TORONTO, 30 dic. - (Italia Estera) - Con l’operazione "Mailing" voluta dal ministero degli Italiani nel Mondo per unificare le liste degli italiani che vivono lontano dalla Madrepatria in vista delle prossime elezioni politiche, il numero dei cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare di Toronto da 76.000 è sceso a poco più di 52.000. Come tutti sanno esistono due "anagrafi" degli Italiani all'estero una gestita dal ministero degli Esteri e una da quello degli Interni, l'AIRE. Fino ad oggi tra i due elenchi c'erano non poche differenze .
Negli ultimi mesi però, dopo un confronto tra le due liste, coloro che risultavano in una soltanto (o in ambedue ma con dati diversi) sono stati contattati dal Consolato con una lettera/questionario per eliminare queste discordanze.
Il console aggiunto Marco Giomini ha dichiarato: “Qui a Toronto abbiamo dovuto fare un lavoro enorme per l'elevato numero di persone che risultavano al ministero degli Interni e di cui noi non avevamo notizia. Di questi ben 46.000 non hanno risposto alla lettera e quindi, come disposto dalla legge, sono stati cancellati dalle diverse anagrafi comunali. Poco più di 6.000, invece ci hanno risposto, ma sono stati contattati di nuovo per ricevere una "prova" della loro cittadinanza italiana: Nel 90% dei casi abbiamo appurato che l'avevano persa al momento dell'acquisto di quella canadese”.
Per quanto riguarda le persone che risultavano in Anagrafe consolare, ma non nelle Anagrafi comunali in numerosi casi sono stati raccolti tutti i documenti necessari e la loro posizione in Italia è stata regolarizzata.
Spiegata così l'intera operazione sembra quasi un semplice scambio di lettere tra il consolato e le persone interessate, ma in realtà per raggiungere questi risultati il console Giomini con una nutrita squadra di collaboratori hanno dovuto controllare uno per uno migliaia di fascicoli, certificati e documenti aggiornando dati e creando le comunicazioni necessarie per fare in modo che tutte le informazioni ottenute a Toronto finissero nei giusti uffici anche in Italia.