CITTA' DEL VATICANO, 10 nov. -(Italia Estera) - "Santità è un piacere per noi essere qui, grazie molto per averci ricevuto". E' quanto ha detto il presidente iracheno, Jalal Talabani, incontrando Benedetto XVI prima dell'udienza, che è durata circa mezz'ora. Il papa, che ha ricevuto l'ospite nella sala del Tronetto, ha risposto con un "welcome".
L'incontro, che si è svolto in un clima definito dai presenti "molto cordiale", ha visto una prima parte privata, durata circa 20 minuti e una più breve, durante la quale il presidente ha presentato la moglie e il seguito, composto da dieci persone. Talabani era vestito con un abito grigio scuro, mentre la moglie indossava un tailleur nero con pantaloni e aveva il capo coperto da uno scialle di colore blu marino, decorato con pendagli, non di foggia irachena.
Il dialogo tra le religioni e le varie componenti della società e la sua importanza nella ricostruzione dell'Iraq sono stati tra gli argomenti dei colloqui che il presidente iracheno Jalal Talabani ha avuto in Vaticano, dove è stato ricevuto da Benedetto XVI e dal segretario di Stato, card. Angelo Sodano. Collegato con il futuro del paese è stato sottolineato l'importante tema della libertà religiosa che è particolarmente caro alla Santa Sede, e allo stesso Ratzinger, considerato che in Iraq c'é una delle più importante comunità cristiane, e cattoliche in particolare, di tutta la regione. Comunità che negli ultimi anni ha visto assottigliare sempre di più il numero dei cristiani, in fuga dalla violenza del paese, che non rispetta più nessuno. Nel corso dei colloqui, comunque, si è passata in rassegna tutta l'attuale complessa situazione irachena.
Benedetto XVI, dopo l'incontro avuto stamani col presidente iracheno Jalal Talabani, ha ricevuto in Vaticano anche il primo ministro albanese Sali Berisha. Quest'ultimo era accompagnato da una delegazione comprendente la moglie, signora Liri, la presidente del Parlamento albanese Jozefina Topalli col marito, il ministro degli Esteri Besnik Mustafaj, oltre al direttore di gabinetto del premier e all'ambasciatore di Tirana presso la Santa Sede. L'incontro, dai toni molto cordiali, è durato circa un quarto d'ora. Successivamente Berisha ha incontrato anche il cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano.
Al termine del colloquio nella biblioteca, il premier Berisha ha fatto dono al Papa di una riproduzione in scala della statua di Madre Teresa di Calcutta, che era di origini albanesi. "E' la copia della statua che intendiamo mettere all'aeroporto di Tirana, che ha già il nome di Madre Teresa - ha spiegato Berisha -. Ho fatto questa proposta al Parlamento per onorarla". Donato a Benedetto XVI anche un libro su Giorgio Castriota Skanderbeg, che guidò la lotta di liberazione albanese contro i turchi. "So poche cose dell'Albania, ma questa la so", ha risposto il Papa a Berisha che gli spiegava come Skanderbeg fosse considerato l'eroe nazionale del proprio paese. A sua volta Benedetto XVI ha offerto come dono alla delegazione alcune medaglie del Pontificato per gli uomini e dei rosari per le donne. Congendandosi, Berisha ha ringraziato il Papa a nome del suo paese.