MELBOURNE - 16 NOV. (Italia Estera) - Difendi i diritti dei lavoratori! Questo lo slogan della camera del lavoro del Victoria (VTHC), con la Confederazione nazionale del sindacati, (ACTU), che ha segnato la giornata di agitazione nazionale promossa dai sindacati australiani, con il concorso di vari soggetti sociali ed associazioni di categoria, svoltasi il 15 novembre in tutte le capitali australiane. Un giorno di unità nazionale del mondo del lavoro, dei lavoratori e delle loro famiglie. Un giorno di protesta nazionale contro la proposta di legge del governo federale di John Howard che vorrebbe rimettere in discussione le relazioni industriali in Australia creando le condizioni per una pressoché totale liberalizzazione del mercato del lavoro.
Oltre mezzo milione di persone, in tutta Australia, con punte di 200mila a Melbourne, hanno sostenuto le regioni del sindacato dicendo no alla proposta del Governo conservatore.
Il governo federale – il quale sostiene di avere ottenuto un mandato elettorale per la riforma nonostante i punti cardine della stessa non siano mai stati discussi nel Paese, con le parti sociali, in Parlamento – ha in questi mesi lanciato una campagna d’informazione senza precedenti, a spese dei contribuenti, per illustrare i contenuti di una proposta che, comunque, dovrebbe attraversare le aule parlamentari senza troppi ostacoli vista la maggioranza che il Governo ha anche al Senato. I sindacati hanno promosso un’azione tesa ad evidenziare il rischio fondamentale legato alla ulteriore perdita di certezze e sicurezza da parte dei lavoratori e delle famiglie australiane ed agli effetti negativi che aggraverebbero la diminuzione della spesa interna, oltre alla crescita di povertà ed emarginazione.
Se approvata la legge porterà a: salari più bassi, specialmente per i giovani e i lavoratori non professionisti; perdita delle protezioni contro il licenziamento senza giusta causa – per quasi tutti i lavoratori; perdita di straordinario pagato e dei compensi per chi lavora il fine settimana ed i giorni festivi; perdita di tante altre condizioni e diritti.
Le forze del centrosinistra e dell’Unione in Australia hanno aderito alle manifestazioni partecipando ai cortei oltre alla forte azione di sensibilizzazione della comunità italo-australiana.