ROMA, 14 NOV - (Italia Estera) - Una targa in legno sul lato destro dell'Aula, con in grande inciso il nome del papa scomparso nello scorso aprile. La Camera dei deputati ha ricordato oggi Giovanni Paolo II a tre anni esatti dalla sua storica visita in Parlamento il 14 novembre del 2002. E per non dimenticare quella giornata e le sue parole, quasi a monito per l'assemblea, nella tavola di legno lunga una quarantina di centimetri e alta sessanta si sottolinea come, "incontrando in quest'Aula deputati e Senatori, il presidente della Repubblica e le autorità istituzionali" Wojtyla "fece auspici di nuovi e fecondi traguardi di giustizia e pace nel solco dei valori di civiltà della nazione, per un'umanità senza confini". La targa è stata scoperta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dopo una cerimonia svoltasi nella sala della Lupa alla quale hanno partecipato, tra gli altri,lo stesso presidente della Repubblica Ciampi e il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, il presidente della Cei Camillo Ruini, il prefetto della congregazione per i Vescovi Giovanni Battista Re, il rettore della pontificia università lateranense Rino Fisichella, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il senatore a vita Giulio Andreotti, il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e molti deputati e senatori di maggioranza e opposizione.
Monsignor Leonardo Sandri, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, per l’occasione, ha letto alla Camera il messaggio di papa Benedetto XVI . ''La Chiesa non intende rivendicare per sé alcun privilegio, ma solo la possibilità di adempiere la propria missione nel pieno rispetto della laicità dello Stato''. Una visita, ha proseguito, che è stata ''possibile'' per la ''visione serena delle relazioni tra Chiesa e Stato''. Nel messaggio di Benedetto XVI è auspicato poi che questa ''sincera e leale cooperazione si approfondisca sempre più''.
Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini nel suo intervento ricorda che con la visita di Giovanni Paolo II a Montecitorio ''un cammino difficile e controverso giungeva a compimento: le barriere e le incomprensioni che tanto a lungo avevano segnato le relazioni tra la Santa Sede e lo Stato italiano venivano superate una volta per tutte''. A tre anni dal discorso di papa Wojtyla davanti al Parlamento italiano, dice Casini, risuona ancora il suo ''dirompente messaggio di fiducia e speranza'' indirizzato a chiunque sia impegnato nella vita pubblica. Parole che hanno esortato a non perdere di vista la ''centralità del rispetto per l'uomo, per la sua dignità e per i suoi diritti inalienabili''.
Casini, ricorda ancora nel suo intervento "Oggi, a pochi mesi dalla scomparsa di Giovanni Paolo II, la Camera dei deputati intende rendere omaggio alla sua eccezionale testimonianza con una targa ricordo della sua storica visita al Parlamento del 14 novembre del 2002, che nell'Aula di Montecitorio ha avuto il suo momento centrale con la pronuncia, da parte del Santo Padre, di un indimenticabile discorso".
"Nelle parole di Giovanni Paolo II - ricorda Casini - il Papa ha indicato con chiarezza quel terreno ed ha esortato con forza chiunque sia impegnato nella vita pubblica a non perderlo mai di vista. Lo ha fatto - spiega - ricordandoci la centralità del rispetto dell'uomo, per la sua dignità e per i suoi diritti inalienabili". Il Presidente della Camera nel ricordare il discorso di Giovanni Paolo II evidenzia come: "Solamente sul primato delle ragioni dell'uomo possiamo costruire una società coesa e solidale. Possiamo - sottolinea - costruire un dialogo proficuo tra culture e le religioni del mondo rivendicando la nostra identità e consentendole nel contempo di arricchirsi nel confronto con le altre. Possiamo - conclude Casini - orientare la comunità mondiale verso quel futuro di pace e di stabilità che, purtroppo, sembra ancora lontano".
