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05 nov 2005A Milano il prefetto Ferrante si dimette: ''Mi candido a sindaco''

Lascia la carica per correre con l'Unione: ''Una scelta di chiarezza istituzionale e di lealtà. Amo questa città per questo ho dato la mia disponibilità a impegnarmi direttamente''. A sfidarlo alle primarie del 29 gennaio Dario Fo, Milly Moratti e Davide Corritore

MILANO - ''Mi dimetto da Prefetto, amo Milano e sono disponibile a candidarmi, anche alle primarie''. Bruno Ferrante, da oggi ex Prefetto del capoluogo lombardo annuncia così ''una svolta fondamentale della vita'' cedendo alle lusinghe del centrosinistra che gli ha chiesto di correre per la conquista di Palazzo Marino nelle elezioni amministrative della prossima primavera. L'annuncio ufficiale nel corso di una conferenza stampa indetta dallo stesso Ferrante. L'ex prefetto ha accettato la proposta dell'Unione dopo il via libera sul suo nome da parte dei Ds e della Margherita.
''Da oggi non sono più Prefetto di Milano -ha detto Ferrante- perché ho deciso di mettermi in congedo, ne ho parlato anche con il ministro dell'Interno. Potevo fare altre scelte, come mettermi in aspettativa, ma questa mi sembra la scelta più coerente. Si tratta di una scelta di chiarezza istituzionale e di lealtà verso un'amministrazione che ho amato e che ho servito con passione. E' evidente che sia un momento importante per me e lo dico con emozione''.

Ferrante non è entrato nel dettaglio delle modalità politiche della sua 'discesa in campo' e non ha risposto alla domanda su una eventuale lista civica a sostegno della sua candidatura. L'ex prefetto ha invece espresso un giudizio positivo sulle primarie, indette per il prossimo 29 gennaio: ''Sentire i cittadini, farli partecipare può solo far bene alla democrazia. D'altra parte ho sempre cercato di essere uomo del dialogo e di contribuire alla partecipazione dei cittadini alla vita della città, poi le candidature calate dall'alto non sono positive''.

Da Ferrante sono poi arrivate parole di elogio per Dario Fo, 'incoronato ieri da Adriano Celentano come sindaco ideale di Milano. ''E' un patrimonio prezioso per la citta' - ha detto - A Milano ci sono problemi difficile da affrontare, una cosa però è sicura, io amo questa città e i suoi cittadini, una città difesa e tutelata, per questo ho dato la mia disponibilità ad impegnarmi direttamente e a candidarmi''.

La prima sfida per l'ex prefetto sarà quella delle primarie del 29 gennaio. Saranno almeno quattro i candidati che si contenderanno la candidatura del centrosinistra alle elezioni amministrative di Milano della prossima primavera. In corsa, oltre a Ferrante, Dario Fo, che sarà probabilmente appoggiato da Rifondazione Comunista, Milly Moratti, consigliere comunale vicina ai Verdi e cognata di Letizia, probabile candidata del centrodestra, e Davide Corritore, candidato indipendente che fu consigliere economico di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi.

Il consigliere provinciale della Margherita Roberto Caputo ha invece annunciato, in seguito alla scelta di Ferrante, il suo ritiro dalla corsa per le primarie e ha espresso il suo sostegno all'ex prefetto: ''La sua candidatura è ottima, del resto ha praticamente già fatto il sindaco sostituendo Albertini nelle emergenze della città''.

Sostegno alla candidatura di Ferrante è stata espressa anche dal vice sindaco di Roma Mariapia Garavaglia (DL): ''Bruno Ferrante conosce certamente bene Milano e la sua candidatura costituisce una scelta eccellente''. ''Sono contenta - conclude la Garavaglia - perché corre per Palazzo Marino un servitore dello Stato che ama Milano e che comprende molto bene le istituzioni. Queste due caratteristiche lo rendono un candidato ideale per portare il centrosinistra alla guida del capoluogo lombardo, una città che merita un amministratore di prim'ordine''.

Parole di apprezzamento anche da parte di Antonio Di Pietro: ''Si tratta di una candidatura di prestigio in particolare per l'azione che, nel ruolo di Prefetto, ha svolto nell'affrontare i molti e gravi problemi della città. Le dimissioni anticipate da Prefetto sono un segnale di partenza positivo, di onestà e serietà''.

Critiche arrivano invece dalla Casa delle libertà. Scettico sulla scelta dell'Unione il ministro del Welfare Roberto Maroni: ''Non credo che Bruno Ferrante sia un candidato vincente''. ''Non posso che dare il benvenuto a Ferrante nell'agone politico -ha sottolineato Maroni- ma sono curioso di vedere gli elettori dell'estrema sinistra come potranno andare a votare un prefetto della Repubblica che coordina la polizia. I tempi cambiano ma mi sembra che lo stiano facendo un po' troppo in fretta''.

Secondo l'azzurro Francesco Giro ''la candidatura di Ferrante è tardiva, arriva fuori tempo massimo e rischia ora di produrre una confusione di ruoli che senz'altro non gioverà al clima elettorale, perché la figura del prefetto è così legata a quella del sindaco uscente che ai milanesi sembrerà di dover votare per la terza volta Gabriele Albertini''.

Chi è Bruno Ferrante
Dal 1996 al 2000 ha svolto l'incarico di capo di gabinetto del ministero dell'Interno. Dall'8 giugno 2000 è prefetto di Milano
Bruno Ferrante, prefetto di Milano, si dimette dal suo incarico e si rende disponibile a candidarsi sindaco. Ferrante, che ha annunciato la sua intenzione questo pomeriggio, è nato a Lecce nel 1947 ed è sposato con due figli. Laureato in giurisprudenza, Ferrante è procuratore legale ed è entrato nell'amministrazione del ministero dell'Interno nel 1973. Ha prestato servizio presso la Prefettura di Pavia, sino al 1979, e presso la Prefettura di Milano sino al 1993, svolgendo per oltre 14 anni le funzioni di capo di gabinetto.

Dall'agosto del 1992 al febbraio del 1993 Bruno Ferrante è stato commissario per la provvisoria gestione del Comune di Monza, dal marzo al luglio del 1993 ha ricoperto il ruolo di vice commissario straordinario presso il Comune di Milano. Dall'ottobre del 1993 è stato nominato prefetto con l'incarico di vice capo gabinetto vicario del ministero dell'Interno.

Poi, dal primo settembre 1994 è stato vice capo della Polizia preposto all'attività di coordinamento e pianificazione. Il 6 ottobre 1994 il Consiglio dei ministri lo ha nominato prefetto di prima classe. Dal giugno 1996 al giugno 2000 ha svolto l'incarico di Capo di Gabinetto del ministero dell'Interno con i ministri Giorgio Napolitano, Rosa Russo Jervolino ed Enzo Bianco. Dall'8 giugno 2000 è prefetto di Milano.




 
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