07 nov 2005 | Ue:Fini a Bruxelles per il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne |
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BRUXELLES, 7 nov. -(Italia Estera) - Il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini è a Bruxelles per partecipare al Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne dell'Unione Europea.
Il Consiglio Affari Generali di oggi rappresenta la prima occasione, dall'inizio della Presidenza britannica, nella quale viene ripreso in esame in formato multilaterale il dossier relativo al negoziato sulle Prospettive Finanziarie dell'Unione Europea per il 2007-2013, dopo il mancato accordo registrato al Consiglio Europeo di Giugno sul “pacchetto” della Presidenza lussemburghese. In quella circostanza, infatti, a causa dell'opposizione, per ragioni diverse, di 5 Paesi (Regno Unito, Paesi Bassi, Svezia, Finlandia e Spagna), non era stato raggiunto il consenso sulla proposta del Primo Ministro Juncker, la quale prevedeva per il settennio un ammontare di spesa equivalente al 1,06% del PIL comunitario in stanziamenti d'impegno, pari a circa 870 miliardi di euro.
Da parte italiana, informa una nota della Farnesina, si intende ribadire i punti fermi della nostra posizione:l'auspicio di una positiva conclusione del negoziato in occasione del Consiglio Europeo di dicembre; l'esigenza di prendere quale base per l'accordo la proposta presentata in giugno dalla Presidenza lussemburghese; la determinazione a salvaguardare i legittimi interessi dell'Italia (dotazione adeguata sulla Politica di Coesione; equa ripartizione dei costi di finanziamento al bilancio, con il contenimento in termini comparabili e politicamente sostenibili del livello dei saldi netti dei maggiori contribuenti, fra cui figura anche l'Italia); apertura verso una clausola di revisione, a condizione che produca i suoi effetti solo a partire dal prossimo ciclo finanziario (2014-2020).
Il Consiglio affronta inoltre le principali questioni di politica estera di attualità, quali: l'approccio generale dell'UE nei confronti dell'Iran, anche a seguito delle recenti dichiarazioni del Presidente iraniano Ahmadinejad sull'esistenza dello stato di Israele; la situazione in Bielorussia e le relazioni con Minsk, in vista delle elezioni presidenziali dell'anno prossimo; le relazioni con la Siria, alla luce del rapporto Mehlis e della risoluzione n. 1636 del Consiglio di Sicurezza dello scorso 31 ottobre; l'avvio dei negoziati per la definizione dello status finale del Kosovo, che sarà discusso con l'Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Martti Ahtisaari.
I Ministri esaminano anche il processo di pace in Medio Oriente alla luce degli ultimi sviluppi nella regione ed esamineranno il ruolo della UE, anche a seguito della recente comunicazione della Commissione sulla cooperazione UE-Palestina e della decisione di lanciare una missione PESD di polizia nei Territori Palestinesi (EUPOL COPPS).
Nell'ordine del giorno del CAGRE è inclusa anche la richiesta, approvata il 1° novembre scorso dal Gabinetto di Sicurezza israeliano, di un impegno dell'Unione Europea per il controllo del valico di Rafah, oggetto di un colloquio telefonico fra il Ministro Fini e l'Alto Rappresentante Solana lo stesso 1° novembre. A seguito dei risultati del referendum costituzionale in Iraq dello scorso 15 ottobre, i Ministri degli Esteri UE esaminano, infine, gli sviluppi nel Paese e il possibile avvio del dialogo politico UE-Iraq.
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