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28 nov 2005La Regione Lombardia alla Conferenza Stato Regioni

MANTOVA, 28 NOV. - (Italia Estera) - La Regione Lombardia ha assicurato la presenza nella Conferenza Stato Regioni dell'Associazionismo lombardo degli Italiani nel Mondo, grazie ad una delega  pro-tempore conferita al Presidente dell'Associazione dei Mantovani nel Mondo e consigliere nazionale UNAIE Daniele Marconcini, in qualità di rappresentate del Consiglio Regionale nella precedente Consulta dell'Emigrazione .
Tale decisione è stata assunta dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale Lombardo formato dal Presidente Attilio Fontana,dai Vicepresidenti Enzo Lucchini e Marco Luigi Cipriano,dai consiglieri regionali Luca Daniel Ferrazzi e Battista Bonfanti.
Assieme a Marconcini sono stati indicati per comporre la delegazione il Vicepresidente del Consiglio regionale  Enzo Lucchini e il Presidente uscente della Consulta regionale dell'Emigrazione Marcello Raimondi.
E' pervenuta inoltre a Marconcini una nota dalla segreteria del Ministro degli Italiani nel Mondo Tremaglia , in risposta alle sue sollecitazioni pubbliche di non emarginare il volontariato degli Italiani nel mondo dalla conferenza.La nota afferma che   il Ministero porrà la massima attenzione affinchè " sia garantita la partecipazione dell'Associazionismo alla Conferenza Stato- Regioni".
"Questa Conferenza " ha affermato Marconcini "è convocata in un momento in cui il livello di scontro politico è molto alto ,a cominciare da temi, come la devolution e la nuova legge elettorale, che direttamente influenzano le politiche per gli italiani nel mondo.A questo si deve aggiungere la vicinanza delle elezioni  politiche su cui si sta focalizzando l'attenzione del mondo dell'emigrazione.
Mi auguro che il ruolo delle Regioni in tema di migranti ,strettamente legato all'azione Associazionismo provinciale e regionale, venga affrontato nella Conferenza in modo sereno cercando soluzioni legislativa che pur senza deligittimare le prerogative nazionali dello Stato centrale,consentano ad esse di svolgere un'azione coordinata  e sussidiaria.Piu' che discutere sugli ambiti piu' o meno legittimi in cui attualmente si misurano le Regioni in tema di emigrazione ,si dovrebbe discutere sulla creazione di un'azione legislativa di armonizzazione ,avanzando proposte concrete e creando veri ambiti di confronto che non possono essere certamente Conferenze  ,organizzate ogni tre anni.
.E se si vuole comunque entrare nel merito di quello che stanno facendo le Regioni , mi permetto di affermare che è grazie ad esse se viene mantenuto un legame con le nostre comunità italiane all'estero con l'apporto dell'Associazionismo locale e che il voto degli italiani all'estero .arrivato con cinquant'anni di ritardi,non ha ancora avviato quella stagione dei diritti che le nostre comunità ancora aspettano da tempo. Questo non significa non entrare nel merito delle cose ma semplicemente avere una visione costruttiva per una allenza tra Stato e Regioni, rispetto ad una sterile contrappozione basata solo su un metodo distinto dalle necessità che spesso hanno tempi etici ,diversi da quelli della politica.".(Italia Estera) -



 
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