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20 nov 2005LA GIORNATA DELL’INFANZIA: CIAMPI, BAMBINI FUTURO E SPERANZA DELL’UMANITA'

Dati impressionanti emergono dall'indagine conoscitiva realizzata dalla Commissione bicamerale per l'infanzia e presentata ufficialmente oggi
ROMA -(Italia Estera) -  In un messaggio inviato al presidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia della Camera, Maria Burani Procaccini (nella foto), in occasione della Giornata dei diritti dell'Infanzia. il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi  sottolinea che i  bambini sono il futuro e la speranza dell'umanità e bisogna promuovere e consolidare una "politica dell'infanzia".  
"La Commissione da lei presieduta - scrive il Capo dello Stato nel messaggio, diffuso dal Quirinale - ha voluto celebrare quest'anno la 'Giornata dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenzà con la solenne consegna del 'Premio parlamentare per l'infanzià, giunto alla sua terza edizione. Un riconoscimento internazionale prestigioso che valorizza l'impegno di istituzioni, di associazioni e di persone in favore dell'attuazione dei diritti dei minori sanciti nella Convenzione Onu del 20 novembre 1989. Il tema dei minori in stato di abbandono o semiabbandono, approfondito nell' ultima indagine conoscitiva della Commissione, richiama - spiega il presidente della Repubblica - una comune responsabilità nella garanzia dei diritti fondamentali: una tutela che deve estendersi dall'ambito familiare e scolastico a quello del mondo del lavoro e ad ogni manifestazione della vita di relazione. I bambini sono il futuro e la speranza dell'umanità. Dobbiamo promuovere e consolidare una politica dell'infanzia capace di offrire una qualità migliore dei servizi anche attraverso il contributo prezioso dell'associazionismo e del volontariato. La Commissione Parlamentare per l'infanzia ha contribuito con un lavoro parlamentare attento e scrupoloso, condiviso da tutte le componenti politiche, a far crescere e consolidare - sottolinea il Capo dello Stato - la tutela, la protezione ed il benessere dei minori in Italia. Con sentimenti di vivo plauso e apprezzamento per il vostro costante impegno rivolgo a lei, gentile Presidente, agli illustri premiati, a tutti i componenti la Commissione un cordiale e partecipe augurio di buon lavoro.
 
Il presidente Casini, nella Sala della Lupa a Montecitorio, ha salutato la presidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia, Maria Burani Procaccini, e lodato "la sensibilità e la determinazione" con cui l'organo parlamentare svolge "un'attività di analisi e monitoraggio su alcune delle situazioni più drammatiche e laceranti del nostro tempo". "Nella legislatura che si sta per concludere - ha detto Casini - il lavoro della Commissione ha consentito al Parlamento di mantenere sempre alta l'attenzione sulla condizione dell'infanzia e sulle situazioni di disagio che ad essa si legano".  
"La commissione presieduta dalla Burani Procaccini, quest'anno ha portato avanti una indagine conoscitiva incentrata, in particolare, sul tema dell'infanzia in stato di abbandono". L'indagine - ha osservato Casini - ha acceso i riflettori su realtà che si consumano giorno dopo giorno vicino a tutti noi e che troppo spesso restano relegate nei confini dell'indifferenza e dell'ipocrisia: storie che non sappiamo come affrontare perché ci mettono di fronte a verità scomode, che la nostra coscienza rifiuta e preferisce non vedere". Casini ha citato ad esempio le condizioni di vita dei minori stranieri non accompagnati o quelle dei piccoli mendicanti della strada "cui l'esercizio forzato dell'accattonaggio impedisce di esercitare gli elementari diritti all'istruzione e a una integrazione sociale". Pier Ferdinando Casini fa anche un appello perché il provvedimento di contrasto del fenomeno della pedopornografia venga approvato al più presto anche da Palazzo Madama. Casini sottolinea di auspicare che il provvedimento volto a contrastare il devastante fenomeno della pedopornografia, che la Camera dei deputati ha approvato, possa presto concludere il proprio esame al Senato. 
 
Maria Burani Procaccini nel suo intervento alla celebrazione della Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ha detto che il racket dei bambini-ombra frutta circa 500 milioni di euro all'anno alle organizzazioni criminali che reinvestono questa considerevole cifra in attività delinquenziali.
Per spezzare le catene di questo crudele business - ha messo in evidenza Burani Procaccini - sono stati fatti notevoli passi avanti "che consentono oggi alla magistratura inquirente di avere maggiore agibilità". 'I casi di identificazione dei minori in stato di abbandono sono certamente aumentati'' ha aggiunto la Presidente della Commissione secondo la quale tuttavia è auspicabile una "maggiore incisività da parte degli organismi territoriali deputati alla segnalazione". Ma anche altri interventi sarebbero opportuni per tutelare i diritti di questi minori. 
 
