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19 gen 2006E’ INIZIATO IN AMERICA IL SECONDO TEST DELL’E-PASSPORT

HOUSTON,Tx -19 gen. (Italia Estera) - Dopo alcuni annunci in merito all’arrivo ai valichi di frontiera del nuovo tipo di passaporto, il cosi’ detto “e-passport”, l’ “U.S. Department of Homeland Security”, il Dipartimento americano della Sicurezza Interna, questo venerdi’ ha reso noto che sara’ presto effettuato il secondo test della sua iniziativa a riguardo dell’e-passport.
Il test sara’ condotto a partire dalla settimana prossima per affrontare e risolvere il problema dei passaporti contraffatti che vengono scoperti con frequenza maggiore di quanto si possa pensare negli aeroporti internazionali di tutto il mondo. Questi nuovi e piu’ efficienti documenti d’identificazione personale che adottano tecnologie d’identificazione biometriche saranno messi alla prova negli Stati Uniti all’aeroporto internazionale di San Francisco ed in aeroporti di altre nazioni i cui nomi sono stati gia’ comunicati e che includono: l’aeroporto australiano di Sidney e l’aeroporto Changi di Singapore.
Il test che inizia nel corrente mese di gennaio si protrarra’ fino al quindici aprile e sara’ effettuato in collaborazione col governo australiano, con quello neozelandese e con quello di Singapore.
Il direttore Jim Williams che gestisce il programma “US-Visit”, varato dal Dipartimento della Homeland Security ha dichiarato che questa iniziativa ed il test che sara’ in grado di portare a termine offrira’ un’ottima occasione per far lavorare gli Stati Uniti assieme ad alcuni dei sui partners internazionali. 
E’ bene  ricordare che l’ “e-passport”, come si era gia’ appreso nei mesi scorsi, e’ in grado d’identificare con grande precisione ciascun passeggero che cerchi di salire a bordo di un aereo o che tenti d’ entrare in America attraverso uno dei valichi di frontiera non solo con l’aiuto di una foto digitale del titolare ma anche con quello di un chip informatico, inserito nel documento che permette di fornire un quadro biometrico completo della persona che ne e’ in possesso.
E’ evidente che le continue minacce che giungono ai servizi preposti a garantire la sicurezza negli Stati Uniti e che tengono costantemente alto il livello di pericolosita’ terroristica mostrato giornalmente sugli schermi televisivi americani ha contribuito notevolmente a far accelerare la realizzazione di questi passaporti di tipo avanzato ai quali viene affidata ora la funzione importantissima di fermare alla porta d’ingresso il pericolo che potrebbe introdursi in America con conseguenze simili a quelle di New York che sono ancora vive nella memoria di tutti.
L’altro aspetto non meno importante sara’ certamente anche quello del minor tempo che occorrera’ per l’espletamento della procedura d’identificazione e d’imbarco che fino ad ora era stato particolarmente lento ed elaborato e che aveva richiesto ai passeggeri un tempo d’attesa particolarmente lungo prima che essi potessero finalmente poter mettere piede a bordo dell’aereo col quale essi avrebbero dovuto viaggiare.
 
Ro Pucci /Italia Estera
 



 
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