venga ristabilito il dialogo interrotto per la capricciosità di qualcuno che non ha capito ruoli e competenze di certi organismi? O affidare le mansioni ai Comites? Mah!
 
So che è un assurdo, ma allora perchè non si suggerisce l'eliminazione del Consiglio dei Ministri (non tutti sono eletti da popolo, tanto per intenderci)? Tanto, le decisioni prese ["tra di loro"] devono comunque eesere approvate dal Parlamento. Suvvia, caro presidente, diamoci una dritta. So che l'italiana litigiosità (forse rancore o, peggio, invidia?) non è limitata ai "politici" del nostro Paese; ma, se il mio suggerimento vale qualcosa, lasciamola lì, prima che quel clima impataccato e indecoroso che oggi caratterizza la politica italiana contamini anche noi.
P.S. Quello che ha realizzato il CGIE nella scorsa legislatura è agli atti. Per dovere di cronaca, vorrei citare la battaglia per il voto agli italiani all'estero, vinta grazie agli sforzi super umani del Ministro Tremaglia e con la "complicità", la determinazione, il lavoro (sic) e la passione dei consiglieri del CGIE. Meno male. Otto anni lo sprovveduto di turno aveva suggerito l'eliminazione del CGIE.
                          Domenico delli Carpini



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati