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22 gen 2006Domani Gianfranco Fini sarà a Washington

ROMA, 22 gen. (Italia Estera) -  Domani il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Gianfranco Fini , informa una nota della Farnesina, sarà a Washington dove incontrerà il Segretario di Stato Condoleezza Rice (nella foto ritratta  con Fini a Villa Madama) e il Vice Presidente Richard B. Cheney.  La visita si inserisce nel quadro di un intenso e proficuo programma di appuntamenti bilaterali tra Italia e Stati Uniti e fa seguito - da ultimo - all'incontro del Presidente Berlusconi con il Presidente Bush dello scorso 31 ottobre. Sarà una visita lampo (24 ore) quella che il ministro degli esteri effettuerà a Washington ma non per questo l'agenda di lavoro di Fini si presenta esile: forte infatti delle ottime relazioni bilaterali, l'Italia arriverà all'ennesima occasione di consultazione ai più alti livelli con l'alleato americano con tanti temi da affrontare. Al di là della stretta attualità politica internazionale. Al centro dei colloqui le relazioni transatlantiche dove l'Unione Europea rimane il partner d'elezione per le sfide globali.
Un altro dei primi argomenti che verranno discussi riguarda l'Iran. il Ministro Fini si è già da tempo espresso con chiarezza sul tema della questione nucleare iraniana e i colloqui a Washington saranno un'occasione per l'Italia di far ascoltare la propria voce e dare il proprio contributo nella gestione di questo delicato dossier.
L'analisi dell'evoluzione della situazione in Iraq, dopo il positivo esito del processo elettorale, sarà anche al centro degli incontri e consentirà di approfondire le prospettive della presenza della Coalizione, avviando la riflessione sui possibili tempi e circostanze della rimodulazione della presenza internazionale nel Paese.

La Farnesina ha preparato al ministro una nutrita serie di argomenti da affrontare che vanno dai Balcani alla situazione energetica minacciata dallo scontro tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, che tante preoccupazioni sta suscitando in Europa. Uno scambio di vedute sulla Russia che non potrà prescindere da una valutazione del contesto interno e dal ruolo giocato da Mosca sotto il profilo energetico.

Ma saranno affrontati anche dossier più sensibili come, ad esempio, la questione della "trasparenza delle azioni intraprese nella lotta al terrorismo internazionale". Un linguaggio diplomatico, quello usato dal ministero degli Esteri, che dà corpo alle crescenti inquietitudini dell'opinione pubblica americana ed europea di fronte alle numerose indiscrezioni giornalistiche che stanno mettendo in croce l'amministrazione Bush.

Per quanto riguarda la situazione nei Balcani, i colloqui saranno un'occasione per esporre le impressioni tratte dal ministro Fini nel corso della sua recente visita a Belgrado, Pristina e Tirana, in particolare sul futuro del Kossovo.
Gli incontri permetteranno anche un confronto sui principali dossiers mediorientali, tra cui il processo di pace israelo-palestinese e la questione siro-libanese.

Il Ministro Fini coglierà infine l'occasione per sollevare il tema della riforma dell'ONU, alla luce della recente presa di distanze di Tokyo dai G3 e dei contatti tra Washington e Tokyo.




 
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