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19 nov 2005INAUGURATA LA MOSTRA DI ARTISTI DALMATI ITALIANI CONTEMPORANEI

SPALATO, 18 NOV. (Italia Estera) -  Nell’ambito delle iniziative che accomunano la cultura italiana e quella croata, é stata inaugurata a Spalato, nel Museo dei Monumenti Archeologici Croati, in via Stjepana Gunjace, bb, la “Mostra itinerante degli artisti dalmati italiani contemporanei” nella quale sono rappresentati le opere più significative di Tullio Crali, nato a Igalo, nella Dalmazia montenegrina, areopittore di fama mondiale amico e collaboratore del movimento Futurista di F. T. Marinetti, le cui opere sono presenti in numerosi musei italiani, francesi e spagnoli; di Giuseppe Lallich di Spalato che ritrasse il folclore dei Morlacchi, le donne ragusee nei loro abiti tradizionali e numerose vedute della Dalmazia centro meridionale; di Ottavio Missoni di Ragusa con i suoi arazzi che ha rivisitato artisticamente colori e accostamenti dei vestiti tradizionali dalmati. I suoi arazzi sono stati esposti in musei americani, italiani e in una mostra a Zagabria. Secondo Raggi Karuz di Zara è un pittore particolarmente apprezzato alla Corte del Crisantemo, ed è presente in numerosi musei di Tokyo; e a lui va ascritto il merito di aver conciliato attraverso la simbologia dalmatica il pensiero zen e la tradizone spiritualista occidentale; di Franco Ziliotto di Zara, astrattista, pittore della luce, che ha conciliato i colori solari e mediterranei della Dalmazia con gli esperimenti della più spinta avanguardia pittorica europea, ed, infine, Waldes Coen di Spalato, laureato a Zagabria e a Venezia, autore di numenrose sculture lignee e di bronzetti che ricordano le esperienze del croato Rendic e della scuola veneta dalmatica.
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo in lingua italiana, croata e francese, che è stato distribuito nelle esposizioni di Roma, Trieste e Zara, e che sarà dato in omaggio, fino ad esaurimento, ai visitatori di Spalato e a quelli delle mostre in progtamma a Milano e Parigi, che concluderà il viaggio ideale di questa Esposizione itinerante internazionale.
La Mostra è organizzata dalla Fondazione Rustia Traine di Trieste, che svolge un interessante opera di rilancio della cultura dalmata che ha trovato largo consenso in Italia e in tutta la Croazia.
Nella cinquecentesca sala del Primaticcio di Roma, è stato ospite d’onore all’inaugurazione della prima tappa della Esposizione Sua Eccellenza Drago Kraljevic, Ambasciatore di Croazia a Roma. Molti uomini di culutra hanno visitato la mostra tra i quali il regista cinematografico, premio Oscar, Giuseppe Tornatore, l’attore dalmata Gianni Garko, il Ministro della Repubblica italiana Carlo Giovanardi, il Vice-ministro per i rapporti dell’Italia con l’Est, Roberto Antonione, lo scrittore spalatino Enzo Bettiza, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il presidente della Provincia Fabio Scoccimaro, che hanno concesso il patrocinio della Città alla Mostra per la capacità di facilitare l’incontro tra le due sponde.
La Fondazione Rustia Traine, che ha già rivisitato in Italia e in Croazia autori musicali come Francesco de Suppé Demelli, noto anche come Franz von Suppé, con una raffinata edizione della Missa dalmatica  e di concerti che hanno rivalutato le ouvertires di operette. Con questa Mostra la Fondazione ha inteso valorizzare la componente italiana della Dalmazia, al fine di recuperare la secolare tradizione di amicizia tra i popoli che è stata interrotta per oltre mezzo secolo dalle guerre intestine che hanno lacerato l’Europa e trasformato in nemici popolazioni che hanno la medesima matrice culturale e storica.
 Come ha affermato il Presidente dell'esposizione On. Renzo de’Vidovich:"Spetta all’arte e alla cultura faticosamente recuperare attraverso gli intellettuali e gli uomini politici d’avanguardia il ricongiungimento di tutti i popoli del Vecchio continente riuniti in un’unica Patria europea."
 



 
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