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Il voto degli Italiani all'Estero

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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
10 nov 2005LA TERZA VIA ALLE ELEZIONI POLITICHE dell'Avv. John Adamo*

SAN FRANCISCO, 10 NOV. (Italia Estera) - Fra pochi mesi, verso la meta di marzo, noi cittadini italiani residenti all’estero riceveremo per posta le schede elettorali con cui potremo, per la prima volta, eleggere i nostri propri rappresentanti al Parlamento Italiano.  In Nord America voteremo per un senatore e due deputati.  Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche ci conviene esaminare non tanto per chi votare (i candidati devono farsi conoscere) quanto come eserciteremo il nostro sacrosanto diritto di voto.
I partiti politici ci propongono di votare i loro candidati.  Ci dicono che i nostri rappresentanti dovranno legiferare non solo per gli italiani all’estero ma anche per chi vive in Patria.  Secondo loro, questo si potra’ fare solo schierandosi a sinistra o a destra.
I partiti politici vorrebbero che noi dimenticassimo la piu’ elementare regola della democrazia rappresentativa e cioe’, come ci insegna il proverbio: “Ognuno porta l’acqua al suo mulino.”
Chi si candida, ad esempio, per la Camera dei Deputati da Trieste rappresenta le esigenze di chi abita in quella citta’, proponendo soluzioni alle problematiche del suo elettorato.  La stessa regola di rappresentanza vale anche per noi.  Sara’ il dovere dei nostri rappresentanti promuovere le nostre istanze e proporre soluzioni alle nostre problematiche.
 
Se si impegnano con serieta’ e professionalita’ i nostri parlamentari potranno lavorare insieme con le istituzioni per migliore i servizi consolari, garantire l’assistenza sanitaria per gli italiani all estero che rientrano in Patria, promuovere l’insegnamento della lingua italiana affinche’ i nostri giovani possano meglio apprezzare il nostro patrimonio storico e culturale, e tante altre cose che ci interessano direttamente.
 
Questi sono problemi reali che non sanno ne’ di destra ne’ di sinistra.  Sono semplicemente delle cose pratiche da fare.
 
L’interesse dei partiti politici e’ quello di dividerci in due schieramenti – sinistra e destra – e ricreare all’estero lo stesso sistema politico che hanno in Italia.  Noi non dobbiamo cadere in questo tranello.  Invece di fare il loro gioco, e’ nostro compito votare saggiamente per chi sapra’ agire negli interessi della nostra comunita’, portando l’acqua al nostro mulino.
 
Non regge il ragionamento dei partiti politici che anche i nostri rappresentanti devono schierarsi con loro.  Certo, i nostri parlamentari dovranno anche legiferare per chi vive, per esempio in Puglia e Campania.  In questo non c’e’ niente di insolito.  Lo fanno adesso i deputati di Torino e Milano, votando su questioni che non riguardano i loro elettorati direttamente ma, si spera, sempre nell’interesse comune della Nazione.
 
Chi ci rappresenta deve rappresentarci tutti.  Deve essere in grado di promuovere i nostri interessi davanti a tutto il Parlamento e non solo fra gli amici del partito che l’ha appoggiato alle elezioni.  Qualora venisse eletto il rappresentante di un partito si troverebbe annullato nel calderone del partito stesso.  Cosi’ isolato, non potra’ fare nulla per noi e ci ritroveremo con l’aver votato un rappresentante inutile.
 
A noi conviene prendere la terza via, evitando le vecchie ideologie e gli interessi dei partiti.  Solo il candidato non vincolato da interessi partitici puo’ offrirci una reale alternativa indipendente.  Questa sara’ il rappresentante in grado di offrire un contributo vero alle nostre comunita’ in America.  Questo candidato sara’ in grado di avvalersi del nostro patrimonio culturale e sociale ricco di esperienze fatte dagli emigranti e dai loro figli.  Queste elezioni sono troppo importanti per mettere a rischio il nostro futuro e quello dei nostri figli.
 
*L’avv. John Adamo e’ Segretario del COM.IT.ES per la circoscrizione consolare di San Francisco.  Scrive strettamente a titolo personale.



 
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