ROMA, 23 dic - (Italia Estera) - La musica scritta, riprodotta e tramandata riunita in una importante mostra storica ed innovativa che l'Accademia Nazionale di S.Cecilia ha inaugurato nel Parco della Musica di Roma.
Si tratta di iniziativa realizzata con la collaborazione del Ministero dei Beni Culturali in cui sono comprese le più importanti partiture musicali italiane (da Monteverdi a Verdi, da Puccini a Berio), un vasto insieme che comprende inoltre fonografi d'epoca e una sezione di nuove tecnologie dedicate al trattamento del suono. Le caratteristiche dell' esposizione sono state illustrate in una conferenza stampa da Bruno Cagli, presidente dell'Accademia di S.Cecilia, e da Luciano Scala, direttore generale per i beni librari e gli istituti culturali presso il Ministero.
"Per la prima volta - hanno detto - viene mostrato al pubblico (la mostra è aperta fino al 15 gennaio ) un impareggiabile patrimonio musicale, il più illustre che il nostro Paese vanti. Hanno concorso al progetto alcuni dei più prestigiosi complessi della conservazione, archivi, biblioteche, istituzioni culturali pubbliche e private. Oltre alla parte relativa alla memoria, altamente rappresentativa della grande funzione della musica italiana dal '600 in poi, straordinaria e' la parte riservata all'alta tecnologia di cui la musica ormai si serve. Infatti una sezione speciale mostra l'innovazione tecnologica, cioé tutte le applicazioni in grado di valorizzare il suono". Impressionante la mole del corpus di manoscritti, autografi ed edizioni, stratificatesi nel corso dei secoli. Vi figurano, tra le tante preziosità, le opere di Palestrina, le collezioni di Antonio Vivaldi e Claudio Monteverdi, i libretti e le fonti originali di Verdi e Puccini. l'originale dello Stabat Mater(Italia Estera) -