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05 gen 2006Sharon colpito da ictus, condizioni gravi ma stabili

Il premier di Tel Aviv si è sentito male ieri pomeriggio per un nuovo ictus che ha causato una forte emorragia cerebrale.
 
Ariel SharonGERUSALEMME, 5 genn.(Italia Estera) -  Il premier israeliano Ariel Sharon, vittima ieri sera di un ictus e di un'emorragia cerebrale, non si trova in stato vegetativo e il suo cuore e il suo cervello funzionano. Lo ha riferito il secondo canale della televisione israeliana, citando una fonte medica dell'ospedale Hadassah di Gerusalemme.
Le sue condizioni sono quindi ''gravi ma stabili'' e ''al momento è impossibile fare alcuna valutazione sulle conseguenze'' che l'ictus e la successiva emorragia cerebrale sofferti ieri sera dal premier di Tel Aviv hanno avuto sulle sue funzioni motorie e cognitive. A riferirlo il direttore dell'ospedale Hadassah di Gerusalemme, Shlomo Mor Yosef che ha precisato che Sharon dovrà restare ''almeno altre 48 o 72 ore, dipende dalle condizioni, sotto anestesia e sottoposto a respirazione artificiale''. Mor Yosef ha spiegatoo che il coma indotto è reso necessario ''per mantenere bassa la pressione nel cervello''. Alla domanda su quando il premier potrò riprendere conoscenza, Mor-Yosef ha risposto: ''Questo è un processo lungo, non avverrà nelle prossime ore''. Terminato il periodo in cui viene tenuto sotto anestesia, i medici cercheranno di ''svegliare gradualmente'' Sharon, ha aggiunto il direttore della clinica, precisando di non aver ricevuto ''alcun ordine di rianimarlo'', nel caso in cui il suo cuore si fermasse. Le pupille stanno reagendo alla luce, ha concluso, ''questo significa che il cervello funziona''.
Il premier israeliano è stato colpito ieri pomeriggio dal secondo ictus in poche settimane. Per lui si era evidenziata subito una fortissima emorragia cerebrale ed è stato trasportato nuovamente in sala operatoria. Dopo un primo intervento durato sei ore per bloccare l'emorragia, gli esami hanno infatti evidenziato un'altra emorragia e il paziente è stato riportato sotto i ferri per un intervento che è terminato nella prima mattina.
L'autorità del governo è stata assunta dal vice primo ministro Ehud Olmert, mentre il leader del Likud Netanyahu ha deciso di posticipare l'uscita dei propri ministri dal governo in attesa dell'evolversi della situazione. Olmert ha presieduto questa mattina un breve consiglio dei ministri. ''Questa è una situazione difficile e complicata per tutti noi -ha affermato, aggiungendo che Israele è comunque in grado di affrontarla. I ministri hanno poi pregato per la salute di Sharon. In base alla legge israeliana, il vice premeir Olmert ha assunto tutti i poteri di guida del governo appena é apparso chiaro che Sharon era incapacitato. Ma da Tel Aviv giunge anche la notizia che le elezioni in Israele si terranno come previsto il prossimo 28 marzo, nonostante le condizioni di salute del premier. Lo ha stabilito il procuratore generale dello Stato ebraico, Meni Mazuz. ''Alla riunione del governo, il Procuratore generale ha sottolineato che sullo scioglimento del Parlamento e sulla convocazione di elezioni anticipate non hanno conseguenze le condizioni di salute del primo ministro''.
A Ehud Olmert, già Vice di Sharon e suo fermo sostenitore, ha inviato un messaggio il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini per esprimergli "i sentimenti di affettuosa vicinanza e intensa partecipazione con cui seguiamo l'evolvere dello stato di salute dell'amico, Primo Ministro Sharon".
"La sua tempra ed il suo coraggio -
scrive ancora Fini - ci inducono a conservare fiducia e speranza. In momenti di così grave apprensione – conclude - , mi unisco all'abbraccio di tutto il popolo israeliano e formulo i più fervidi auguri di guarigione ad Ariel Sharon, del cui contributo per la pace il Medio Oriente ha più che mai bisogno".

A esprimere preoccupazione per la sorte di Sharon anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Secondo quanto riferito, Abbas ha telefonato all'ufficio del primo ministro per partecipare la sua solidarieta' mentre si trovava ad Amman.
Diverso il tono di Musheer al-Masri, portavoce di Hamas nella Striscia di Gaza che, senza giri di parole, afferma come il Medio Oriente sarebbe un posto migliore senza Ariel Sharon. Dello stesso tenore il commento della Jihad islamica, che attraverso uno dei suoi leader, Anwar Abu Taha, descrive Sharon come ''uno dei tiranni responsabile di sanguinosi massacri contro il popolo palestinese''.
Toaff: ''E' importante che ce la faccia''
L'ex rabbino capo di Roma, Elio Toaff(foto Ign)Il premier Ariel Sharon è ''un uomo che ha speso tutta la sua vita nell'interesse di Israele'', dando ''il meglio di se stesso''. Per questo, ''l'importante è che ce la faccia'' a superare le gravi condizioni di salute, è l'augurio dell'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, che ricorda di aver incontrato ''piu' volte'' Sharon. ''Un uomo che ha dei numeri, certo anche difetti, ma chi non ce li ha? Sharon e' una persona che ha fatto tante cose alcune delle quali non sono state accolte con gioia, ma sicuramente le ha fatte nell'interesse di Israele, a cui ha dedicato tutta la sua vita. Speriamo che ce la faccia. In Israele c'e' preoccupazione, per le sorti dell'uomo, ma anche perche' la scomparsa di Sharon puo' creare una situazione poco piacevole nel paese''.

A Roma questa sera  una veglia di preghiera in Sinagoga. La comunita' ebraica della capitale italiana si ritrovera' al tempio alle ore 20,30. Alla veglia sara' presente il capo rabbino di Roma Riccardo Di Segni e vi prenderanno parte lo stesso ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, l'ambasciatore di Israele Ehud Gol, e il portavoce della comunita' ebraica di Roma, Riccardo Pacifici . Alla preghiera di questa sera interverranno anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Gianfranco Fini e il sindaco di Roma Walter Veltroni. Tra i presenti - come informa una nota della comunita' ebraica romana - anche il deputato della Margherita Riccardo Milana e Beatrice Lorenzin, coordinatrice regionale di Forza Italia per il Lazio.


Arrestata nuova emorragia








 
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