Persiste il dissidio tra israeliani e Paesi arabi sulla menzione dei Territori occupati e il diritto alla lotta contro l'occupante
BARCELLONA, 28 NOV. (Italia Estera) - Al vertice Euromed di Barcellona la mancanza di accordo su una dichiarazione comune viene interpretata dagli osservatori come un chiaro fallimento del vertice e il chiaro indizio della spaccatura tra le due rive del Mediterraneo. A Barcellona si é arrivati a un accordo sul contestato codice di condotta sul terrorismo ma non si è riusciti ad arrivare a un accordo sulla dichiarazione comune per via del persistente dissidio tra israeliani e Paesi arabi sulla menzione dei Territori occupati e il diritto alla lotta contro l'occupante.
Dopo lunghissimi e difficili negoziati sul codice, che sembravano essere destinati a fallire, in extremis è stata trovata la soluzione di togliere dal codice la parte più spinosa, e cioè il riferimento ai confini israeliani del 1967 e del diritto alla resistenza richiesto dai Paesi arabi. L'altro documento su cui il vertice ha trovato un accordo è il piano d'azione per i prossimi cinque anni, con riferimenti all'immigrazione clandestina.
Al termine dei lavori del summit, il ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini, ha sottolineato che ''le affermazioni'' contenute nella dichiarazione sul terrorismo emersa dal vertice Euromed sono ''importanti'' e ''impegnative'' ma ''non nuove''. Il titolare della Farnesina ha spiegato che ''per evitare che sotto gli occhi del mondo intero vi fosse un fallimento, c'è stata una dichiarazione della presidenza che non avrà quell'auspicata visione comune ma i risultati ci sono'' e si consente in questo modo di ''salvare un po' tutto''.
Fini si è espresso positivamente riguardo alle discussioni su immigrazione, informazione, formazione, società civile, tenutesi in occasione del summit, ed ha espresso apprezzamento per i contenuti dei due documenti approvati al vertice. Quanto al testo sul terrorismo, ''non c'è stata una formulazione condivisa - ha concluso - a cui si sopperisce con la dichiarazione della presidenza''.
Nella foto la conferenza stampa finale (foto dal sito dell'Ue)