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08 dic 2005La Fiaccola Olimpica da Ciampi al Papa, poi in Campidoglio

Il Presidente della Repubblica accende la Fiamma Olimpica: "Le Olimpiadi sono un rito antico che il mondo moderno ha fatto rivivere"

ROMA - (Italia Estera) - Gli auguri di Ciampi, la benedizione del Papa,lo show in Campidoglio, la fiaccola olimpica di Torino 2006 si è accesa stamane a Roma e parte il conto alla rovescia per i Giochi. All'insegna della pace: quella invocata da Benedetto XVI durante l'Angelus,
Una cerimonia solenne, in grande stile, quella andata in scena al Quirinale: con l'inno di Mameli eseguito dalla banda dell'Esercito a risuonare nella piazza assolata e battuta da un vento gelido e accolto da un lungo applauso, il capo dello Stato ha dato il via ufficiale al giro della torcia che per i prossimi 64 giorni farà tappa in 600 comuni d'Italia per approdare il 9 febbraio a Torino. "Sarà una grande Olimpiade" ha detto il capo dello Stato, da sempre primo tifoso dello sport italiano. Lui che ha aperto il suo settennato con l'assegnazione dei Giochi invernali, lui che lo chiuderà proprio con l'evento a cinque cerchi, che torna in Italia dopo 46 anni. E allora con l'entusiasmo di un ragazzino (domani Ciampi compirà 85 anni) dà il via simbolico ai Giochi: un gesto senza esitazione quello del Presidente di fronte al braciere acceso con la lanterna che custodisce il fuoco sacro di Olimpia, e la monumentale fiaccola ha alzato la sua fiamma al cielo.
Pochi minuti, quindi la consegna nelle mani del primo tedoforo, il campione olimpico della maratona di Atene, Stefano Baldini: giro d'onore della piazza con la torcia tenuta in alto prima di prendere la strada per i primi metri del percorso fino a Fontana di Trevi per la prima staffetta con un altro Stefano, Donati, meno conosciuto dell'azzurro. Lui impiegato, quarantenne, ha vinto la sua frazione selezionato ul web: "Si era emozionato a veder vincere Baldini ai Giochi del 2004". E oggi ha avuto l'occasione di dargli il cambio.
I Giochi di Torino sono entrati così nel vivo: sulla piazza del Quirinale erano presenti le più alte cariche dello Stato. E poi il mondo dello sport, con il presidente del Coni, Gianni Petrucci e molti rappresentanti della Giunta nazionale. Prima della cerimonia un incontro all'interno del Quirinale, in cui Ciampi ha ricevuto il presidente del Cio, Jacques Rogge, che ha fatto i complimenti all'Italia, capace di "stupire" sempre. Poi il discorso che ha aperto ufficialmente la cerimonia. "La fiamma è un messaggio di pace e fraternità tra i popoli e le generazioni - le parole di Rogge - e dopo 50 anni è tornata sul suolo italiano. E' un fiume di passione che attraverserà tutto il paese. Oggi arriva il momento per Roma di condividere la gioia e l'entusiasmo per i Giochi olimpici grazie all'inizio del viaggio della fiaccola olimpica. Presto saranno i migliori atleti del mondo a vedere la fiamma ardere nello stadio". "Ci vediamo a Torino 2006" il saluto in italiano di Rogge.
Gli ha risposto il presidente della Repubblica Ciampi: "Le Olimpiadi sono un rito antico che il mondo moderno ha fatto rivivere. Lo sport ci spinge a guardare all'uomo. Sembra banale dire che 'l'importante è partecipare'. Non è così. C'è in questa frase un messaggio educativo di cui avvertiamo il bisogno soprattutto oggi, in un mondo attraversato da una febbre competitiva esasperata che ci fa perdere di vista i valori e il cammino della storia". "Milioni di spettatori e telespettatori - ha concluso il Presidente Ciampi - assisteranno a gare appassionanti, avvincenti. Una gioventù che, nel leale competere inneggia alla vita, alla pace. Sono certo che tanti cittadini d'Italia e del mondo saranno con noi a Torino e poi sui campi di gara, in mezzo alle splendide montagne piemontesi" .
"Si pensava che sotto le Alpi non ci fosse entusiasmo e invece... - ha detto Pescante - La fiaccola è partita spinta da un grande entusiasmo". "Cerimonia straordinaria, ora gli italiani si aspettano i risultati" dice Petrucci.
Il viaggio è partito, frazione dopo frazione passa per i luoghi simbolo della Capitale: quelli istituzionali, in Senato con Marcello Pera, a Montecitorio con Pierferdinando Casini e poi Palazzo Chigi, con Letta a salutare la fiaccola, fino in Vaticano. Qui la benedizione del Papa dalla finestra del Palazzo Apostolico:"Sono lieto di benedire la fiaccola olimpica, che oggi transita da Roma nel suo itinerario verso Torino, sede dei prossimi Giochi Olimpici Invernali". "Possa questa fiamma - ha aggiunto - ricordare a tutti i valori di pace e di fratellanza che stanno alla base delle Olimpiadi". A portare la torcia in Piazza San Pietro come tedofori sono stati una guardia svizzera, Anton Kappler, e un agente della Gendarmeria vaticana, Luca De Leo, vestiti con la tuta con i cinque cerchi olimpici.
Questa sera l'arrivo in Campidoglio: nuovo braciere acceso nella piazza di Michelangelo e nuova festa. Una serata di gala e un grande show hanno chiuso la prima giornata romana della fiaccola olimpica.
Sulla piazza del Campidoglio, portata dall' ultima tedofora, Elisa Santoni, la fiamma ha acceso il braciere di Torino 2006 sulla sommità della scalinata del palazzo senatorio. La serata, con gli onori di casa del sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha visto sul palco del Campidoglio tutti i vertici dello sport italiano e, naturalmente, di Torino 2006. Sul palco si
sono succeduti campioni olimpionici del passato e del presente. Ma la serata è stata anche una sorta di passaggio del testimone alle Olimpiadi del 2016, che tutti hanno augurato si svolgano in Italia a Roma. Rivolgendosi direttamente alla fiamma olimpica, Veltroni ha detto: "Ben tornata dopo 45 anni in questa piazza. (mancava dal 1960, l’anno delle Olimpiadi di Roma) Speriamo di rivederci presto. Speriamo che a Roma possano arrivare presto i Giochi olimpici". Un augurio, questo, rivolto alla città di Roma anche dal sindaco di Torino Chiamparino: "Torino - ha detto - farà onore all' Italia. La città è pronta a dimostrare che l' Italia potrà di nuovo organizzare presto le Olimpiadi". Un augurio ripetuto anche dal presidente del Cio, Jacques Rogge e dal sottosegretario Mario Pescante. "Speriamo - ha detto Rogge - che l' Italia possa ospitare al più presto le Olimpiadi". "Il nostro augurio - ha aggiunto Pescante - è che non debbano passare altri 50 anni prima di rivedere i Giochi nel nostro paese".


 

 

 




 
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