CITTA' DEL VATICANO, 29 gen – (Italia Estera) - Prima che papa Ratzinger si affacciasse alla finestra per l'Angelus, i ragazzi dell’Azione cattolica in piazza San Pietro si sono fatti notare da tutti e lo hanno acclamato a lungo al grido di "Benedetto, Benedetto". I ragazzi si sono radunati il Piazza San Pietro per la fine del mese della pace.
Il Papa, nel salutarli, li ha incitati a "allenarsi per la pace", "guidati dal grande allenatore che è Gesù". Due di essi hanno avuto il privilegio di stare alla finestra con il Papa, per liberare due colombe, in segno di pace. Ma come avvenne in un’altra occasione col suo predecessore, una delle due colombe della pace lanciata dai ragazzi non ha voluto uscire dalla finestra del palazzo apostolico ed il Papa con tono scherzoso ha detto: "La colomba vuole rimanere con il Papa, si vede, ma troverà la libertà".
Il lancio delle colombe dalla finestra del Papa al termine del mese dedicato alla pace è una tradizione nata il 20 gennaio dell'85 e che i ragazzi dell'Azione cattolica con puntualità ed entusiasmo ricordano ogni anno. Anche oggi, fin dalle prime ore del mattino, hanno affollato la piazza e aspettato il Papa esercitandosi in corse e attività sportive, ma anche con canti e suoni. Ecco come si spiega l’invito fatto loro dal Papa ad allenarsi alla pace. In piazza erano presenti anche alcuni gruppi della Gioventù ardente mariana.
Benedetto XVI dopo la preghiera dell'Angelus, "rinnova l'appello ai responsabili delle nazioni affinché uniscano gli sforzi per superare i gravi squilibri che ancora penalizzano gran parte dell'umanità". Ha preso lo spunto da una preghiera per i malati di lebbra (oggi si celebra la giornata contro questa malattia). Ai lebbrosi e ai volontari che li assistono il Papa ha rivolto un "saluto speciale" "La lebbra - ha aggiunto - è sintomo di un male più grave e più vasto, che è la miseria; per questo, sulla scia dei miei predecessori, rinnovo l'appello ai responsabili delle nazioni affinché uniscano gli sforzi per superare i gravi squilibri che ancora oggi penalizzano gran parte dell'umaità". Prima dell'Angelus il Papa ha invece spiegano il legame tra i santi e la carità, sulla scia della sua prima enciclica, e ha invitato i religiosi e le religiose di Roma a partecipare alla messa per loro che il Papa presiederà il 2 febbraio in san Pietro.
Il Papa ha anche pregato per le vittime e i feriti del crollo delle strutture della Fiera di piccioni viaggiatori a Katowice, in Polonia, che ha provocato numerose vittime. "Nel salutare i pellegrini polacchi - ha detto in polacco nei saluti dopo l'Angelus - penso al tragico incidente avvenuto ieri sera a Katowice, nel quale hanno perso la vita numerose persone. Affido - ha aggiunto - alla misericordia di Dio quanti sono scomparsi, mi unisco nello spirito ai loro famigliari e a coloro che in questo evento sono stati feriti. A tutti imparto la mia cordiale benedizione".