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Il voto degli Italiani all'Estero

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13 gen 2006INTERVISTA A CARDILLO COORDINATORE CTIM USA

A NEW YORK DALLA PARTE DEGLI ITALIANI
NEW YORK, 13 GEN. - (Italia Estera) - Abbiamo intervistato Antonio Cardillo, coordinatore del CTIM USA che vive ed opera a New York e che da tempo si e’ messo particolarmente in luce per le notevoli realizzazioni a favore della comunita’ italoamericana e dell’Italia. Dall’intervista realizzata e’ emerso un quadro molto preciso di un personaggio destinato a far parlare di se’ come di uno degli elementi piu’ rappresentativi del mondo politico italiano acquisito al Paese dopo l’estensione del voto agli Italiani all’estero per iniziativa e merito del Ministro Mirko Tremaglia.

Signor Cardillo che cosa vuol dire per lei essere Italoamericano? Vuol dire avere sulle spalle una doppia responsabilita’ dovendo rappresentare nel modo piu’ chiaro quanto c’e’ di meglio nella cultura e nelle radici italiane delle quali sono fiero ed allo stesso tempo d’essere rappresentante e portatore dei valori fondamentali americani di liberta’ e democrazia che ritengo importanti ed imprescindibili per tutti gli uomini di tutti i paesi
 
Come si e’ manifestata questa sua azione tesa a promuovere i valori culturali  italiani?Da tempo lavoro all’interno di organizzazioni quali l’Italic Institute of America, l’Associazione Columbus Foundation, i Sons of Italy ed altre che hanno tutte lo scopo di valorizzare al massimo l’immagine dell’Italia, degli Italiani e degli Italiani d’America e di favorire il consolidarsi delle ottime relazioni che esistono gia’ tra gli Stati Uniti e l’Italia.
 
Ha incontrato difficoltà nell’esercitare questa sua opera di promozione d’italianita’ in America? Ho dovuto solo fare fronte al notevole carico di lavoro e specialmente di responsabilita’ che si e’ venuto ad aggiungere al mio impegno professionale ma le ricompense morali ed i numerosi riconoscimenti ricevuti mi hanno ripagato di tutti i sacrifici e di tutti i problemi che si sono dovuti risolvere a favore degli amici Italiani tanto al di qua dell’Atlantico che nella carissima Madrepatria.
 
In quale modo s’e’ manifestato questo apprezzamento del suo operato da parte della comunita’ Italoamericana?L’appoggio ed il sostegno dei miei amici e’ stato piu’ che evidente e perfino al di la’ di ogni aspettativa e tutte le volte che ho avuto bisogno di aiuto per portare avanti qualche iniziativa a favore della comunita’ non ho mai avuto problemi a trovare al mio fianco collaboratori che conoscono il mio impegno e la mia dedizione al progresso degli Italiani d’America.
 
Qual’e’ l’azione a favore dell’immagine degli italoamericani della quale si ritiene particolarmente soddisfatto?.Credo sia difficile scegliere fra le molte iniziative da me ispirate o appoggiate ma fra le tante penso che il mio intervento per fare cessare la campagna diffamatoria fatta di stereotipi ingiusti e fuori del tempo e della realta’ contro gli Italoamericani dipinti tutti nei film come gangster e’ quella della quale mi ritengo particolarmente fiero. Ci sono purtroppo ancora alcuni individui ai quali bisogna ricordare che sotto il ponte di Brooklyn di acqua ne e’ passata ormai tanta. Gli Italoamericani di oggi sono ben diversi da quelli rappresentati in film quali “Il Padrino” ed anche a quei tempi la minoranza coinvolta nel crimine organizzato in America non giustificava il vilipendio di tutti gli Italoamericani che col loro lavoro e con l’apporto dei loro valori e della loro cultura hanno arricchito e migliorato l’America
 
Cosa l’ha spinto a dedicarsi anche alle attivita’ del CTIM?Lo stesso desiderio d’intervenire a favore degli amici Italiani che mi hanno appoggiato anche al COMITES. Promuovere i valori religiosi e civili dell’Italia vuol dire facilitare anche ogni forma di dialogo tra Italia ed America con effetti positivi per la gente dei due paesi. Oltre all’orgoglio visibile durante le parate del Columbus Day da me sostenute, c’e’ l’orgoglio per aver promosso e facilitato importanti eventi commerciali quali il Made in Italy Expo di New York e ultimamente la Vetrina del Made in Italy presso gli importantissimi negozi della catena Fortunoff che hanno aperto nuovi orizzonti di collaborazione proficua tra Italia e Stati Uniti.
 
Quali sono i suoi progetti futuri? Sono quelli di continuare ancora sulla strada intrapresa da tempo nel rappresentare e dare voce anche politicamente ed in Italia alla realta’ della quale faccio parte io stesso.
Grazie al Ministro per gli Italiani nel Mondo l’On. Mirko Tremaglia gli Italiani all’estero adesso hanno la possibilita’ d’avere una voce anche al Parlamento italiano. L’incoraggiamento che ricevo ogni giorno da parte dei miei connazionali d’America mi spinge a fare in modo che accetti ora questa nuova responsabilita’ rendendo piu’ forte e piu’ incisiva questa voce che parlera’ sempre, come ha fatto fin ora, dei loro problemi e delle loro necessita’
 
Italia Estera/ RO PUCCI



 
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