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22 dic 2005Gli auguri del Capo dello Stato alle Forze Armate impegnate all'estero

Ora è in atto la ricostruzione di quello che è il fondamento della vita democratica dell' Iraq. Questa opera vedrà sicuramente ancora impegnati gli italiani, ma ci auguriamo che più dei militari siano impegnati coloro che operano nel campo civile".

ROMA, 22 dic. - (Italia Estera) - "In ogni Teatro, la vostra presenza é fonte di speranza per le popolazioni locali, nonché viva testimonianza e significativo contributo delle Forze Armate e dell'intero nostro Paese alla pace, alla libertà, alla convivenza, al dialogo, allo sviluppo della democrazia ed alla collaborazione fra i popoli". Con queste parole il Presidente della Repubblica ha rivolto gli auguri ai contingenti militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali, collegati in videoconferenza nella sede del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI)  insieme al ministro della Difesa, Antonio Martino, ed al capo di Stato Maggiore, amm. Giampaolo Di Paola.
In collegamento video c' erano i comandanti delle varie missioni italiane all' estero, dall' Iraq all' Afghanistan, dai Balcani a Rafah. Al generale Roberto Ranucci, che comanda il contingente a Nassiriya, il presidente della Repubblica ha detto che "voi in questo momento vivete un passaggio delicato della storia irachena: le recenti elezioni porteranno ora alla convocazione di un Parlamento ed alla graduale ricostruzione di uno Stato democratico. Speriamo che il processo sia il più rapido possibile e ci auguriamo che le forze armate e di polizia irachene, in gran parte istruite da voi, siano in grado di assumere la piena responsabilità dell' ordine del proprio Paese. Noi - ha sottolineato - certamente rimarremo in Iraq, in modo che si possa direttamente contribuire alla ricostruzione materiale del Paese. Ora è in atto la ricostruzione di quello che è il fondamento della vita democratica dell' Iraq. Questa opera vedrà sicuramente ancora impegnati gli italiani, ma ci auguriamo che più dei militari siano impegnati coloro che operano nel campo civile". Ciampi ha anche ricordato "la dolorosissima data del 12 novembre 2003". giorno della strage di Nassiriya. In quell' occasione, ha rilevato, "si è avuta la dimostrazione di quanto il popolo italiano sia vicino alle sue forze armate". Il capo dello Stato ha quindi scambiato i saluti con i vari ufficiali che guidano le operazioni internazionali. Con il generale Valotto, che guida la Kfor in Kosovo, Ciampi ha voluto ricordare:  "Conosco quella zona - ha spiegato - perché ci sono stato due volte da presidente ed anche perché all' inizio degli anni '40 ho operato li' come militare: è un ricordo personale e sentimentale. La vostra è una missione delicata, perché i Balcani sono vitali per l' intera Europa". In collegamento con il generale Mauro Del Vecchio, comandante della missione Isaf a Kabul, il presidente ha ricordato il momento storico che vive l' Afghanistan. "Le elezioni - ha osservato - sono state un fatto di straordinaria rilevanza, è l' inizio della vita democratica in quel Paese e voi siete lì perché la democrazia possa attecchire e mettere radici". Ciampi si è poi informato sulla salute dei tre militari feriti due giorni fa in un attentato kamikaze ad Herat. "Sono contento - ha detto - che stiano bene e che oggi tornino in Italia per passare il Natale con le loro famiglie. E' un modo per compensare quello che hanno dovuto sopportare". Il capo dello Stato ha poi elogiato il generale  dei carabinieri Pietro Pistolese, che guida la missione dell' Unione europea a Rafah, il valico tra la Striscia di Gaza e l' Egitto. "Il fatto che lei sia stato scelto per questa importante missione - ha detto - dimostra il prestigio acquisito dalle forze armate italiane in tutto il mondo. Quella di gestore il valico di Rafah è una responsabilità esaltante: è il primo passo verso la pace tra Israele ed i palestinesi". Il presidente della Repubblica ha quindi plaudito alle forze armate italiane. "Ogni qualvolta sono chiamati ad espletare il loro servizio di pace nel mondo - ha affermato - i nostri militari, per l' alta professionalità, per la profonda umanità e per lo spiccato senso del dovere di cui danno prova, guadagnano alla nostra Patria consensi e simpatie che costituiscono motivo di orgoglio per tutti gli italiani". Dopo avere sottolineato che "in questi particolari giorni di letizia, lontani dalle vostre famiglie e dagli affetti più cari, siete chiamati ad un grande sacrificio per il vostro Paese e per l'intera Comunità Internazionale, nel difficile compito di: concorrere alla salvaguardia della pace; garantire il ripristino ed il mantenimento delle indispensabili condizioni di sicurezza; cooperare per la ricostruzione di Paesi martoriati dalla guerra; assicurare la pacifica convivenza e la collaborazione fra i popoli" e che "sono grandi l'impegno, l'abnegazione e l'umanità che, giorno dopo giorno, voi tutti dimostrate nell'assolvimento delle molte missioni in cui l'Italia è presente" il Presidente della Repubblica ha così concluso:
"Quale Capo delle Forze Armate Italiane, é con vivo orgoglio che esprimo il mio apprezzamento e il mio ringraziamento per il vostro quotidiano e silente impegno. Quale primo cittadino della nostra amata Patria, é con profondo affetto che rivolgo a voi ed ai vostri familiari sinceri ed affettuosi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, certo di interpretare i sentimenti di tutti gli italiani che, anche in questi giorni, come sempre, vi sono idealmente vicini. Viva l'Italia e le Forze Armate".




 
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