A proposito delle adozioni, il vicepresidente del Senato, Francesco Moro, ha ricordato che il Parlamento attualmente sta esaminando disegni di legge in materia di adozioni internazionali nella prospettiva di accelerare l'iter. Moro si é anche soffermato su un altro allarme sociale, quello inerente la pedofilia e la pedopornografia, puntando l'indice sull'utilizzo criminale delle reti telematiche.
 
Il Presidente dell' Unicef Italia Antonio Sclavi ha detto che "Il mondo  è pieno di bambini invisibili: 50 milioni che non vengono neppure registrati all'anagrafe, oltre 100 milioni che non hanno mai visto un'aula scolastica, centinaia di migliaia di vittime di catastrofi naturali o guerre che non hanno neppure la paradossale fortuna di finire sulla ribalta della cronaca". Per Sclavi, la strada da seguire è quella del sostegno alle famiglie, della formazione del personale locale di assistenza sociale, della riunificazione con i parenti, evitando, quando possibile, di separare i bambini da loro ambiente o di ricorrere con troppa facilità al ricovero in istituti, con l'adozione come unica via d'uscita.
 
Secondo l'Opera Nomadi migliaia di baby accattoni, forse 20 mila, si aggirano per le strade delle città italiane e circa 50 mila sono i minori stranieri abbandonati e identificati dal 2000 al 2005 nel nostro Paese: sono alcuni dati che emergono dall'indagine conoscitiva realizzata dalla Commissione bicamerale per l'infanzia e presentata ufficialmente oggi in occasione della Giornata nazionale dell'infanzia e adolescenza. Quanto al denaro che i baby accattoni riescono a racimolare, le cifre variano a seconda delle zone: si va infatti dai 35-40 euro raccolti quotidianamente a Cosenza, ai 70 euro di Roma, fino ai 100 euro indicati dalla Polizia di Stato sul suo sito internet. Una indagine che, oltre a fotografare le condizioni di disagio di tanti bimbi e ragazzini, individua un pacchetto di interventi che vanno da un più severo rispetto dell'obbligo scolastico a un maggior coordinamento tra forze dell'ordine, servizi sociali e magistratura, dalla reimpostazione della normativa in materia di rimpatrio assistito a un più ampio uso del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
 Il fenomeno, secondo quanto emerge dall'indagine della commissione Bicamerale Infanzia, è legato principalmente alle comunità Rom e dell'ex Jugoslavia e vede coinvolti bambini di tutte le età, a partire dai neonati in braccio ai genitori. In alcuni casi, non connessi però ai Rom, sono vere e proprie organizzazioni criminali a gestire l'attività, non esitando a servirsi anche di minori portatori di handicap per borseggi e scippi. Le denunce per l'impiego in accattonaggio di minori al di sotto dei 14 anni sono state appena 570 nel 2003, 540 nel 2004 e 235 nel primo semestre 2005.
 
 Sono circa 50 mila i minori stranieri abbandonati e identificati dal 2000 al 2005 in Italia. Un fenomeno, in continua crescita, che vede coinvolti per lo più bambini di nazionalità romena, marocchina e albanese. In base ai dati elaborati dalla Commissione, basati sulle segnalazioni giunte al Comitato per i minori stranieri, i minorenni stranieri non accompagnati sono stati 7.040 nel 2002, 8.194 nel 2003, 8.100 nel 2004 e 6.426 nei primi nove mesi del 2005, con una stima di 9mila entro la fine dell'anno e quindi un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. Con riferimento al periodo gennaio-settembre 2005, si è visto che l'80% era di sesso maschile e il 20% di genere femminile, il 39% proveniente da Romania, il 22% dal Marocco, il 15% dall'Albania, e il 24% da Europa orientale e Africa settentrionale. Nella maggior parte dei casi si tratta di adolescenti (81%) dai 15 anni in su. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, le segnalazioni più numerose sono arrivate da Lombardia (23%) e Lazio (16%). Quando possibile è stata adottata la politica del rimpatrio assistito, ma - sottolinea la Commissione, questo strumento si é rivelato inadeguato a dare risposte a tutti i casi di minori segnalati. Su 46.213 segnalazioni arrivate al Comitato tra il 2000 e il 30 settembre 2005, i provvedimenti di rimpatrio assistito sono stati, infatti, solo 796. E' necessario dunque reimpostare, secondo la Commissione, la normativa in materia, considerando, ad esempio, un più ampio uso del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
 
La cerimonia si è conclusa con la consegna del Premio parlamentare per l'infanzia destinato a persone, associazioni, enti e organizzazioni che abbiano realizzato iniziative e progetti relativi alla promozione e all'attuazione dei diritti dell'infanzia. Il premio, che consiste in un'opera dello scultore Pasquale Basile, è stato consegnato, da parlamentari dei diversi schieramenti, allo scoutismo mondiale, al pediatra Samir N. Chaudhuri, direttore del Child in Need Institute di Calcutta, ad Aldo Morrone, responsabile della struttura di medicina preventiva delle migrazioni all'ospedale San Gallicano di Roma, alla Comunità di Sant'Egidio, al Progetto Axé di Salvador de Bahia che si propone di proteggere i 'meninhos de rua'.



 
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