06 gen 2006 | Sharon, arrestata nuova emorragia ma le condizioni restano gravi |
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GERUSALEMME 5 gen. (Italia Estera) - Nuovo intervento per il premier Ariel Sharon . E' stata arrestata una nuova emorragia cerebrale, ma le sue condizioni restano gravi. Lo ha dichiarato Shlomo Mor Yosef, direttore della clinica di Hadassah, nel corso di una breve conferenza stampa al termine dell'operazione, durata oltre tre ore. Sharon e' stato quindi trasferito in terapia intensiva, ha aggiunto il direttore dell'ospedale, che ha parlato di ''un significativo miglioramento'' rispetto a ieri.
Il premier israeliano non si troverebbe in stato vegetativo e il suo cuore e il suo cervello funzionano. Secondo quanto ha riferito ieri il direttore dell'ospedale Hadassah di Gerusalemme, Shlomo Mor Yosef, le condizioni di Sharon sono ''gravi ma stabili'' e ''al momento è impossibile fare alcuna valutazione sulle conseguenze'' che l'ictus e la successiva emorragia cerebrale hanno avuto sulle sue funzioni motorie e cognitive.
Shlomo Mor Yosef ha anche precisato che Sharon dovrà restare ''almeno altre 48 o 72 ore, dipende dalle condizioni, sotto anestesia e sottoposto a respirazione artificiale''. Mor Yosef ha spiegato che il coma indotto è reso necessario ''per mantenere bassa la pressione nel cervello''. Alla domanda su quando il premier potrà riprendere conoscenza, Mor-Yosef ha risposto: ''Questo è un processo lungo, non avverrà nelle prossime ore''. Terminato il periodo in cui viene tenuto sotto anestesia, i medici cercheranno di ''svegliare gradualmente'' Sharon, ha aggiunto il direttore della clinica, precisando di non aver ricevuto ''alcun ordine di rianimarlo'', nel caso in cui il suo cuore si fermasse. Le pupille stanno reagendo alla luce, ha concluso, ''questo significa che il cervello funziona''.
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