PARIGI, 11 NOV -(Italia Estera) - "Allargare ad altri paesi europei non coinvolti direttamente con le tematiche dei paesi della costa sud del Mediterraneo", in particolare l'immigrazione, le tematiche del dialogo 5+5: questo il principale impegno scaturito a Parigi dalla Quarta conferenza ministeriale sulla Migrazione nel Mediterraneo occidentale, alla quale era presente per l'Italia l'on. Francesco Saverio Romano, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali. Le politiche in materia, ha spiegato Romano, devono essere "bilaterali, multilaterali e trasversali. C'é bisogno di politiche della pace, perché le persone non scappano soltanto dalla fame, ma anche dalla guerra". La Conferenza - indetta a Parigi dal ministro del Lavoro e della Coesione sociale francese, Jean-Louis Borloo - si è svolta nell'ambito del dialogo 5+5, che comprende Francia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna da una parte; Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia dall'altra. Ha riguardato essenzialmente le tematiche di comune interesse per i paesi del Mediterraneo. Borloo, fra l'altro, è uno dei ministri del governo francese in prima linea nella crisi delle banlieue, poiché il premier de Villepin ha affidato a lui il piano di rilancio delle periferie. Il sottosegretario Romano, proprio sulla crisi delle banlieue, ha avuto uno scambio di vedute con Gerard Larcher, ministro delegato all'Occupazione e all'inserimento professionale: "mi ha fatto notare - ha riferito Romano - che in questa tensione delle periferie che è anche razziale e culturale, a protestare ci sono anche molti francesi. Ritengo sia giusto riportare alle giuste dimensioni il fenomeno parlando di protesta di un ceto, alla quale partecipano chi ha origini straniere e chi è indigeno. Se si insiste sul contrario, non si fa che alimentare un fenomeno che diventa scontro di civiltà. (Italia Estera) -