08 gen 2006 | Nella magnificenza della Sistina il Papa amministra i primi battesimi: "E' un sì alla vita" |
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CITTA' DEL VATICANO - (Italia Estera) - Nella magnificenza della Cappella Sistina il Papa ha amministrato i primi battesimi del suo pontificato. A ricevere il sacramento direttamente dalle mani del Papa sono dieci bambini, tutti italiani, cinque maschietti e cinque femminucce. Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa del Battesimo di Gesù, il Pontefice riprende l'usanza del suo predecessore Giovanni Paolo II. ''Nel battesimo il bambino è inserito in una compagnia di amici che non lo abbandonerà mai, nella vita e nella morte. Questa compagnia è la famiglia di Dio che porta in sé la promessa dell'eternità'' ed ha spiegato il significato del sacramento in un'omelia completamente ''a braccio''.
''Aspettiamo per questi bambini una vita buona - ha detto Papa Ratzinger - la vera vita, la felicità anche in un futuro ancora sconosciuto. Noi non siamo in grado di dare questo dono per tutto l'arco del futuro sconosciuto e perciò ci affidiamo al Signore per ottenere questo dono da lui". ''Questa famiglia di Dio, questa compagnia di amici - ha osservato Benedetto XVI - é eterna perché‚ è comunione di Colui che ha vinto la morte, che ha in mano le chiavi della vita. Essere nella compagnia della famiglia di Dio vuol dire essere in comunione di Cristo che è la vita e dà l'amore eterno oltre la morte. Amore e verità sono fonte di vita. La vita senza amore non è vita''.
Nell'omelia anche il rifiuto dell'anticultura della morte. Il Papa ha spiegato come ''una cultura ampiamente dominata dalla morte'' si mostra, fra l'altro, ''nella fuga nella droga, nella fuga dal reale, nell'illusorio, nella felicità falsa che si mostra nella menzogna, nella truffa, nell'ingiustizia, nel disprezzo dell'altro, della solidarietà, della responsabilità per i poveri e per i sofferenti''. Il Pontefice parla di ''una sessualità che diventa puro divertimento senza responsabilità, che diventa una 'cosificazione' dell'uomo, che non è più una persona, ma diventa una merce, una cosa pura''. A questa cultura che nega valore alla vita aveva già risposto Cristo nella sua epoca rifiutando ''gli spettacoli dove la morte, la crudeltà, la violenza, erano il divertimento''.
Poi, nel corso dell'Angelus, Papa Ratzinger ha rievocato il significato originario del sacramento. Il battesimo al Giordano è una manifestazione dell'opera messianica del Signore ''che culminerà in un altro 'battesimo', quello della sua morte e risurrezione, per il quale il mondo intero sarà purificato nel fuoco della divina misericordia''.
Il Papa ha anche esortato a "comprendere sempre più il valore del nostro Battesimo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita". "In questa festa - ha aggiunto -, Giovanni Paolo II usava amministrare il sacramento del Battesimo ad alcuni bambini. Per la prima volta, stamani, ho avuto anch'io la gioia di battezzare nella Cappella Sistina dieci neonati. A questi piccoli e alle loro famiglie, come pure ai padrini e alle madrine, rinnovo con affetto il mio saluto". "Il Battesimo dei bambini - ha proseguito Benedetto XVI - esprime e realizza il mistero della nuova nascita alla vita divina in Cristo: i genitori credenti portano i loro figli al fonte battesimale, che rappresenta il 'grembo' della Chiesa, dalle cui acque benedette vengono generati i figli di Dio. Il dono ricevuto dai neonati chiede di essere accolto da loro, una volta fattisi adulti, in modo libero e responsabile: questo processo di maturazione - ha concluso il Papa - li porterà poi a ricevere il sacramento della Cresima o Confermazione, che, appunto, confermerà il Battesimo e conferirà a ciascuno il 'sigillo' dello Spirito Santo". I dieci piccoli battezzati dal Papa oggi hanno preso i nomi di Giorgio, Maria Luce, Emanuele, Vittoria, Martina, Caterina, Massimo, Gioele, Marika e Lorenzo. Uno di loro come secondo nome quello di Karol, un evidente omaggio al Papa Giovanni Paolo II, mentre altri due anche i nomi di Benedetto e Benedetta, analogamente all'attuale Pontefice.
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