ROMA, 17 nov. - (Italia Estera) - Apre oggi a Roma all'Archivio Centrale dello Stato la mostra Migrazioni italiane, curata dal Centro Altreitalie della Fondazione Giovanni Agnelli .
La mostra è parte di un più ampio percorso espositivo dal titolo The Dream, per non dimenticare: la diaspora del popolo italiano negli Stati Uniti d’America del XX secolo, che sarà visitabile all'Archivio Centrale dello Stato fino al 10 dicembre.
Ripercorrere nel tempo e nello spazio la vicenda di 28 milioni di emigranti italiani, riscoprendone numeri, fatti, luoghi; ‘rivivere’ attraverso fotografie e testimonianze d’epoca le storie individuali che hanno contribuito a formare una grande e importante storia collettiva nelle Americhe, in Australia, in Europa. E' la proposta che viene dalla mostra Migrazioni italiane, curata da Maddalena Tirabassi, direttore scientifico del Centro Altreitalie – Fondazione Giovanni Agnelli, che può essere visitata dal 17 novembre al 10 dicembre a Roma presso l’Archivio Centrale dello Stato. La mostra s’inserisce in un più ampio percorso espositivo allestito all’Archivio Centrale dello Stato dall’Italian Cultural Center di Stone Park, IL: The Dream, per non dimenticare: la diaspora del popolo italiano negli Stati Uniti d’America del XX secolo, organizzato da Dominic Candeloro, direttore dell’American Italian Historical Association.
Pensata per quanti vogliano conoscere meglio uno dei capitoli più densi della storia nazionale, Migrazioni italiane attinge ai materiali documentari e fotografici raccolti nell’ambito della trentennale attività del programma Altreitalie della Fondazione Giovanni Agnelli. Fra gli obiettivi culturali, quello di fornire una quantificazione del fenomeno migratorio italiano, ripercorrendone le vicende e i temi salienti dagli anni a cavallo fra il XIX e il XX secolo fino ai giorni nostri: il viaggio, il lavoro, la casa, le difficoltà dell’inserimento nel tessuto sociale del paese d’accoglienza, il rapporto privilegiato con il paese o la regione d’origine, spesso a discapito di un compiuto senso d’appartenenza nazionale.
La mostra affronta questioni legate alla storia delle migrazioni italiane, rese attuali dai nuovi flussi internazionali. Il felice esito dell’epopea migratoria italiana non deve far dimenticare i difficili inizi, attraverso documenti che illustrano e descrivono i quartieri e le abitazioni; le discriminazioni subite, di cui il caso di Sacco e Vanzetti fu solo il più eclatante; la durezza delle condizioni di lavoro nelle fabbriche e nelle miniere (la tragedia di Marcinelle). La mostra dà conto del passaggio alle seconde e terze generazioni, con la progressiva integrazione sociale ed economica. Infine, una specifica attenzione è data al presente, con approfondimenti sul ruolo delle comunità italiane nel mondo globale, il comportamento elettorale degli italiani all’estero e il passaggio dell’Italia da paese di emigrazione a paese d’immigrazione.
Nella foto:Drogheria italiana in California