SI DICE CHE IL LUPO CAMBI IL PELO MA NON IL VIZIO..
HOUSTON,TX - 14 DIC- (Italia Estera) - Abbiamo appena appreso tramite l’autorevole giornale di Catania “La Sicilia” dell'istituzione e dell'inaugarazione a New York di Casa Sicilia, e che il Dr.Scapagnini Sindaco di Catania ha presenziato l’evento nella duplice qualita’ di promotore e di rappresentante dei Sindaci Siciliani. Questa realizzazione, pero’, mentre da una parte ci ha dato la speranza o forse sarebbe piu’ corretto dire l’illusione di un’attenzione verso la Sicilia e verso i Siciliani all’estero dall’altra ci ha lasciato sconcertati per l’evidente mancanza di lealta’ ed in effetti di genuino interesse nei confronti di tutta la comunita’ d’origine siciliana residente negli Stati Uniti d’America.
Questa constatazione amara di un americano d’origine siciliana che vive nel Texas e’ purtroppo fondata sul dato di fatto incontrovertibile che elementi di primo piano da tempo impegnati con grande sacrificio personale nella promozione della cultura italiana e siciliana negli Stati Uniti quale il Comandante Vincenzo Arcobelli fondatore della'Associazione dei Siciiani in Texas e Presidente del Comites di Houston, sono stati evidentemente ignorati venendo esclusi cosi’ com’e’ pure avvenuto alla conferenza Rapporti Stato-Regioni -e Consiglio Generale degli Italiani all'Estero che si proponeva lo scopo di consolidare le relazioni esistenti e d’instaurare una collaborazione piu' attiva e concreta tra le varie istituzioni.
Questi lodevolissimi intendimenti, quindi, per la loro mancanza totale d’effettivo coinvolgimento di tutti i migliori promotori della cultura e degli interessi dei Siciliani in America si sono rivelati nella realta’ solo belle teorie che dimostrano nei fatti d’ignorare il contributo che rappresentanti dei Comites autorevolissimi hanno dato e continuano a dare per la valorizzazione della vera ed autentica sicilianita’.
Com’e’ possibile, infatti, fondare una “Casa Sicilia” prescindendo e senza coinvolgere le forze migliori disponibili ed attive da sempre nell’organizzazione dei Comites? Questo nuovo episodio s’aggiunge purtroppo ad altri episodi del genere dei quali si e’ gia’ occupata la stampa ed e’ chiaro ormai che ci si trova innanzi ad una strategia ben consolidata tendente ad escludere ed a tenere lontani elementi indesiderati in quanto esponenti di una scuola di pensiero diversa da quella in effetti poco democratica e che dimostra di non gradire la collaborazione ed il confronto costruttivo delle idee. Se cosi’ non fosse stato, infatti, sarebbe stato possibile trovare autentici siciliani ai quali affidare la gestione e la direzione di “Casa Sicilia” e non sarebbe stato necessario affidare questo incarico a persone che non appartengono alla comunita’ siciliana stessa.
Il tempo ci rivelera' se questo interesse di non Siciliani per i Siciliani all'estero e' dettato da genuino entusiasmo amatoriale o se si tratta piuttosto dell'ennesimo, deprecabile episodio di politica di bassa lega tendente a trarre vantaggi di parte e che ora viene perpetrato ed esportato anche all'estero con un possibile danno alla stessa credibilita' nazionale italiana.
RO PUCCI – HOUSTON, TEXAS