ROMA, 4 dic -(Italia Estera) - Il vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini compirà domani una visita lampo ad Amman per incontrare il Re di Giordania Abdallah II, che più di una volta lo ha invitato a recarsi nel regno hascemita.
La Giordania condivide con l'Italia gli stessi obiettivi sia sul piano della lotta al terrorismo sia sul conflitto mediorientale che, per entrambi, può risolversi con una pace "giusta e duratura" solo proseguendo sul solco tracciato dalla Road Map, per cui è un interlocutore privilegiato nella regione mediorientale che è situata geograficamente a cavallo tra la crisi israelo-palestinese e quella irachena.
. Il colloquio con re Abdallah II e con il ministro degli esteri Abdul Ilah Khatib (da appena dieci giorni in carica), sarà certamente arricchito di nuovi spunti alla luce degli incontri avuti a Roma da Fini, due settimane fa con il presidente israeliano Moshe Katsav e, un paio di giorni fa, con il presidente palestinese Mohamad Abbas (Abu Mazen). Incontri preceduti,nel mese di ottobre, dalla visita compiuta dallo stesso Fini nei Territori palestinesi e in Israele.
Al sovrano giordano il nostro ministro degli esteri rinnoverà l'appoggio dell'Italia al processo di modernizzazione e di sviluppo del Regno - considerato un modello economico e sociale per l'intera regione - ed anche alla lotta al terrorismo di matrice islamica che il 9 novembre scorso ha insanguinato anche la Giordania, paese islamico, moderato ed aperto.
Anche l'impegno che Roma ed Amman profondono per l'Iraq del dopo-Saddam è identico perché possa riacquistare la propria sovranità e stabilità. E Fini in questa occasione ribadirà al sovrano hascemita la ferma determinazione dell'Italia a portare a compimento l'opera di stabilizzazione in questo paese con la speranza che le condizioni di sicurezza ed il livello di preparazione delle forze irachene possano presto permettere di lasciare la sicurezza del paese nelle mani degli iracheni. (Italia Estera) -