Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
01 dic 2005II CONFERENZA STATO-REGIONI-PA-CGIE, terza giornata, Conclusioni

Roma - Si è conclusa l'assemblea plenaria della Seconda Conferenza Stato-Regioni-Province Autonom -CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero): presso il Ministero degli Esteri, si è discussa la terza linea tematica del programma triennale, la Riforma dello Stato .
I concetti base emersi dal lavoro svolto dalla Commissione hanno visto la definizione di diritto di cittadinanza, partecipazione e rappresentanza, riferiti agli italiani all'estero. Alcuni dei contenuti proposti e dibattuti nel corso della seduta mattutina sono stati: l'analisi della riforma dello Stato in senso federalista; la rappresentanza degli italiani all'estero in Italia, verso l'Italia e nei paesi di residenza; revisioni delle leggi istitutive di Comites e CGIE; consulte e consigli dell'emigrazione e il miglioramento della rappresentanza associativa.
Ha aperto i lavori il rappresentante del Governo, Capo Dipartimento per le Riforme Istituzionali Claudio Tucciarelli, il quale ha esposto la riforma approvata con la maggioranza assoluta. "E' un programma organico - ha detto -  con cui sono stati modificati 50 articoli riguardanti l'ordinamento della Repubblica. La correzione dell'articolo V  ha dato e darà più potere alle Regioni a cui saranno attribuite maggiori competenze, partendo dal federalismo fiscale che dovrà essere attuato entro tre anni e non dovrà essere un aumento della pressione fiscale sui cittadini rispetto ad ora ma una vera e propria lotta all'evasione. L'ampiezza di questa riforma - ha concluso- potrà determinare un diverso assetto per i connazionali fuori dal confine nazionale".
Il Direttore Generale del Dipartimento Affari Regionali Renato Catalano ha chiarito alcuni punti della legge e dell'articolo V che "cambia soprattutto - ha dichiarato - alcuni aspetti significativi dell'amministrazione, delle finanze e delle competenze legislative date alle Regioni. Questa sarà la legge che legherà di più le Regioni alle autonomie locali".
Giacomo Canepa, membro CGIE per il Perù  ha introdotto il dibattito tra i membri della conferenza, dichiarando che "si devono valorizzare le presenze italiane nel mondo; per ottenere tutto questo ci vorrà una volontà politica che, oltre al coordinamento, porti al dialogo tra le parti coinvolte ". Ha poi voluto avanzare una riflessione polemica sullo scarso interesse dato alla Conferenza "perchè dobbiamo attestare che alla fin fine sono state poche le presenze istituzionali che hanno lavorato insieme a noi".
Il dibattito è proseguito nel corso della mattinata toccando vari punti: si è partiti dall'intervento del membro per l'Australia Daniela Tuffarelli Costa - che ha portato alla luce il problema della discrepanza che esiste tra gli uomini  e le donne che lavorano - proseguendo con Antonino Randazzo, consigliere di Melbourne - che ha chiesto che lo Stato coordini le Regioni e che le stesse a loro volta intervengano con scelte mirate a migliorare le riforme verso i concittadini all'estero. Poi Walter Petruzziello, consigliere del Brasile ha parlato di macroriforma riferendosi alla riforma dello Stato e di microriforma amministrativa, riferendosi alle decurtazioni che il Ministero degli Esteri subisce, soprattutto quando vengono tagliati i fondi o ridotto l'organico consolare.
Mario Tommasi, Presidente della III Commissione,ha parlato di federalismo italiano, qualora il referendum legislativo lo confermi; egli ha auspicato che venga organizzata nel 2006 la Conferenza dei Giovani italiani nel Mondo, che venga riformato il problema delle consulte regionali e definito una volta per tutte l'estero come la ventunesima Regione composta da italiani fuori dal confine.
Silvana Mangione, consigliere di New York ha ribadito la totale assenza dei rappresentanti del Parlamento italiano e ha ricordato che la proposta che la circoscrizione estero diventasse la 21esima regione era stata già presentata al Ministro delle Riforme Roberto Calderoli, il quale però non ha fatto nulla perchè ciò diventasse realtà.
Il Segretario del CGIE Franco Narducci ha preso parola per dire che probabilmente il federalismo in Italia porterà non pochi problemi, tra cui un enorme divario tra le diverse realtà sociali; il che che porterà, asuo parere, ad avere regioni ricche e altre povere.
Alcuni interventi dei membri CGIE sono accomunati dalle richieste di maggiori equiparazioni tra le due realtà, quella italiana e quella italiana nel mondo. E ancora la constatazione, rispetto ad altri punti di vista, che "le Regioni - come ha affermato Norberto Lombardi -  si stiano davvero e sinceramente avvicinando alle nostre problematiche e che vogliano cooperare per creare dei punti di accordo e per formare una prospettiva insieme rendendo veramente permanente questa Conferenza. Il Senato delle Regioni è il luogo più importante per i rappresentanti dei cittadini all'estero". Anche Franco Santellocco, consigliere per l'Algeria, nel suo breve intervento ha voluto rispondere a chi mette in dubbio che " la rappresentanza diretta nei Consigli regionali degli emigrati italiani ha tutta la sua valenza se l'italiano residente all'estero che viene eletto è nativo di quella stessa Regione".
Tra gli interventi polemici, ma rivolti a lanciare un allarme, quello di Walter della Nebbia, Consigliere USA, che ha denunciato lo scarso interesse dei media italiani e soprattutto delle testate giornalistiche, chiedendo ai suoi colleghi di " provare noi attraverso i nostri canali a penetrare la stampa nazionale".
L'unico rappresentante regionale che ha parlato nella mattinata di lavori è stato Lorenzo Murgia, della Regione Toscana, che ha confermato la consapevolezza che le stesse Regioni stanno acquisendo del ruolo che hanno nei confronti dei connazionali oltre confine. "Riflettiamo - ha dichiarato - su questo compito e su quello delle autonomie locali; speriamo che il coordinamento tra le regioni migliori affinchè queste collaborino in futuro insieme; sappiate però di come la Toscana ha modificato lo Statuto e precisamente l'articolo 3 in cui ha riconosciuto i diritti dei cittadini di origine toscana che vivono fuori dal confine nazionale tramite aiuto e sostegno".



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati