15 dic 2005 | Il Papa alla messa degli universitari ha rivolto l’attenzione anche agli studenti esteri |
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CITTA' DEL VATICANO, 15 dic – (Italia Estera) - Oggi gli studenti universitari degli atenei romani si sono riuniti in San Pietro per una messa celebrata dal card. Camillo Ruini, vicario di Roma. Alla fine della celebrazione il Papa è arrivato nella Basilica per portare il suo saluto: Colgo volentieri l'occasione per esprimere vivo compiacimento per la crescente collaborazione che si va instaurando tra i vari Atenei romani. Continuate, cari amici, - ha detto Benedetto XVI - a portare avanti insieme la riflessione sul nuovo umanesimo, tenendo conto delle grandi sfide dell'epoca contemporanea e cercando di coniugare in modo armonioso fede e cultura". Il Pontefice ha poi ricordato che l'appuntamento con i giovani universitari stava "tanto a cuore" a Giovanni Paolo II e ha poi salutato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, esprimendo la sua "riconoscenza". "Ho appreso inoltre con piacere che le cinque Facoltà di Medicina della Città – ha detto ancora il Papa - hanno concordato di impegnarsi in alcuni campi di collaborare sui temi della vita". Il papa, ha poi informato i giovani che "sul piano, poi, più specificamente pastorale, ho apprezzato la scelta di approfondire il tema della trasmissione della fede, con un cammino formativo che coinvolga sia gli studenti che i docenti. A voi, cari giovani, che vedo numerosi, auguro di compiere con gioia il vostro itinerario di formazione cristiana, coniugandolo con lo sforzo quotidiano di approfondimento delle conoscenze proprie dei rispettivi percorsi accademici. Occorre riscoprire la bellezza di avere Cristo come Maestro di vita e giungere così a rinnovare in modo libero e consapevole la propria professione di fede".
Benedetto XVI ha anche rivolto la sua "attenzione agli studenti esteri. La loro presenza costituisce un fenomeno in aumento e rappresenta per la Chiesa un importante campo di azione pastorale. Infatti, i giovani che lasciano il proprio Paese per motivi di studio vanno incontro a non pochi problemi e soprattutto al rischio di una crisi di identità, di uno smarrimento dei valori spirituali e morali". D'altra parte, ha rilevato il papa, "la possibilità di studiare all'estero è per molti giovani un'opportunità unica per divenire capaci di meglio contribuire allo sviluppo dei propri Paesi, e anche di partecipare in modo attivo alla missione della Chiesa. E' importante proseguire nel cammino intrapreso per venire incontro alle necessità di questi nostri fratelli". In vista del Natale, Benedetto XVI ha ricordato che "il clima tipico di questa festa ci invita all'intimità e alla gioia. Mentre auguro a chi ne ha la possibilità di trascorrere le festività natalizie in famiglia con grande serenità, vi invito a cogliere in pienezza il messaggio spirituale che questa solennità ci ripropone. Dio si è fatto Uomo, ha posto la sua dimora tra noi. Prepariamo il nostro cuore ad accogliere Colui che viene a salvarci con il dono della sua vita". "Vi guidi in questa attesa - ha concluso il papa - Maria Santissima, Sedes Sapientiae. La sua Icona, che sta visitando varie Nazioni, passa ora dalla delegazione della Polonia a quella della Bulgaria, per proseguire in quel Paese la sua peregrinatio nelle città universitarie. Sia Lei, la Vergine fedele, la Madre di Cristo, ad ottenere per ciascuno di voi e per i vostri ambienti accademici la luce della divina Sapienza, Cristo Signore. Buon Natale a tutti!".
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