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04 nov 20054 novembre, Ciampi: C'è bisogno di 'Italia' nel mondo''. ''L'unità d'Italia va difesa ogni giorno''

ROMA - (Italia Estera) - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi coglie l'occasione della 'Giornata dell'Unità Nazionale' in coincidenza con la 'Festa delle forze armate' in ricordo dell'anniversario della Vittoria, per richiamare la necessità di adoperarsi per il Paese ''come comunità d'intenti, come capacità di cooperare per il bene comune, come desiderio di provare anche individualmente la gioia di fare qualcosa per il bene dell'italia, per il suo prestigio nel mondo, per il benessere della nostra comunità''. ''L'unità d'Italia, l'indipendenza e la libertà sono conquiste straordinarie, che vanno difese ogni giorno''.
Carlo Azeglio Ciampi insiste ancora una volta ''sull'orgoglio di essere italiani, sui sentimenti di appartenenza alla comunità, sui simboli che amiamo e ai quali siamo fedeli per sempre, in primo luogo al Tricolore. Il patriottismo degli italiani - sottolinea - è destinato a crescere, non a ridursi; a rafforzarsi non a indebolirsi. Un mondo aperto e ricco di opportunità e di sfide ha bisogno, proprio perché è globale, di identità vissute con passione''.
Il Capo dello Stato ricorda al tempo stesso che ''i padri della Patria amavano l'Italia fino al sacrificio ma non erano chiusi nell'ambito nazionale: sognavano una Italia aperta all'Europa, vicina ai popoli che ovunque nel mondo stessero combattendo per la propria libertà; una Italia capace, proprio per questi generosi sentimenti, di conquistare il rispetto e l'ammirazione nel mondo. Sono sentimenti superati? - si chiede Ciampi - Non credo'', è la sua convinzione.
E Ciampi insiste nella sua convinzione: ''c'è bisogno di 'Italia' nel mondo. E c'è bisogno di 'Italia' in Italia. Abbiamo bisogno di 'Italia' in ciascuno di noi, nella nostra vita individuale, come riferimento e come ideale''. Questi sentimenti, osserva il capo dello Stato, ''sono particolarmente forti in coloro che hanno scelto di far parte delle forze armate: a loro è affidato il compito di custodire, se necessario anche con le armi, questi nostri valori, queste nostre tradizioni di civiltà, di cultura e di amore della pace e di difenderli sia in patria sia nei diversi, difficili e impegnativi teatri operativi dove sono chiamati ad operare''.
Poi Ciampi ricorda le varie missioni militari all'estero: dal Libano alla Somalia, e oggi nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq, che vedono complessivamente impegnati oltre 11 mila soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri fuori dal territorio nazionale, oltre ai 2500 militari addetti alla sorveglianza degli obiettivi 'sensibili': ''In questi teatri hanno operato, talvolta purtroppo anche fino al sacrificio della vita - ricorda -, migliaia di ufficiali, sottufficiali, volontari e militari di leva, con spirito di servizio, altruismo e umanità; caratteristiche innate e distintive del soldato italiano''.

Il presidente della Repubblica riconosce che, in questo quadro, ''le forze armate hanno prodotto negli ultimi anni notevoli sforzi, sia per sostenere efficacemente le iniziative per il perseguimento della stabilità e della pace, talune sotto bandiera europea, decise nell'ambito delle risoluzioni Onu dal Parlamento e dal governo; sia per affrontare al proprio interno un processo di modernizzazione e di rinnovamento complessivo''. Dopo aver ricordato la sospensione del servizio di leva obbligatorio, che ha trasformato lo strumento militare da forze armate di coscritti ''cui tutto il Paese deve moltissimo'' a strumento formato da professionisti, Ciampi sottolinea che si tratta di ''forze armate di volontari ma sempre e ancor più forze armate del popolo italiano, le cui aspettative non vanno disattese'', è la raccomandazione finale di Carlo Azeglio Ciampi.

