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04 dic 2005BACCINI AL CONGRESSO MCL:Restituire a Roma l'alternativa al buonismo di Veltroni

ROMA, 4 dic. (Italia Estera) - “Bisogna restituire a Roma un’alternativa politica e culturale al buonismo del Sindaco uscente” lo ha detto il Ministro della Funzione Pubblica Baccini, intervenendo al Congresso del Mcl dove ha spiegato il senso della sua candidatura al ruolo di sindaco della Capitale.
   Davanti ai 600 delegati del Congresso, i cui lavori si concludono oggi, Baccini ha detto che la sua candidatura “non è contro Veltroni ma a favore di Roma. Non possiamo restare fermi, bisogna ridare in questa città cittadinanza politica e culturale ai moderati con un grande progetto basato sullo sviluppo nella solidarietà”. Baccini ha poi sottolineato la comunanza di impegno con il Mcl nella “difesa dei valori della vita e della famiglia che oggi vengono messi in discussione”. Valori che non si tratta solo di riproporre con forza all’attenzione della società italiana, ma soprattutto di difendere da quanti li vorrebbero ridimensionare. “La prossima campagna elettorale è l’occasione per parlare di politica in modo chiaro. Non ci sono più distinzioni tra rossi bianchi o neri, queste sono logiche che appartengono al passato. Dall’altra parte non ci sono nemici ma avversari che hanno legittimamente le loro idee sulla vita, la famiglia, la droga ecc., ma che noi non condividiamo. Perciò la contesa elettorale non serve a dare più forza a un partito o una candidato ma a difendere le ragioni della propria cultura e dei valori in cui si crede. E noi cattolici siamo chiamati a questo compito” ha concluso il Ministro.
   Il Segretario dell’UDC Lorenzo Cesa, intervenuto poco prima, nel suo saluto ai congressisti, ha sottolineato l’importanza di essere presenti nella società italiana per ribadire i temi politici dell’Europa, della globalizzazione, del federalismo, della sussidiarietà, “temi – ha detto – che vanno coniugati con la solidarietà e la democrazia economica”. “Mcl, ha concluso Cesa, svolge un grande ruolo su questo terreno e tutto il mondo cattolico gliene deve dare atto”.
   In mattinata è intervenuto anche il Vicepresidente della Compagnia delle Opere Gianpaolo Gualaccini che, nel sottolineare l’amicizia fra Mcl e Cdo, ha richiamato tutti i cattolici all’impegno politico: “La politica è interessarsi agli uomini perché stiano meglio”, ha detto citando Don Giussani.
   “Noi cristiani sappiamo che la salvezza non viene dalla politica, ma chiediamo che la politica riconosca e serva le esperienze ‘vere’ del sociale”, come quella della battaglia per il riconoscimento dei corpi intermedi e per l’affermazione del principio di sussidiarietà.
   “L’amicizia tra i vari Movimenti cattolici è diventata ‘esperienza comune’ in questi ultimi anni”, attraverso l’impegno in organismi come il Forum del Terzo Settore o il Cnel “anche se, ha sottolineato, noi della Cdo come il Mcl vorremmo che ci fosse nel Forum un maggiore equilibrio”.
   Sul lavoro, tema centrale del congresso Mcl, Gualaccini ha detto che “è la sfida più difficile, quella di portare l’esperienza cristiana in un luogo in cui ‘Dio non c’entra’ e dove ci si scontra con le mentalità di tutti”. Ma “l’impresa sociale e le varie battaglie fatte insieme stanno invece a dimostrare che Dio c’entra e anzi determina cose positive per cambiare la realtà”.
   “Tra i cattolici si è già creata un’unità operativa, ha concluso, e la battaglia sul Referendum ne è stata la prova”. “Ma, ha aggiunto, non ci piacciono i cattolici che si dichiarano e si sentono ‘adulti’ di fronte a certe osservazioni della Chiesa: ‘adulti’ lo si è se ci si dichiara ‘figli’ di una comune tradizione cattolica”.(Italia Estera) -
 



 
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