07 nov 2005 | FINI,va bene la lettera, ma l’Iran sia coerente - Ruolo attivo dell'Ue nel controllo del valico di Rafah |
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BRUXELLES, 7 NOV – (Italia Estera) - il ministro degli esteri italiano, Gianfranco Fini, sottolinea alla stampa che al Consiglio degli esteri Ue "c'é stata unanimità " nel ritenere che la lettera inviata dall'Iran all'Ue sia "un fatto positivo", ma c'é stata anche " unanimità sul fatto che a tale lettera devono seguire comportamenti coerenti" da parte di Teheran sulla sospensione del programma nucleare
La lettera inviata all'Ue dimostra che l'Iran "teme l'isolamento" da parte della comunità internazionale, ha proseguito Fini, che ha ricordato la bozza delle conclusioni dell'incontro odierno in cui il Consiglio Ue "esorta l'Iran ad attuare tutte le misure richieste dal consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale sull'energia atomica" di Vienna nella risoluzione del 24 settembre.
Fra queste misure - prosegue la dichiarazione letta da Fini -é "compreso il ripristino della sospensione totale di ogni attività connessa" al ciclo di combustione nucleare, "consentendo in tal modo la ripresa con l'Ue dei negoziati prima della prossima riunione" del consiglio dell'Aeia. La bozza si apre d'altra parte "con le parole di condanna nei confronti delle affermazioni" del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad contro lo Stato d'Israele, ha proseguito Fini, ricordando inoltre che il documento fa riferimento ad altri aspetti del contenzioso Ue-Iran, quale la questione del rispetto dei diritti umani ed i problemi regionali. Rispondendo ad una domanda sul fatto se i "contatti informali" in corso tra l'Ue e Teheran segnalati oggi dal presidente di turno Ue, Jack Straw, siano in contraddizione con la ferma posizione dei Venticinque, Fini ha ricordato che tali contatti servono a capire se da parte di Teheran c'é "la volontà di tornare al tavolo dei negoziati".
"Il Consiglio europeo ha oggi dato via libera all'ipotesi di un ruolo attivo dell'Ue nel controllo del valico di Rafah": Fini nel sottolinearlo ha mifestato la propria "soddisfazione" per la decisione. "E' la prima volta che l'Ue si assume la responsabilità di esercitare attivamente un ruolo in un processo di pace che è ancora estremamente fragile", ha commentato Fini, ricordando che una "decisione operativa" sull'Ue quale "terza forza nel controllo del valico" sarà presa nelle prossime settimane, forse al prossimo consiglio degli esteri del 21-22 novembre. "Si tratta davvero di un fatto senza precedenti, che comporta un ruolo non solo economico ma politico", ha proseguito Fini, rilevando inoltre che quello del personale Ue presente al valico non sarà "certamente un ruolo di mera osservazione", ma "più incisivo"."Non si tratterà di sostituire i servizi palestinesi, ma di monitorare la loro attività nella gestione del valico di frontiera e nel rispetto delle procedure di sicurezza", ha precisato il ministro degli esteri.
Alla domanda se la decisione politica oggi dell'Ue sul valico di Rafah può portare a un coinvolgimento diretto dell'Unione europea nella regione, Fini ha sottolineato che "le cose si fanno per gradi". "Già è molto che vi sia un sostanziale via libera all'assunzione di responsabilità nel controllo del valico", ha proseguito il ministro degli esteri."Questo - ha sottolineato Fini - è un processo di pace ancora molto fragile, che va consolidato passo per passo". Fini ha rilevato inoltre l'importanza che l'Europa agisca "con lo spirito di oggi: un'Ue cioé che, essendo nel Quartetto, non fa solo da spettatore a quel che accade" nella regione mediorientale. "Vediamo quale sarà l'evoluzione", ha concluso il ministro, sottolineando la necessità di "fare un passo alla volta". (Italia Estera).
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