L'OMAGGIO DI CIAMPI AL MILITE IGNOTO
Questa mattina, il capo di Stato ha deposto una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria, a commemorazione dei militari italiani caduti. A Piazza Venezia, a riceverlo ai piedi della scalinata , le più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente del Senato, Marcello Pera, della Camera, Pier Ferdinando Casini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il presidente della Repubblica, accompagnato dal ministro della Difesa, Antonio Martino e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Gian Paolo Di Paola ha prima passato in rassegna un battaglione di formazione interforze e poi ha deposto la corona d' alloro sul sacello del Milite Ignoto, alla presenza dei vertici di tutte le Forze Armate.
Tra due ali di corazzieri, Ciampi è salito fino alla tomba del Milite Ignoto, mentre l'Altare della Patria veniva sorvolato dalla pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori.
Il primo atto celebrativo nel giorno dell'Unità nazionale e della festa delle Forze Armate Ciampi lo ha compiuto stamattina, alle 8,50 al Palazzo del Quirinale con la deposizione di una corona d'alloro sulla lapide dei Caduti del Quirinale.

 Dopo gli onori finali, il Presidente della Repubblica ha quindi lasciato Piazza Venezia, tra gli applausi di una folla che si è assiepata intorno al Vittoriano per rientrare nel Palazzo del Quirinale dove ha consegnato le decorazioni dell' Ordine Militare d' Italia conferite nel 2005 a diversi militari di tutte le forze armate.
Alla cerimonia di consegna delle decorazioni erano presenti il ministro della Difesa Antonio Martino in qualità di Cancelliere dell' Ordine, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Corte Costituzionale Piero Alberto Capotosti, il presidente della commissione Difesa della Camera Luigi Ramponi, il presidente della commissione Difesa del Senato Domenico Contestabile, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il capo di Stato Maggiore della Difesa Giampaolo Di Paola, i componenti il Consiglio dell'Ordine Militare d'Italia, e altre autorità civili, religiose e militari.
Dopo l'intervento del ministro Martino, Cancelliere dell'Ordine Militare d'Italia, il presidente Ciampi ha, quindi, proceduto alla consegna delle decorazioni agli insigniti nell'anno 2005: Gen. C.A. Mario Prato di Pamparato (Croce di Commendatore); Generale di Brigata Gian Marco Chiarini (Croce di Ufficiale); Contrammiraglio Pier Luigi Sambo (Croce di Cavaliere); Col. CC Sebastiano Comitini (Croce di Cavaliere); Cap. Vasc. MM Claudio Confessore (Croce di Cavaliere); Cap. Freg. MM Bruno Vianini (Croce di Cavaliere) - Deceduto, ritira l'onorificenza la vedova Signora Maria Grazia Petronaci; Capo 1^ Cl. MM Adelmo Luigi Schirinzi (Croce di Cavaliere); Col. EI Claudio Stefano Berto (Croce di Cavaliere); Col. EI Federico D'Apuzzo (Croce di Cavaliere); Cap. Vasc. MM Silvano Canarutto (Croce di Cavaliere); Gen. D. EI Francesco Paolo Spagnuolo (Croce di Cavaliere); Gen. D. EI Vladimiro Alexitch (Croce di Cavaliere); Brig. Gen. AM Aristide Lombardi (Croce di Cavaliere); Gen. B. EI Corrado Dalzini (Croce di Cavaliere); Col. CC Paolo Nardone (Croce di Cavaliere); Cap. Corv. MM Aldo Sciruicchio (Croce di Cavaliere); Cap. Corv. MM Marco Maccaroni (Croce di Cavaliere)
Le manifestazioni per il giorno dell' Unità nazionale e festa delle Forze armate sono proseguite a Roma nel pomeriggio, con l'intervento della Banda dell'Aeronautica Militare al cambio della guardia al Quirinale, che è stato effettuato dai cadetti dell'Accademia Aeronautica. Manifestazioni anche ai sacrari dei caduti di Redipuglia e Bari, dove sono state deposte corone d'alloro da parte del presidente del Senato e del presidente della Camera in rappresentanza ufficiale del Presidente della Repubblica.




 
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