LONDRA, 13 NOV - (Italia Estera) - A cosa siano realmente serviti i COMITES ed i CGIE non l’ho mai capito. Ambedue le istituzioni vengono alla luce nel lontano 1989 con scopi non del tutto chiari. Ce' di fatto che i contribuenti italiani in tutti questi anni hanno visto derubarsi una buona fetta di torta dall'Altra Italia; con
delle elezioni di Comitati inerti ( comitati " democraticamente " eletti inverosimilmente politicizzati ) e con delle riunioni da parte dei Consigli Generali del'italiani all' estero (65 menbri eletti in gran parte dai membri dei COMITES nelle 113 circoscrizioni Consolrari nel Mondo ) svoltesi in varie zone del Mondo con dei costi non indifferenti, si parla di milioni di Euro. Con la loro abolizione chi ne guadagnera' ? In primis il contribuente italiano e in secondo l'altra italia in generale. Utilizzando questi fondi, al momento a fondo perduto, nel campo dell'informazione ed altre iniziative a tutela del cittadino italiano all'estero, con delle free Newslettes da distribuire o spedire ai vari eserzi pubblici; vuoi da parte Dell'Autorita' Consolari vuoi dal Ministero degli Italiani nel Mondo, ovvero portare l'informazione al diretto interassato. Al proposito, bisogna prendere atto che l'ufficio Informatica del Consolato Generale di Londra durante l'ultimo anno nel campo dell'informazione ha fatto dei passi che non vanno in nessun modo trascurati, ma non basta. Per le prime generazioni di emigranti il PC resta ancora una bestia indomabile per cui occorrerebbe un mezzo di informazione piu rudimentale " la carta stampata " noi di Britalyca " La Voce Alternativa " nel nostro piccolo cerchiamo di realizzzare proprio questo e continueremo a farlo, tasche permettendo.
Inoltre vorrei ricordare che la tutela del cittadino italiano all'estero e' da sempre sancita costituzionalmente dall' articolo 35 della ( nostra ) Costituzione ...[ La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intese ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la liberta' di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell' interesse
generale. E TUTELA IL LAVORO ITALIANO ALL'ESTERO ] Io ritengo che in base a questo articolo (finito per decenni nel dimenticatoio) la tutela non puo' essere limitata solo nell'ambito del lavoro e pensionistico ma, sopratutto nel campo dell' integrazione nel paese ospitante. Che ben vengano le scuole italiane per i nostri figli ma e' vero anche che occorrerebbero delle scuole serali per adulti con poca o nessuna conoscenza dell inglese con professori bilingue, creando nuovi posti di lavoro per neo-laureati figli di italiani residenti all'estero; questo da me piu' volte proposto.
Purtroppo dall' Italia non fuggono solo i " cervelli " ma anche coloro puniti da decenni di mal governi.