SALERNO, 10 NOV – (Italia Estera) - Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti morirono sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 negli Stati Uniti. La drammatica vicenda verrà raccontata domenica e lunedì prossimo su Canale 5 nel film diretto da Fabio Costa, con Ennio Fantastichini e Sergio Rubini.
Per l’occasione torna in libreria "Una vita proletaria", l'autobiografia di Bartolomeo Vanzetti pubblicata dalla piccola casa editrice cilentana Galzerano di Casalvelino, la prima, e tutt'ora unica, ad aver stampato già nel 1987 le memorie di Vanzetti, scritte in cella dopo l'arresto. Gli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vennero arrestati il 5 maggio 1920 con l'accusa di aver organizzato una rapina a seguito della quale rimasero uccise due persone. Nonostante l'infondatezza delle accuse, i due vennero processati e condannati a morte, scatenando un ondata di sdegno in tutto il mondo e provocando l'intervento di personalità del calibro di Albert Einstein e dello scrittore americano John Dos Passos. Il libro, preceduto da una prefazione di Giuseppe Galzerano, storico locale e titolare della casa editrice, contiene anche le lettere dal carcere di Vanzetti ad amici e familiari e le ultime parole pronunciate dall'anarchico piemontese al giudice Webster Thayer, subito prima della sentenza di condanna a morte. (Italia Estera)
Per la storia di Sacco e Vanzetti e del film prodotto negli anni passati