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20 gen 2006L’IDENTIKIT DELL’IMPRENDITORE VENETO IN ROMANIA.

 UN’INDAGINE A 360° CHE SVELA CHI È, CHE FA E COME INVESTE

VENEZIA,20 GEN. - (Italia Estera) - In meno di tre anni gli imprenditori veneti in Romania sono raddoppiati passando dai 2.000 del 2002, ai 3.900 del 2005. In particolare ad aumentare è stata l’incidenza delle società con capitali veneti su quelle italiane, arrivando ad un 22% sul totale delle attività esistenti, mentre nel 2002 erano il 16%: una percentuale che colloca quasi sicuramente la nostra regione in testa a quelle italiane per numero di società costituite in Romania. Oggi si stima che i Rumeni impiegati nel lavoro nelle aziende italiane, sono 250 mila di cui 40 mila in quelle venete. In rapporto alla popolazione totale si può dire che un rumeno su cinque lavora per un’azienda italiana.
Il quadro d’insieme, è stato presentato oggi a Palazzo Balbi dall’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava, da Giuseppe Fini Presidente del Centro Estero delle Camere di Commerico del Veneto, dall’Ambasciatore italiano in Romania Daniele Mancini e da Mario Moretti Polegato Console Onorario di Romania per il Nord Est.
“La Regione Veneto – ha spiegato l’Assessore Gava - ha da sempre un rapporto particolare con la Romania. A tre anni dalla prima “Indagine sulla Presenza Veneta nel Paese balcanico”, il Centro Estero Veneto nell’ambito del Progetto Antenna Veneto Romania, con il patrocinio ed un finanziamento della Regione Veneto, ha valutato lo stato della presenza imprenditoriale veneta e perché questa terra sia oggetto di tanta attenzione da parte dei nostri imprenditori. Oggi - spiega Gava - i veneti continuano ad investire in Romania all’ombra di un mercato in forte crescita, diversificando le zone d’intervento ed insediandosi non solo nelle contee di Arad e Timisoara, ma in tutta la Romania Nord-Occidentale dove attualmente sono concentrati il 64% degli investimenti veneti”.
“L’Indagine– sottolinea Giuseppe Fini - riporta in via definitiva i numeri relativi agli investimenti veneti, la loro distribuzione nel Paese, i settori merceologici coinvolti, la provenienza degli investimenti per province venete, i dati sull’occupazione, sul fatturato e sui profitti. Anche i settori d’attività si sono allargati, tanto che le società di servizi, che comprendono studi di consulenza, servizi immobiliari, trasporti e turismo, hanno ora il primo posto tra gli investimenti veneti, con il 30% di società insediate (a differenza del 2002 dove erano le attività produttive ad avere il sopravvento con il 35% sul totale delle aziende presenti). Anche edilizia e agricoltura hanno incrementato il loro peso, evidenziando una presenza veneta uniformemente distribuita in tutti i settori economici di riferimento.
“La situazione nel paese danubiano è eccellente – commenta Daniele Mancini - vi sono migliaia di imprese italiane che vi operano e la componente veneta rappresenta la punta di diamante. Quello che fa piacere constatare è che si tratta di un presenza sempre più importante più ramificata non solo nei comparti tradizionali ma anche in quelli innovativi e dei servizi”.
Una curiosità: nel 2005 Treviso conquista il primo posto tra le province venete per numero di società costituite, attestandosi a 633 aziende (24,55% del totale). Diversamente da quanto si crede, negli anni precedenti, il primato era di Padova che con il 22,28% delle società guidava nel 2002 la classifica tra le province del Veneto presenti in Romania. Nel 2005 anche il capitale investito proveniente dalla Marca risulta predominante con un 30% sul totale, così come il numero di occupati che superano di molto le altre province venete (40% pari a 15.313 addetti rumeni sui circa 40 mila omplessivi).




 
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