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27 nov 2005Berlusconi e Fini al primo vertice euromediterraneo

BARCELLONA -(Italia Estera) -  Si é aperto questa sera nella residenza reale di Barcellona, tra imponenti misure di sicurezza, il primo vertice euromediterraneo tra i 35 Paesi che partecipano al partenariato lanciato 10 anni fa dalla città catalana.
La zona é da ieri sera completamente isolata in un cerchio di sicurezza penetrabile solo da persone autorizzate, mentre i 38 leader dell'UE e della riva Sud del mediterraneo sono difesi da aerei di sorveglianza elettronica Awacs della Nato, da missili a media gittata 'Hawk' e da oltre 5.500 agenti della polizia catalana, nazionale, della Guardia Civile, urbana di Barcellona. Oltre che da reparti speciali di sorveglianza del sottosuolo.
Per l'Italia sono presenti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro degli Esteri Gianfranco Fini . I lavori iniziano in un clima di grande incertezza per la mancanza di un'intesa tra partner europei ed arabi sul codice di condotta comune per la lotta al terrorismo.
 L'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue Javier Solana ha sottolineato che é ancora possibile trovare un accordo, ma le due parti finora non sono riuscite a sciogliere il nodo della definizione di terrorismo: europei e israeliani non voglione entrare nel dettaglio, gli arabi non vogliono che vengano identificati come terroristi coloro che combattono contro l'occupazione straniera del proprio Paese. Questo contrasto e altre questioni relative alla questione mediorientale e alla salvaguardia dei diritti umani mettono in dubbio le conclusioni di un incontro sul quale già pesa l'assenza della stragrande maggioranza dei leader arabi, da Hosni Mubarak al re del Marocco, dal tunisino Ben Alì all'algerino Bouteflika.
. Dopo una prima sessione di lavoro dedicata a una discussione sulla proposta per un"alleanza di civilta" lanciata dal premier spagnolo José Louis Zapatero, i leader dei 35 paesi Euromed parteciperanno a una cena offerta dal re Juan Carlos. 
I no-global presenti a Barcellona sono tremila, affiancati da militanti palestinesi e saharahui. Sono sfilati in corteo nel centro del capoluogo catalano per dimostrare contro la riunione euromediterranea, che si apre oggi, sotto lo slogan "No al Mediterraneo del capitale e della guerra". Gruppi trozkisti, comunisti, per la difesa della donna e Ong internazionali come Attac hanno marciato fianco a fianco di esponenti del popolo palestinese che inalberavano bandiere e scandivano slogan contro "Sharon assassino", e dei Saharahui che ingiuriavano il re del Marocco, Mohammed VI dandogli dell'"imbecille" e gridando "non è venuto a Barcellona perché ha paura del popolo del Polisario", il Fronte che da anni combatte per l'indipendenza del Sahara occidentale occupato dal Marocco.
Su alcuni cartelli si leggeva : "Bush e Sharon, assassini selettivi" e "Fuori dal Mediterraneo". Non mancavano anche cartelli contro i leader europei, ad esempio quello del partito trozkista AI che diceva "Zapatero, Berlusconi, Mohammed VI, Sharon...ripuliamo il Mediterraneo". O "Basta con questa vergogna". I dimostranti hanno manifestato pacificamente, senza causare problemi alla polizia, che aveva dall'inizio impedito loro di raggiungere la zona del Forum, dove si tiene il vertice.(Italia Estera) -   
 



 
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