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08 gen 2006Ai ferri corti Lima e Caracas per colpa del candidato Humala

 Servizio di Carmine Ragucci
 LIMA, 8 GEN – (Italia Estera) - Ormai siamo ai ferri corti. Il Perù ha richiamato il proprio ambasciatore in Venezuela, ritenendo che il presidente venezuelano Hugo Chavez abbia commesso un'ingerenza nella politica interna peruviana sostenendo la candidatura alle presidenziali del nazionalista Ollanta Humala. "Tenuto conto delle dichiarazioni fatte dal presidente del Venezuela, Hugo Chavez che costituiscono una ingerenza negli affari interni del Perù - ha spiegato in un comunicato il ministero degli Affari esteri - il Governo peruviano ha richiamato per consultazioni l'ambasciatore in Venezuela, Carlos Urrutia". Nel corso di una conferenza stampa con il presidente eletto della Bolivia Evo Morales, in visita a Caracas, e alla quale era stato invitato anche Humala,(nella foto da sin. Morales,Chavez e Humala)  il presidente venezuelano ha elogiato la sua candidatura alla presidenza peruviana definendolo perfino 'don Chichiotte’;i tre negli ambiemnti governativi peruani sono stati definiti la " troika nacionalista andina".
 
Ma chi é questo Humala?
  Ollanta Humala Tasso è l'ex tenente colonnello che nell'ottobre del 2000 guidò la   rivolta in una caserma dell'esercito contro l'allora presidente Alberto Fujimori e che è dato dai sondaggi come favorito alle prossime elezioni presidenziali del 9 aprile.
Humala è candidato da una lista nazionalista, il Partido nacionalista uniendo el Perù (alleanza tra i partiti nazionalisti Union por el Perù e Partido nacionalista peruano).
Dopo l'esilio dell'ex presidente in Giappone ottenne il perdono giudiziario e il reintegro nell'esercito con l'incarico di addetto militare, prima a Parigi, poi in Corea del sud. Tornato a Lima, è stato nuovamente allontanato dall'esercito l'anno scorso per decisione dell'Alto comando. L'organizzazione con cui Ollanta Humaula insieme a suo fratello Antauro tentò l'insurrezione militare contro Fujimori si chiama Movimento etnocacerista, è composta da riservisti dell'esercito e prende il suo nome dall'ex presidente Andres Avelino Caceres, eroe della guerra contro il Cile (1879-1883). A capo del movimento che nel gennaio del 2005 fu nuovamente protagonista di una operazione militare nel commissariato di Andahuaylas (Perù Orientale), dove prese in ostaggio dieci agenti proclamando di voler denunciare così la corruzione del governo Toledo, è rimasto ora Antauro Humala che accusa suo fratello di essere succube del presidente Chavez.
 
      Il presidente peruviano Alejandro Toledo ha considerato una ingerenza negli affari interni del suo Paese l'appoggio dimostrato da Chavez all'ex tenente colonnello, invitato dal governo venezuelano a Caracas insieme al neopresidente boliviano Evo Morales, e salutato da Chavez come "l'uomo che si batte per la difesa delle risorse naturali e la sovranità del Perù". "Auguro a Ollanta Humala successo e fortuna", aveva detto Chavez in conferenza stampa riferendosi alle elezioni peruviane. Per questo Toledo ha richiamato a Lima per consultazioni l'ambasciatore peruviano in Venezuela, Carlos Urrutia.
"Il capo del governo venezuelano ha espresso una serie di considerazioni sul processo politico peruviano in contrasto con le norme che obbligano tutti gli Stati democratici a non intervenire negli affari interni degli altri Paesi" si legge in una nota del ministero degli Esteri peruviano.
L'Ufficio nazionale dei processi elettorali ha avvisato di essere pronto a sanzionare qualsiasi partito politico che riceva finanziamenti da governi stranieri. L'entusiasta accoglienza riservata in Venezuela a Humala, che sostiene di non aver mai ricevuto denaro da Caracas, richiama l'attenzione qui a Lima per la rapida ascesa che il candidato nazionalista registra nei sondaggi sulle intenzioni di voto per le presidenziali.
In un'inchiesta pubblicata dal quotidiano El Comercio in dicembre, a poco più di un mese dalla presentazione della sua candidatura, Humala risultava aver superato con il 21,7% delle intenzioni di voto la candidata del partito conservatore Unità Nazionale, Lourdes Flores (21,2%) e il leader del socialdemocratico Partito aprista peruviano, l'ex presidente Alan Garcia (19,8%), seguito dall'ex capo di stato Valentin Paniagua (16,7%). Ollanta Humala dopo aver guidato la rivolta contro Fujimori fu incarcerato per alto tradimento.
In una conferenza stampa rilasciata al suo rientro da Caracas, Ollanta Humala ha criticato il governo Toledo per aver richiamato l'ambasciatore a Caracas e ha definito il presidente Chavez "un grande leader dell'America latina".
Non è la prima volta che sorgono tensioni tra il governo di Toledo e quello di Hugo Chavez. Subito dopo il colpo di Stato dell'aprile del 2002 in Venezuela, che per 48 ore allontanò dal governo Hugo Chavez, Alejandro Toledo commentò: "Non era un santo di mia devozione".
                                   Carmine Ragucci



 
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