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02 gen 2002Il messaggio di Capodanno del Ministro Tremaglia agli Italiani all’estero

- ROMA - Pubblichiamo qui di seguito il messaggio che il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha inviato alle comunità all’estero in occasione del Capodanno.
Il messaggio è stato diffuso ai circa 60 milioni di italiani oltre confine attraverso le Ambasciate, i Consolati, i giornali, le radio, le televisioni in lingua italiana e Rai International, nonché ai membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e ai Comites.

"Cari connazionali, miei carissimi connazionali,
finalmente, finalmente, ho gridato nell’austera Aula del Senato il 20 dicembre: finalmente la vittoria storica.
Non ho sentito i numeri favorevoli alla nostra legge. Ho visto solo il tabellone tutto verde dei SI’, un solo NO e dieci astenuti.
Mi sono subito ricordato che la Camera dei Deputati il 20 novembre aveva già deciso con 412 SI’ e 35 NO.
Era così finita la grande, tormentata ed eccezionale battaglia di civiltà iniziata 46 anni prima, il 22 ottobre 1955, con la proposta del Senatore Lando Ferretti del MSI.
Ero profondamente commosso; il Senato tutto in piedi: mi applaudivano tutti i presenti, meno Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani ed i Verdi che si erano astenuti.
Mentre tutti mi salutavano e mi abbracciavano in Aula, non riuscivo a parlare e passavo in rassegna nella mente tutta la mia vita, il cammino fatto di tante prove difficili, di illusioni, di sconfitte e di tanti stress.
Davanti a me avevo la prova di una tenacia assoluta, senza limiti: ogni volta che perdevo, ricominciavo da capo.
Vi è sempre stata da parte mia la fedeltà totale agli Italiani all’estero, colpiti sempre dalla partitocrazia che non perdonava loro di essere disperatamente Italiani.
Per 38 anni vi è stato il perverso ostruzionismo del partito comunista; dal 1955 al 1993 non si è potuto nemmeno discutere in Aula la nostra proposta: mai.
Il sogno sembrava ormai irrealizzabile. 4 milioni di cittadini italiani e 60 milioni di oriundi di origine italiana ignorati, misconosciuti, abbandonati e persino discriminati dalla politica italiana.
Ma non rifacciamo tutta la vicenda, anche inumana ed indecente. Quello che conta è che la fine è stata gloriosa.
Ho lanciato la sfida, grande e coraggiosa, impossibile della riforma costituzionale: ci sono riuscito.
Così abbiamo, con la politica dell’intesa con altre forze parlamentari, abbattuto i muri e costruito con le proposte da me presentate: la revisione dell’articolo 48 ha istituito la circoscrizione Estero e con la riforma degli articoli 56 e 57 abbiamo deciso il numero dei Vostri 12 deputati e 6 senatori.
Abbiamo completato il miracolo respingendo con decisione il tentativo di inganno nei Vostri confronti, confermando nella legge definitiva che i candidati al Parlamento italiano dovevano essere residenti all’estero.
Italiani nel mondo, ripetiamo che siete la grande risorsa e la ricchezza per la nuova Italia; l’indotto a favore della Patria sul piano economico è di 191 mila miliardi di lire,
ma Voi siete soprattutto la fierezza e l’orgoglio italiano perché Voi avete il culto della Patria, esaltate la nostra cultura, la nostra lingua, la nostra storia e la tradizione.
In un secolo di emigrazione con tanti sacrifici avete portato progresso e civiltà in ogni continente, e da ora in poi siete collegati con 320 parlamentari di origine italiana in ogni parte del mondo, con i sindaci, con gli uomini di Governo che hanno sangue come il Vostro; Vi ringrazio.
Siete stati vicini a me in ogni momento, siete la mia immensa famiglia, il traguardo della mia vita politica.
Questa vittoria straordinaria l’ho dedicata a mio figlio Marzio che è stato il faro della mia vita.
Io ho fatto il mio dovere e la mia battaglia nell’amore all’Altra Italia, alla mia Patria, e sono riuscito a vincere secondo l’ordine di Marzio che mi ha guidato dal Cielo nei momenti più difficili, e per merito Vostro che mi avete difeso con forza ed entusiasmo contro politici in malafede.
Avevo detto a giugno che entro sei mesi saremmo arrivati al voto. Anche questa volta ho mantenuto la parola.
Adesso alle prossime politiche Voi voterete per il Parlamento italiano e sarete i nuovi deputati e senatori italiani.
Voi siete milioni di italiani entrati per la prima volta con i Vostri diritti nella Costituzione della Repubblica e nel Sistema Italia. Siete la mia vita; dal 20 dicembre 2001 sono un Ministro fortissimo perché Voi avete il voto. Questo momento solenne è magico, unico nella nostra vita.
Rendiamo deferente saluto al Capo dello Stato italiano, Carlo Azeglio Ciampi - che ringrazio - che interpreta la dignità nazionale e l’animo patriottico degli italiani.
Una sentita riconoscenza per la preziosa opera compiuta per questa legge al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ai nostri Comites, alle Associazioni, alla Stampa, alle Radio e alle Televisioni dell’emigrazione.
Rendiamo omaggio al Tricolore della Patria e cantiamo l’Inno nazionale… “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”... Era ora!
Buon Anno 2002, Auguri Italianissimi!

Con grande affetto Vi abbraccio".



 
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